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Il libro denuncia su un sistema malato

“Lo sport, calcio in primis, avrà un futuro soltanto se saprà ridare spazio al merito e alla professionalità, rimettendo al centro i tifosi e non più i diritti tv”.  Maurizio Laudicino, già direttore marketing del Livorno Calcio e ora direttore generale del Pistoia Basket, nel suo libro denuncia questo sistema malato e indica una possibile via d’uscita.

L’ormai ex-presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, arrestato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Paola per reati societari e bancarotta. La Guardia di Finanza che perquisisce la sede della Juventus, indagandone i vertici (inclusi il presidente Andrea Agnelli e il suo vice Pavel Nedved) per false comunicazioni delle società quotate in Borsa ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Per il mondo del calcio è un inverno caldissimo, ma più nelle aule di tribunale che sui campi di gioco.

“Quando la cronaca nera fa irruzione nel calcio non è mai una buona notizia. Quando lo fa con tale insistenza, allora è un segnale: dobbiamo prendere coscienza del fatto che il giocattolo più amato dagli italiani per oltre un secolo, ormai, non funziona più (e diverte anche meno, protagonisti a parte)”. Parola di Maurizio Laudicino, esperto di marketing sportivo e direttore generale del Pistoia Basket, che aveva ampiamente previsto uno scenario simile nelle pagine del suo primo libro, “Sport marketing formula. Come fare vincere la squadra anche fuori dal campo riportando il tifoso al centro”, edito da Flaccovio (312 pagine).

“La ricerca ossessiva del business non ha portato a un’evoluzione ma a un’involuzione che, oltretutto, ha affollato la platea di impresentabili determinati solo ad appropriarsi di una fetta della torta”, continua Laudicino. “Al governo del calcio non sono bastati i 150 fallimenti di società negli ultimi 15 anni, non sono bastati bilanci da default dei club più importanti della serie A, non sono bastati i numeri che vedono un deciso regresso delle presenze sugli spalti e un generalizzato disamore tra le nuove generazioni, a cui questo sport interessa sempre meno. Per il gotha del calcio, l’importante era solo incamerare i miliardi dei diritti tv e garantire un tenore di vita stellare a giocatori, allenatori, dirigenti e procuratori. Ora che anche il prodotto tv perde appeal cosa accadrà?”.

“Lo scandalo delle plusvalenze che ha coinvolto la Juventus, l’arresto del presidente della Sampdoria (reduce da precedenti disavventure), ulteriori fallimenti come quello del Chievo e del Livorno sono solo gli ultimi più eclatanti accadimenti che testimoniano quanto bisogno ci sia di una svolta, di una generale moralizzazione e di aprire la Casta a merito e professionalità, aspetti da troppo tempo estranei dai palazzi del pallone nostrano”, continua Laudicino.

Queste strategie sono messe nero su bianco nelle pagine di “Sport marketing formula”. Una lettura densa di spunti di riflessione per gli addetti ai lavori (dentro e fuori dal campo) animati dal sincero desiderio di migliorarsi, compresi i giovani freschi di master in management sportivo ma ancora a digiuno di esperienze in questo settore. Ma è un volume che, in virtù del suo linguaggio diretto e divulgativo, parla anche ai tantissimi appassionati di sport che vogliono tornare a emozionarsi davvero. Ne è la prova l’entusiasta partecipazione del pubblico ai primi eventi di presentazione, in Toscana e non solo.

I prossimi appuntamenti sono in programma il 13 dicembre a La Spezia, il 28 dicembre a Salerno, il 29 dicembre a Modena e il 14 gennaio a Roma.Maurizio Laudicino, a partire da una formazione nel marketing e da esperienze professionali in svariati settori, si è poi specializzato nel settore dello sport. È ideatore della sport marketing formula, un metodo in 10 passaggi per creare e rafforzare il legame tra tifosi, squadra/atleta e aziende. Tra il 2017 e il 2019 è stato direttore marketing del Livorno Calcio, contribuendo al raggiungimento di risultati rilevanti: +47% degli spettatori, +43% degli abbonati e +525% della raccolta sponsor. A giugno 2019 è diventato direttore marketing del Pistoia Basket che milita in serie A2, per poi passare al ruolo di direttore generale nel 2021.