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I 100 dipinti che sconvolsero il mondo

Dal “Crocifisso di Santa Croce” di Cimabue alla “Marilyn” di Andy Warhol, un racconto inedito attraverso cento opere iconiche che hanno rivoluzionato la storia dell’arte.

Dall’8 aprile esce in libreria “I 100 dipinti che sconvolsero il mondo”, il nuovo libro di Flavio Caroli edito da 24 ORE Cultura che ripercorre la storia dell’arte attraverso le opere pittoriche più iconiche di sempre, dal Crocifisso di Santa Croce di Cimabue fino ai capolavori delle avanguardie del Novecento.

Il volume – che prosegue la collana di saggi d’arte illustrati inaugurata dal successo di “Le 100 mostre che sconvolsero il mondo” – guarda alla storia dell’arte da un punto di vista inconsueto: anziché soffermarsi sulla vita degli artisti o sui movimenti culturali, secondo gli approcci più abituali, sceglie invece di osservare e approfondire le singole opere.

Georges Seurat, Pomeriggio alla Grande Jatte, 1884-1886, Chicago, Art Institute | Courtesy Art Institute, Chicago

Flavio Caroli guida i lettori in un affascinante viaggio attraverso otto secoli, alla scoperta dei cento dipinti considerati più innovativi – nella forma e nei contenuti – che hanno cambiato per sempre il corso degli eventi fino ad influenzare i gusti attuali, tanto da diventare dei modelli di riferimento entrati ormai a far parte dell’immaginario collettivo.

Dallo straordinario Compianto sul Cristo Morto di Giotto che segna il passaggio dall’astrazione di tradizione bizantina ad una volumetria più viva e concreta delle figure, fino ad arrivare alla celebre Marilyn di Andy Warhol, simbolo ed elogio del consumismo americano, il libro offre al lettore un racconto inedito che mette al centro la forza dell’opera d’arte, la sua capacità di suscitare emozioni e di dare corpo all’immaginario di un’epoca o di una civiltà.

Di data in data, per ciascun capolavoro il libro ne approfondisce inoltre il contesto storico e sociale, mettendo in luce le peculiarità che l’hanno portato a segnare un significativo punto di svolta nella storia dell’arte.

Jan Vermeer, La fanciulla con l’orecchino di perla, 1665 circa, L’Aja, Mauritshuis | Courtesy Mauritshuis, The Hague

Le grandi stagioni della pittura scorrono così sotto gli occhi del lettore, in un approfondimento critico che si fonda sulla viva concretezza dei dipinti, dalla ricerca plastica e spaziale del Duecento, passando per la prospettiva rinascimentale e l’uso della pittura ad olio fiamminga, fino alle rivoluzioni linguistiche delle avanguardie tra Ottocento e Novecento, come il pointillisme presente nella maestosa tela di SeuratPomeriggio alla Grande Jatte – o il cubismo del celeberrimo Les Demoiselles d’Avignon di Picasso.

E ancora, la sensualità atmosferica del colore nella Tempesta di Giorgione, la scoperta del reale nella Canestra di frutta di Caravaggio, la personificazione del sentimento rappresentata ne L’incubo di Füssli: ogni conquista di stile risulta visibilmente e tangibilmente incarnata in un quadro, che diventa così rappresentativo di una particolare concezione del mondo.