Le ere e i cicli millenari

Tutto cambia e si modifica sotto i nostri occhi. Alcune cose in modo relativamente rapido, come il ciclo giorno notte, altre più lentamente, come il passaggio delle stagioni.

Altri mutamenti invece, sono così lenti da diventare quasi impercettibili. Ci vorrebbero mille/duemila anni di osservazione per esserne testimoni. Come ad esempio l’innalzamento o l’abbassamento del livello del mare.

C’è anche un altro fenomeno da considerare e cioè la tettonica a zolle o deriva dei continenti. Una teoria che sostiene che i cinque continenti all’origine (circa seicento milioni di anni fa secondo gli studiosi), formavano un unico continente, a sua volta derivato da un supercontinente, il Gondwana, che riuniva la maggior parte delle terre emerse in un unico blocco gigantesco. La teoria della deriva dei continenti, e quindi di un unico continente preesistente, è recente, risale agli anni settanta, a seguito di ricerche congiunta di scienziati francesi e inglesi.

Del resto, numerose cosmogonie alludono ad una Terra unica, ovvero a un unico continente circondato dal mare. La Terra ha forse una memoria? La memoria inconscia degli uomini, quella che Carl Gustav Jung chiama inconscio collettivo, ne è forse impregnata o sono forse in comunicazione tra loro, in interazione, in comunione permanente? Credo che tutte le ipotesi siano possibili.

Una cosa è certa: la materia non è statica, l’universo non è statico, nulla è per sempre immutabile sulla Terra, tutto si muove, tutto cambia, si trasforma in ogni momento, e la struttura dell’Universo e quella dell’uomo hanno decisamente molti punti in comune.

Gli antichi elaborarono un calendario di 25760 anni, che si basava sugli anni necessari al punto vernale per completare il giro dello zodiaco in senso orario.

Infatti, il punto vernale a partire dal quale viene fissato il grado 0 dello zodiaco retrograda nello zodiaco nel corso degli anni e, per attraversare un segno zodiacale, impiega 2146 anni e 8 mesi. Questo tempo è chiamato “era”. Si parla allora dell’era dei Pesci, dell’era dell’Acquario, dell’era del Capricorno, ecc.

Gli astrologi ritengono che l’era dei Pesci sia iniziata con la venuta di Cristo. Ciò significa forse, che il fenomeno celeste che i Re Magi avevano previsto, e di cui furono testimoni, coincide esattamente con l’entrata del punto vernale nel segno dei Pesci? È possibile. Ma non esiste alcuna prova. Tuttavia, se la nascita di Cristo viene fatta risalire al 749 dalla fondazione di Roma, cioè nell’anno 4 della nostra era, in quell’anno dovrebbe avere inizio l’era dei Pesci. In tal caso, l’era dei Pesci dovrebbe concludersi nel 2150 o nel 2151, con uno di questi due anni come inizio dell’era dell’ Acquario, che dovrebbe durare fino all’anno 4296 circa, se il calcolo temporale è effettuato sempre nello stesso modo.

Maura Luperto