Ne avrete le bacheche piene. Post, eventi, ricette. Non so voi, ma son inondata di contenuti inerenti al veganuary, E BEN VENGA!
Ma cos’è il veganuary?
Il neologismo deriva dalla crasi delle parole vegan e january, cioè gennaio vegano. Un vegannaio insomma. Forse è meglio l’inglesismo in questo caso.
L’organizzazione no-profit promuove il veganismo, prendendo gennaio come esempio dei buoni propositi per l’anno nuovo, per intraprendere un regime alimentare a base vegetale, con gli scopi di proteggere l’ambiente, prevenire la sofferenza degli animali e migliorare la salute delle persone.
Si chiama Veganuary ma si sa, chi si è preso tardi come me tra l’organizzarsi e il finire gli avanzi delle feste… può iniziare quando si vuole. Non è mai troppo tardi per provarci.
La prima impressione è quella di ritrovarsi soli, ad affrontare un regime alimentare diverso, organizzarsi per farlo e soprattutto: da dove iniziare?!?!?
Lo stimolo di partire a gennaio, contando correttamente i giorni a partire dall’1, è senz’altro d’aiuto, grazie alla scia positiva innescata dai social tra stories, post e ricette, che ci fanno sentire meno soli in questa nuova impresa. Soprattutto per chi, come succede a me, si approccia a questo tipo di avventura per la prima volta.
L’impresa diventa ancora meno ardua se ci si iscrive nel sito https://veganuary.com/ . Qui si possono scaricare i libri di ricette consigliati dall’organizzazione stessa, ogni giorno una mail ti consiglia tre ricette da fare quel giorno stesso per potersi organizzare e non finire nel panico di “cosa mangio stasera?”.
“L’alimentazione vegetariana o quella vegana ben pianificata è adatta per qualsiasi persona di ogni età, anche per le donne in gravidanza e le persone sportive” dice Roberta Panzarin, consulente in nutrizione e naturopata. “La cosa importante è quella d’esser disposti a cambiare abitudini, provare nuovi alimenti e sperimentare nuove ricette di pietanze che possono sorprendere e arricchire la nostra tavola di sapore e buona energia vitale.
Per non incorrere in carenze alimentari è però necessario prestare attenzione alla scelta degli alimenti, affidandosi ai superfoods e, allo stesso tempo, ad un adeguato apporto di proteine vegetali, come pure di acidi grassi polinsaturi Omega-3, ferro, calcio, vitamina B12 e vitamina D. “
Quali risultati si ottengono da un punto di vista fisico?
“In un mese possiamo certamente sentirci alleggeriti ma soprattutto possiamo guadagnare in benessere ed energia, grazie all’effetto antiossidante e depurativo degli alimenti veg, oltre a riequilibrare il microbiota intestinale grazie all’elevato apporto di fibre.
È stato dimostrato, infatti, che solo tre settimane di cambiamento alimentare (i famosi 21 giorni!), passando da una dieta onnivora a una dieta prevalentemente vegetale, consentono di apportare miglioramenti significativi all’organismo e di ridurre tutti i fattori di rischio cardiometabolico.
Per ottenere questi risultati è però altrettanto importante rinunciare ai cibi pronti e snack confezionati, soprattutto a quelli ultraprocessati e con tenori eccessivi di grassi, sale e zuccheri, che spesso troviamo sui banconi vegani dei supermercati.
Via libera dunque agli alimenti naturali, a frutta e verdura di stagione, ai cereali integrali e ai legumi, prendendo anche spunto dalle ricette pubblicate nel sito.
Tra l’altro, sono disponibili dei menù giornalieri che possono essere una valida guida per la persona che vuole provare ad acquisire nuove abitudini alimentari. Si tratta, in particolare, di tre diverse tipologie di combinazione di piatti, con apporti energetici differenziati:
- 1600-1700 kcal adatto per donne moderatamente attive oppure uomini in sovrappeso;
- 2050-2225 kcal adatto a persone con uno stile di vita attivo oppure agli adolescenti;
- 3800-4200 kcal adatto a giovani altamente attivi oppure a persone sottopeso che cercano di guadagnare in salute.
Gli strumenti ci sono tutti, non resta che provare!”
Oltre ai consigli di Roberta possiamo farci venire in aiuto dai social.
Molti i canali vegan che possono aiutarci con ricette e piatti di cui non avevamo idea della loro esistenza.
Alcuni profili di Instagram che promuovono da tempo una cucina vegana o vegetale, come @cucina_naturale , @tanochefvegan , @la_cucina_naturale e altri più esotici come @the_buddist_chef , @recipesandplaces e molti altri profili che con le loro ricette vegane possono essere un ottimo spunto per integrare la nostra abituale cucina con ingredienti a cui non siamo abituati, ma necessari per mantenere in equilibrio tutti i nutrienti fondamentali, come consigliato da Roberta.
Se poi il veganuary diventa una scelta di vita, il consiglio è comunque quello di rivolgersi ad un nutrizionista per avere un corretto regime bilanciato.
Questa settimana abbiamo capito cos’è il veganuary.
La prossima settimana vedremo insieme le motivazioni profonde per passare ad un regime vegano insieme ad una persona che ha cambiato il suo stile di vita onnivoro per seguirne uno più etico e sostenibile.
Alla prossima!
Alessandra Collodel e Roberta Panzarin