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A Monastier il più grande impianto di geotermia del Veneto

Il polo socio-sanitario alimentato dall’energia che proviene dal sottosuolo. 10mila ricoveri l’anno in un ambiente sostenibile e green. Geotermia e Trigenerazione d’avanguardia che “salvano” oltre 10mila alberi.

Non si tratta di una moda degli ultimi giorni. È da quasi 10 anni che il Presidio Ospedaliero Casa di Cura “Giovanni XXIII” di Monastier, con il gruppo Sogedin S.p.A., crede nell’importanza della sostenibilità e del risparmio energetico, considerandolo un ulteriore passo per la cura delle persone e del loro benessere.

In questo contesto, il polo socio-sanitario di Monastier ha avviato il percorso di efficientamento energetico degli impianti credendo fortemente nella tecnologia geotermica e della trigenerazione quali sistemi che consentono di sfruttare al meglio l’energia naturale dell’acqua (geotermia) e il potere calorifico del combustibile, diminuendo l’impatto ambientale e, naturalmente, consentendo un significativo risparmio economico.

In tempi non sospetti, infatti, nel 2011, anno della sua costruzione, (inaugurato nel 2013) il Centro Servizi “Villa delle Magnolie” che fa parte del polo socio-sanitario del gruppo Sogedin, è stato protagonista di un importante primato tutt’oggi inviolato, quello di avere il più grande impianto di geotermia del Veneto, che attraverso delle sonde impiantate nel sottosuolo, sfruttano il calore dell’acqua e della terra per produrre energia pulita per i 178 ospiti e oltre 185 tra operatori e dipendenti del Centro Servizi per anziani.

Realizzazione delle sonde geotermiche

In questo modo è stato ridotto del 40% il costo di riscaldamento, condizionamento e di acqua calda sanitaria, ma non solo.

Oltre a questo, sempre presso il Centro Servizi è stato realizzato un impianto di Trigenerazione d’avanguardia grazie al quale è possibile produrre elettricità e calore, ma anche aria o acqua fredda per produrre energia frigorifera e tutto a partire dalla stessa energia primaria, solitamente un combustibile (in questo caso il gas metano) che alimenta, sotto il profilo elettrico, non solo il Centro Servizi, ma anche il Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” e il Park Hotel “Villa Fiorita”, adiacenti l’uno con l’altro.

Da un punto di vista tecnico l’impianto è basato su un motore di cogenerazione ad alto rendimento MWM TCG2016V12  e un assorbitore Thermal per la produzione di “freddo” con una potenza elettrica di 600 kWe, termica di 654 kWt e frigorifera di 400 kWf che costituisce l’impianto di trigenerazione.  

In questo modo non solo si risparmia energia primaria ma soprattutto le relative emissioni inquinanti. Il Per. Ind. Luca Busatto, della New Project S.r.l. di Martellago, che ha progettato e seguito la realizzazione dell’intero impianto, stima che la Trigenerazione di Monastier consenta una riduzione delle emissioni di circa 930 tonnellate di CO2 ogni anno. Considerando l’impatto su un decennio, la riduzione delle emissioni equivale alla quantità di CO2 che verrebbe assorbita da circa 13.292 alberi durante la loro vita utile.

E, come per quello geotermico, anche questo impianto di trigenerazione rappresenta qualcosa di unico perché, per potenza rapportata ai 170 posti letto, si attesta come una delle maggiori realizzazioni in Veneto per quanto riguarda le strutture private in regime di convenzione.

“Abbiamo scelto di percorrere la strada della sostenibilità in favore di un mondo meno inquinato perché la cura della persona parte dall’ambiente in cui vive per poi arrivare a quella del corposostiene Gabriele Geretto Amministratore delegato del Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII”.- Pensiamo ad un mondo migliore per una vita migliore e questo non solo nella continua ricerca dell’innovazione tecnologia nelle apparecchiature mediche ma anche negli impianti che gestiscono la quotidianità delle strutture dove i pazienti entrano ogni giorno per farsi curare”.

E, in questo senso, gli investimenti della società continuano ad essere cospicui e mirati ad agire concretamente e a fare la differenza nella vita quotidiana degli oltre 10.000 pazienti che entrano ogni anno al Presidio Ospedaliero, al Centro Servizi, e dei circa 800 dipendenti e collaboratori che lavorano al loro interno. L’obiettivo è quello di proseguire nella ricerca e nell’ottimizzazione del risparmio energetico attraverso la realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico della potenza di picco di 300kW per l’appiattimento dei picchi di potenza elettrica richiesta dalla struttura nei mesi estivi.

“La nostra è una piccola goccia in un grande mare, ma siamo convinti che il benessere della persona passi anche attraverso l’ambiente e il clima.” continua Geretto “E se c’è anche solo una possibilità di alzare il grado di benessere delle persone e salvaguardare la loro salute, noi vogliamo agire, continuando a dare il nostro contributo in termini umani, professionali e tecnologici”.

Nelly Pellin