Molte volte mi è stata posta questa domanda dalle persone che ripongono fiducia nella mia professionalità: “È più importante il Segno Zodiacale o l’Ascendente?”.
Per chi non conoscesse il significato di questo termine, ho sentito di scrivere un articolo semplice e conciso sull’argomento.
Come prima informazione di base, bisogna disporre del preciso orario di nascita, si può farne gratuita ed immediata richiesta presso il Comune di nascita chiedendo l’Estratto di nascita con orario. Il calcolo dell’Ascendente infatti tiene conto del luogo e dell’ora di nascita, perché dall’Ascendente parte la suddivisione in Case astrologiche (la cosiddetta Domificazione). E l’Ascendente cambia circa di un grado ogni 4 minuti.
L’Ascendente indica il grado esatto del Segno che sorgeva a Oriente al momento della nascita. Si dice anche “venire alla Luce”: la nascita è infatti il primo momento di separazione dal grembo materno, che ci ha protetti nel morbido e ovattato mondo indifferenziato della vita intrauterina. Ogni nascita avviene attraverso un taglio, quello del cordone ombelicale, vi si nascondono quindi il desiderio e la curiosità di esplorazione dell’ignoto assieme al dolore misto a paura del distacco. Questi sentimenti accompagnano spesso le nostre successive fasi di morte e rinascita.
L’Ascendente corrisponde al primo respiro autonomo, al primo istante di vita separata dal materno, rappresenta quindi l’inizio dell’incarnazione e, più in generale, l’Archetipo dell’Inizio: ogni volta che nella nostra vita affronteremo un cambiamento importante assimilato a una nascita, ne possiamo rivivere le memorie cellulari. Parliamo di quelle situazioni della nostra vita in cui cambiamo repentinamente, spesso attraverso tagli. In tal senso la tecnica del Rebirthing(r) rappresenta una possibilità per trasformare le memorie cellulari di nascita.
L’Ascendente rappresenta il modo in cui veniamo alla Luce, la nostra irruzione in scena, il nostro atterraggio su Terra. Ci racconta molto del tipo di nascita che abbiamo avuto e delle caratteristiche che mostriamo, visibili nel presentarci agli altri.
L’Ascendente rappresenta anche la “maschera” che indossiamo, la finestra che apriamo sul mondo e il conseguente panorama che scegliamo di vedere.
Quando ci affacciamo alla finestra, infatti, possiamo scegliere di ammirare lo scuotersi delle fronde al vento e ascoltare il canto degli uccelli, oppure concentrarci sui rumori molesti della strada. È questione di scelte, e in questo Tempo di fondamentale trasformazione è importantissimo comprendere quali occhiali stiamo indossando e di quali colori stiamo tingendo il mondo.
Le caratteristiche dell’Ascendente sono simboleggiate dal Segno ma anche da eventuali Pianeti posti in congiunzione all’Ascendente. Tali Pianeti esprimono caratteristiche immediatamente visibili nel primissimo periodo di vita nell’ambiente di arrivo.
L’Ascendente simboleggia come ci presentiamo al mondo, qual è la nostra visione dello stesso, in base a cui creiamo la nostra personale percezione di realtà.
In Astrologia l’Ascendente rappresenta l’inizio della prima casa astrologica (magari un po’ per volta parleremo approfonditamente anche di questo) e possiamo così anche osservare ciò che accade nel settore opposto, cioè nel settimo settore.
Il settore opposto, il settimo, è il luogo dove incontriamo gli altri e prende il nome di Discendente. Siamo qui al cospetto del grado del Segno che tramontava a Occidente al momento della nostra nascita, in Astrologia si ragiona quindi per Assi, parliamo dunque dell’Asse/Discendente come dell’Asse relazionale Io/Noi.
Le caratteristiche dell’Ascendente hanno dunque impatto sulle relazioni che andremo a intessere con le altre persone, nel mondo di relazione proietteremo spesse volte ciò che non vediamo in noi e quindi si rende palese attraverso lo specchio dell’Altro.
Abbiamo un certo impatto sugli altri, veniamo da essi percepiti secondo ciò che mostriamo, e allora scocca la cosiddetta “prima impressione”.
Quante volte abbiamo sentito frasi come: “La prima impressione è quella che conta“, “A pelle questa persona proprio non mi piace“. Si tratta di luoghi comuni sui quali dissento.
Le prime impressioni si basano sull’impatto ambientale creato dall’Ascendente o su comportamenti a volte difensivi di natura lunare, le persone vanno conosciute più a fondo, bisogna arrivare a contattare il Sole di una persona e per far ciò, ci vuole tempo, apertura e conoscenza.
L’Ascendente rappresenta il modo in cui ci apriamo alla vita, ma è il Segno dove è sistemato il Sole che indica la via di sviluppo del nostro Progetto. A partire dall’Ascendente ci dirigiamo verso il Sole e, dipendentemente dalla relazione tra i Segni in cui cadono Ascendente e Sole e della loro diversità o compatibilità, avremo più o meno facilità a identificare le caratteristiche che il nostro Viaggio di individuazione solare richiede, questa è la direzione di tutta la vita.
L’Ascendente ci indica anche il grado di adattamento che abbiamo dovuto operare per far parte dell’ambiente di nascita. A volte sembra più semplice avere Sole e Ascendente nello stesso Segno (con molte differenze dipendenti dal fatto se il Sole sta in I o XII casa), perché in teoria c’è stata minor necessità di adattarsi, più accoglienza per quello che si era, ma da un altro lato può risultare più difficile comprendere le caratteristiche che il Sole ci chiede di sviluppare, spesso allora nell’arco della vita si tendono ad incarnare le caratteristiche del Segno opposto, per avere più chiara la differenza.
Poiché in questa dimensione noi impariamo più facilmente per contrapposizione, creando ordine attraverso apparenti caos. Questo sì perché quello no.
I pianeti in I casa, sistemati in Ascendente o subito dopo, sono particolarmente importanti per l’autoscoperta, e sono anche quelli che scopriamo già nella prima parte della nostra vita, in modo più immediato.
Ciò che precocemente conosciamo diventa per noi territorio di identificazione, quale Pianeta abbiamo incontrato subito alla nostra nascita? Con quale precoce lezione ci siamo confrontati? Quale abilità avevamo bisogno di apprendere fin da piccoli per imparare a maneggiarne l’energia?
Chi sono io?
È una domanda importante per chi ha molti Pianeti in I casa. Come dice Howard Sasportas nel suo testo “Le Dodici Case”, i Pianeti, particolarmente quelli in I casa, passano attraverso vari livelli di conoscenza e consapevolezza, anche perché, come abbiamo detto, facciamo esperienza di tali Pianeti già nelle primissime fasi dell’infanzia.
Le caratteristiche di Ascendente e dei Pianeti in I casa ci danno anche indicazione dell’impatto che la nostra presenza ha sugli altri: soprattutto se arriviamo in un ambiente nuovo, alcune caratteristiche dell’Ascendente sono riflesse nella fisicità, in particolar modo atteggiamento, postura e sguardo, tuttavia l’aspetto fisico è descritto da tutto il tema natale nel suo assieme.
Le caratteristiche dell’Ascendente sono parte integrante di noi e, più spontaneamente, nella prima parte della vita tendiamo a mostrare di più il tono dell’Ascendente e della Luna. Quando gradualmente ci avviamo nel percorso di individuazione verso lo sviluppo consapevole del nostro Sole di nascita, trasformiamo poi la reattività in capacità di rispondere e diventiamo più consapevoli di quale parte di noi stiamo agendo.
“Non parlare mai di te senza concederti la possibilità di cambiare” George Ivanovitch Gurdjieff
Rossana