È buona regola per tutti i macchinari di una certa età fare un tagliando una volta l’anno, anche per il Sior Pare vale la stessa norma. Solitamente cerco di mettere le visite tutte vicine una all’altra, in modo tale poi da poter fare un giro unico dalla sua Dottoressa di Base.
Quest’anno l’abbiamo fatto semestrale, controlli di routine, nulla di grave, ma vista l’età e le varie magagne che si ritrova, è bene comunque tenerlo sempre sotto controllo.
Sembra assurdo, ma anche quando si trova a fare visite mediche il Sior Pare ha sempre la battuta pronta, facendo sempre scoppiare a ridere Medici e Infermieri. Poi c’è il momento che normalmente imbarazza un po’ tutti i pazienti, tranne lui.
- “Bene, si spogli e si metta sul lettino“
- “Posso aver un fià de musica secsi? (Posso avere un po’ di musica sexy?)”
Io rimango basita, e la Dottoressa di turno, dopo un attimo di stupore iniziale, scoppia a ridere:
- “Vuole fare un balletto? Anche io, quando ero all’università andavo spesso a ballare!“
In fondo è uno dei suoi lati più belli, trovare sempre il modo per far sorridere le persone, anche nei momenti più assurdi. Basti pensare a quando è andato a farsi il vaccino, in due secondi aveva già conquistato entrambe le Dottoresse!
La visita termina:
- “Bene Signor Andrea, ora può rivestirsi“
- “Go da far el vestirello ora? (Devo fare il vestirello ora?)“
La Dottoressa sorride, noi anche. Gli dice per l’ennesima volta che se vuole avere meno dolori alla schiena deve dimagrire, ma sappiamo già che questa è la sua Mission Impossible. E poi, ha già in mente di cucinare la Carbonara a pranzo!
Il giorno seguente tocca all’otorinolaringoiatra, tra Alexa sempre sparata a tutto volume e l’età, comincia a sentirci sempre meno. Questa volta il malcapitato è un Dottore giovane. Il che sembra quasi lo metta a disagio. Tutto titubante si siede e aspetta la visita. Il Dottore è molto gentile:
- “Bene, ha un grosso calo nell’udito…“
- “Cossa?“
- “CI SENTE UN PO’ MENO“
- “Ah.“
- “Intanto rimaniamo così vista l’età, facciamo un controllo l’anno prossimo e magari mettiamo l’apparecchio acustico…“
- “Ah benon, già no ghe vedo un… me mancava anca no sentirghe un… queo! (Ah benone, già non ci vedo un… mi mancava anche non sentirci un… quello!)”
Il Dottore sorride, lo salutiamo e usciamo. Alla fine, per un uomo sempre abituato a star insieme alle persone come lui, trovarsi ora con molta meno vita sociale è sempre un po’ difficoltoso. E cosa c’è di più bello che far sorridere le persone? La gentilezza in fondo è anche questa. Donare un sorriso ogni giorno a chi incontri.
Anna