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Il più antico orto botanico universitario al mondo si racconta

Giovedì  24 giugno sarà possibile conoscere  in diretta streaming , grazie al gruppo “Orti botanici e giardini storici” della Società Botanica Italiana, l’Orto botanico di Padova, 3.500 specie ospitate, visitato all’anno da 180mila persone.

Fondato nel 1545 come “Horto medicinale” per la coltivazione di piante medicinali a fini scientifici e didattici grazie alla delibera del Senato della Repubblica di Venezia , la sua istituzione fu fortemente sollecitata da Francesco Bonafede, che allora ricopriva  la  cattedra  di  “lettura  dei  semplici”,  per  permettere  agli  studenti  un  più  facile riconoscimento delle piante medicinali. Nei secoli, ha conservato la propria collocazione originaria e gran parte delle caratteristiche dell’impianto cinquecentesco.

Presto l’Orto divenne  un luogo  di  grande interesse per  la  rarità  dei  vegetali  in  esso  contenuti, tanto  che,  già  pochi  anni  dopo  la  fondazione,  si  rese  necessaria  la  costruzione  di  un  muro  di recinzione a difesa delle preziose specie ospitate.

Molte specie, infatti, furono introdotte per la prima volta in Italia attraverso l’Orto botanico di Padova, che beneficiava del ruolo cruciale della Repubblica di Venezia, dei suoi possedimenti e dei suoi scambi commerciali: è il caso, ad esempio, dell’agave e della patata.

Da  sempre  luogo  di  ricerca  scientifica,  scambio  culturale  e  didattica,  dal  1997  è  inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco: “L’Orto Botanico di Padova è all’origine di tutti gli orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura. Ha largamente contribuito al progresso di numerose discipline scientifiche moderne, in particolare la botanica, la medicina, la chimica, l’ecologia e la farmacia”.

Nel 2014 l’Orto botanico ha ampliato il proprio patrimonio botanico, inaugurando il Giardino della biodiversità: cinque nuove grandi serre che propongono un viaggio attraverso cinque biomi diversi. In un intreccio tra botanica e antropologia, il Giardino della biodiversità illustra la storia delle  relazioni  tra  uomo  e  piante,  dalla  preistoria  all’agricoltura,  e  accoglie  1300  specie, accompagnando  il  visitatore  alla  scoperta  delle  piante  della  foresta  tropicale  pluviale  e  della vegetazione tipica delle aree temperate, mediterranee e aride.

Il gruppo “Orti botanici e giardini storici” della Società Botanica Italiana, attivo dal 1969 e impegnato nel coordinamento di queste istituzioni a livello nazionale, apre il dialogo con il pubblico attraverso due nuovi canali social e presenta l’iniziativa “Un Orto al mese”.

Il prossimo 24 giugno sarà la volta dell’Orto botanico di Padova.

“Quest’anno abbiamo scelto di aprirci al pubblico più giovane e a nuove forme di comunicazione con l’attivazione di due nuovi canali social e con la progettazione di un’iniziativa in cui il patrimonio dei nostri orti botanici possa essere raccontato anche a un pubblico non specialista. Un racconto affidato alle voci di chi realmente, ogni giorno, con ruoli diversi e diverse professionalità lavora negli orti botanici e degli orti si prende cura” commenta il professor Gianni Bedini, coordinatore del gruppo.

Gli appuntamenti dell’iniziativa saranno visibili in diretta streaming, senza necessità di prenotazione.

Per partecipare:

Orti Botanici Italiani su Facebook e su Youtube

Il programma completo:

  • 9 luglio – Orto botanico di Bergamo
  • 26 agosto -Orto botanico alpino di Chanousia
  • 30 settembre -Giardini botanici Hanbury
  • 28 ottobre – Orto botanico di Cagliari
  • 25 novembre -Arboreto di Arco