Ci sono molti tipi di persone con caratteri molto diversi. I timidi, gli estroversi, i compagnoni, i solitari, ecc. E poi c’è il Sior Pare. Decisamente un amante della compagnia, a cui piace sempre scherzare, parlare e far bisboccia. La classica persona che se entra in un locale e non conosce nessuno, tempo 3 minuti ha già trovato con chi attaccare bottone e, dopo 10 minuti, ha già parlato con tutti.
Per una persona come lui questo ultimo anno senza “vita sociale” è stato parecchio duro, il tutto accresciuto dal non poter veder la sua amata Siora Mare. Non che negli ultimi anni avesse tutto questo movimento, ma anche solo andare tutte le mattine a fare la spesa, nel pomeriggio il giretto al supermercato o in farmacia, il sabato sera andare a messa, il barbiere… tutti piccoli spostamenti ma danno l’occasione per incontrare amici, fare due chiacchere ed esprimere il suo essere sempre allegro e di compagnia.
Visti i tempi, ogni occasione di uscita è già una festa, ecco così che anche andare a fare la seconda dose del vaccino si trasforma in un’occasione per far subito un po’ di chiacchiere in libertà, anche se con le dovute distanze e precauzioni.
- “Mi scusi, è la seconda dose? Quale ha fatto come prima? Su che braccio?”
- ” Sì, xe ea seconda… me sembra el schaizer, faser, faizer chea roba eà! Sul sinistro che sul destro go el cerotto (N.d.A.: cerotto antidolorifico) e po’ me serve par cusinar! (Sì, è la seconda… mi sembra il schaizer, faser, faizer, quella roba lì! Sul sinistro che sul destro ho il cerotto e poi mi serve per cucinare!)
Dopo aver passato il primo colloquio, aspettiamo ci chiamino per l’inoculazione. Lui si siede su una sedia e commenta:
- “Mària se xe enorme ‘sto posto! Ma cossa i ghe fa? E mostre? E varda quanta gente… Ma i xe tuti voeontari? Ghe sarà l’esercito drìo. Tanto organizai ben! (Mària se è enorme questo posto! Ma cosa ci fanno? Le mostre? E guarda quanta gente… ma sono tutti volontari? Ci sarà l’esercito dietro. Tanto organizzati bene!”
Dopo pochi minuti tocca a noi
- Dottoressa A: “Chi dei due si deve vaccinare? Lei suppongo… si tolga la giacca per cortesia…“
Il Sior Pare si toglie la giacca e urta in pieno la Dottoressa B
- “Ciò, ea me scusa… no ghe vedo… no voevo… (Eh, mi scusi… non ci vedo… non volevo…)”
- Io: “Lo scusi, non ci vede, ma rimane sempre uno sciupafemmine!“
- “La camicia è stretta, se la può togliere per cortesia?“
Il Sior Pare inizia a spogliarsi e a muoversi in maniera strana
- “Ma no me mettè ea musichetta par far mejo el spogliareo?!? (Ma non mi mettete la musichetta per far meglio lo spogliarello?!?)”
La Dottoressa ride, si mette a canticchiare “You can live your Hat on” e fa l’iniezione dando le giuste raccomandazioni del caso, si ferma un attimo, lo guarda meglio e sbotta:
- “Ma varda che bell’om! Bisogna che ci teniamo in contatto!“
- “Guardi, può seguire le sue avventure ogni settimana su “Il Giornale delle Buone Notizie“!”
La Dottoressa ride, ci promette di seguirci e ci augura una buona giornata. Ricambiamo ringraziando e usciamo.
Alla fine se c’è una cosa che mi piace di lui e che, per fortuna, mi ha trasmesso, è quella di essere sempre gentile ed educato, ringraziare per ogni cosa e cercare sempre di donare un sorriso agli altri. Quanto sarebbe più bello e facile il rapporto con gli altri così!
Saliamo in macchina, lui sorride e dal nulla mi fa:
- “Ciò, ‘desso che sò adultero e vaccinà, setimana prossima ‘ndemo al Mega??” (trad. oh, adesso che son adulto e vaccinato, settimana prossima andiam al supermercato?)
Anna