Home / BenEssere  / Rinascita quotidiana

Rinascita quotidiana

Una buona partenza al mattino è il segreto per affrontare al meglio la giornata, specie per chi, come il sottoscritto, è carico di incombenze e di responsabilità e magari è costretto a dormire poche ore per notte (grande sbaglio).
Per partire al meglio ricorro a tutta una serie di pratiche, sperimentate e sviluppate negli anni, che riguardano sia l’alimentazione, sia l’igiene personale, sia l’esercizio fisico e mentale.

Al solito, quando mi si chiede cosa faccio ogni mattina, i miei interlocutori rimangono perplessi dalla quantità di cose e dal tempo che dedico a me stesso ogni giorno per il mio benessere. Ed io stesso mi son chiesto più volte se ne valga la pena.

Nel complesso dedico due ore ogni mattina per manutenzionare il mio corpo ed i risultati ottenuti alla fine mi hanno soddisfatto:

  • maggiore energia e lucidità mentale,
  • scomparsa totale del mal di schiena,
  • scomparsa dei dolori muscolari,
  • scomparsa dei dolori articolari,
  • vigore fisico,
  • flessibilità e resistenza agli strappi,
  • totale controllo del peso,
  • buoni risultati clinici (sangue, urine, etc) più che soddisfacenti per la mia età,
  • forte riduzione per non dire scomparsa di tutte le sindromi influenzali e raffreddori da almeno cinque anni.

Perché lo faccio?

  • Stare bene (ovvio),
  • risparmiare denaro riducendo le spese mediche ai soli controlli annuali di verifica dello stato di salute,
  • vivere più a lungo possibile con una mente lucida ed un corpo che mi sostenga,
  • utilizzare meglio il tempo che un tempo spendevo in periodi di malessere, mal di testa, malattie etc. : credo che star male sia un lusso da evitare.

A proposito, ho 56 anni, non sono mai stato un atleta e non ho mai speso un centesimo in palestre o piscine. Tutto in estrema economia, la mia spesa sanitaria si limita a pochi integratori di basso costo.

A mio avviso chiunque, purché non affetto da particolari patologie, può ottenere a qualunque età uno stato di benessere con costi minimi, dedicando al mattino un po’ di tempo a se stesso.

Quanto tempo dedicare?

Anche pochissimo, almeno inizialmente, poi, successivamente, quando i risultati cominciano a intravedersi, siamo noi stessi a sentire l’esigenza di fare qualcosa di più, ma deve essere un’esigenza che nasce spontaneamente da noi.

No agli sforzi di volontà: la pratica mattutina, qualunque cosa essa sia, deve essere svolta come un momento di relax, gioia e serenità, un momento per riprendere contatto con noi stessi per distaccarci dalla frenesia delle incombenze quotidiane.

È un processo di riscoperta e di valorizzazione progressivo e facoltativo.

Altrimenti non funziona, si genera solo stress inutile e persino dannoso.

Non essendo un maestro di alcuna disciplina, posso solo dire che ho ottenuto dei buoni risultati, ma probabilmente la mia pratica non è adatta a tutti e che ognuno dovrebbe trovare la propria strada sperimentando.

Ho incontrato molti “maestri”, a tutti ho prestato attenzione e riverenza, alcuni mi hanno dato utili suggerimenti, a nessuno ho concesso la mia devozione né tantomeno delegato la mia coscienza.
Non cerco consolazioni, la religione non mi interessa, non ho bisogno di certezze semplicemente perché ho imparato a non aver paura.
Sono convinto che l’unico maestro risieda nel profondo della nostra psiche e ci parli anche attraverso il linguaggio del corpo e il suo stato di salute.
Ogni giorno con l’attenzione e l’esperienza della quotidianità riscopro i suoi insegnamenti: questo è il mio percorso.

SPERIMENTAZIONE

La parola chiave dunque è sperimentazione.

Quello che descriverò è il risultato delle mie vicissitudini, dei miei sbagli e dei miei studi comparati, da autodidatta, di varie discipline: nutrizione, fisiologia, biologia, yoga trdizionale e meditazione.
Tra le tante cose ho riveduto, forse migliorandolo, il protocollo di Wim Hof, utile per accedere ad un livello superiore di resilienza alle malattie infettive ed autoimmuni.
Ribadisco: non sono un medico, non sono un terapeuta, quello che presento è la descrizione sincera di ciò che funziona per me. Chi mi segue lo fa a suo rischio e pericolo, meglio sempre consultare un medico e forse anche un nutrizionista.

L’acqua

È il principio, la vera nascita avviene nell’acqua, perciò si parte dall’acqua.

Bevo acqua ogni mattina, almeno 700 ml al mio risveglio, poi bevo acqua o tisane durante il giorno ma evito di berla, o cerco di berne poca, durante i pasti.


Principio base per il benessere è la corretta idratazione. Beviamo tutti poca acqua e la beviamo nei momenti sbagliati.

Normalmente non bevo null’altro che acqua o tisane, il vino per mia fortuna non mi piace e così evito l’alcol, che comunque assumo in piccolissime dosi con il kefir.
Pure la birra cerco di berla saltuariamente, possibilmente analcolica.
Il caffè lo limito a due tazzine al giorno, rigorosamente senza zucchero.
Tutte le altre bevande, eccetto le vere spremute di frutta, sono inutili e dannose, compresi i succhi di frutta.

Chi vuole una pelle sana ed idratata dovrebbe sforzarsi di bere tanta acqua lontano dai pasti.
Ma anche la doccia, possibilmente fredda, è un’importante opportunità che possiamo offrire alla nostra pratica quotidiana. Importante ridurre al minimo l’uso dei saponi e degli shampoo, introducendo, ove possibile gli oli, sia prima che dopo la doccia.

L’aria

Respirare aria pura, esercitare i polmoni ad assorbire ossigeno, utilizzando la respirazione diaframmatica, è uno dei principi con cui possiamo avvicinarci alle tecniche di rilassamento e di mindfulness che sono tanto di moda, ma che comunque sono utili alla nostra salute.
Ci sono tantissime tecniche di respirazione, sta a noi scoprire quella che ci giova maggiormente.

Ad esempio, grazie ad opportune tecniche di respirazione, è possibile affrontare situazioni impegnative, aumentare la capacità di adattamento del nostro corpo evitando stress dannosi.
Sempre tramite la respirazione è possibile affrontare anche la doccia fredda, base della tecnica di Wim Hof, pratica che con il tempo ho riveduto e corretto a mio piacere e che da più di quattro anni fa parte del mio rituale mattutino.

Uno degli stimoli che utilizzo per migliorare la pratica mattutina è di individuare, giorno dopo giorno, dei risultati concreti da perseguire. Tramite la concentrazione e il rilassamento è più facile comprendere e realizzare obiettivi a medio e a lungo termine che riguardino sia il nostro benessere che la qualità della nostra stessa vita.

Il tutto sempre a piccoli ma costanti passi.

L’esercizio

Deve essere funzionale, finalizzato a migliorare la prestazione delle articolazioni, senza danneggiarle. Non mi interessa sviluppare i muscoli, quelli si sviluppano come conseguenza della pratica ginnica, che nel mio caso è lo yoga che, guarda caso, si basa anche sulla corretta respirazione.
Di fatto è una perfetta sintesi tra fitness, attività di stretching e meditazione “dinamica”.

Quanto occorre esercitarsi? Anche solo 10 o 15 minuti al giorno.
Con il tempo si decide se vale la pena allungare il tempo dedicato a questa pratica, ma lo dovrete decidere voi, ribadisco che la pratica mattutina non deve essere fonte di stress, quindi nessuna forzatura.

L’igiene dentale

Lavarsi i denti nel modo corretto con i prodotti adatti è uno dei fondamenti su cui si basa la mia esperienza di salutista.
Lavo i denti due volte al giorno, alla sera e alla mattina, distante dai pasti per evitare che l’eventuale acidità del cibo combinata con l’abrasione del dentifricio e dello spazzolino mi rovini lo smalto.
Non lavo mai i denti a pranzo.
Ho dismesso il filo interdentale perché talvolta mi provocava sanguinamenti gengivali, l’ho sostituito con soddisfazione con l’idrogetto, grazie al quale ho risolto egregiamente tali problemi.
Eliminato anche il colluttorio, serve molto raramente e in casi estremi perché danneggia la flora batterica della bocca. E qui di cose da dire ce ne sarebbero moltissime.

Il Cibo

La colazione secondo la mia esperienza deve essere l’atto conclusivo della mattina, suggerisco perciò di non fare colazione immediatamente al risveglio, quindi di attendere almeno un’ora prima di mangiare.
Nell’attesa del cibo il mio corpo si dedica ad altro e non sente fame.
Il cibo della mia colazione è completamente genuino: pane integrale bio, kefir, ossia cibo probiotico, infine semi e frutta bio. Niente zuccheri aggiunti ovviamente, solo quelli naturali già presenti nella frutta.

Approfondiremo nei prossimi post le caratteristiche principali delle pratiche a cui ricorro per il processo di “rinascita quotidiana”.

HGD