Come si arriva ad avere un punto di vista
Bisogna sapere che la forma più bassa di coscienza è l’istinto. L’istinto ha tre preoccupazioni principali:
Si può mangiare? Mi mangerà? Mi ci posso accoppiare?
Le risposte a queste domande determinano se un organismo si relazionerà in modo dominante, sottomesso o indifferente. La dominanza non sempre è una dimostrazione di forza fisica. A volte è un modo di atteggiarsi, altre volte è il controllo della voce, oppure è dimostrazione di un esempio. A volte è altro… insomma può assumere forme diverse.
Quando qualcosa viene insegnata con atteggiamento dominante, l’intento è quello di indottrinare un punto di vista in chi riceve l’insegnamento. I punti di vista indottrinati sono spesso invisibili a chi è costretto ad indossarli. Essendo invisibili, non possono essere facilmente cambiati o rimossi, eppure determinano il modo di ragionare di una persona. Questo suona come un lavaggio del cervello sociale?
Ebbene sì, è proprio così. L’indottrinamento è dominare qualcuno con convinzioni, è mangiare una mente. Alcuni potranno scoprire che le loro menti sono state masticate come ossa vecchie. Ci sono così tante cicatrici e toppe che c’è da stupirsi che funzionino.
I punti di vista indottrinati all’inizio funzionano ma, non appena le circostanze del mondo cambiano, come di solito accade, i punti di vista indottrinati diventano esempi di stupidità. Talvolta i punti di vista indottrinati sono sostenuti da emozioni penose.
Non è sempre facile lasciarli andare ma, finché non lo si fa, limiteranno ogni apprezzamento e la comprensione della vita stessa. Gli indottrinati da molto tempo, confusi con idee di dominazione e sottomissione, sono la causa principale della sofferenza umana. È sempre meglio trasmettere a qualcuno la flessibilità nei punti di vista e a ragionare da angolature differenti che indottrinarlo sempre! Comporta più lavoro e grande pazienza, ma alla fine si avrà un essere tollerante, compassionevole, che può ragionare.
Riuscire a trasmettere questi valori e queste capacità sarebbe la soluzione che cambierebbe il mondo, la migliore soluzione senza dubbio alcuno. Insegnare alle persone a riconoscere, sperimentare e discreare i propri indottrinamenti, renderebbe gli individui migliori. E si avrebbe un’umanità che in modo naturale risorgerebbe alla gioia della vita.
Maura Luperto