Il museo francese apre le porte al mondo virtuale e dona a tutti la possibilità di visitare alcune parti delle straordinarie sale. E non solo.
Il Museo del Louvre lancia Louvre +, un nuovo spazio sul suo sito web, per facilitare l’accesso alla conoscenza.
Più di 500 contenuti sono disponibili per l’accesso gratuito: video, podcast, cartoni animati, tour virtuali.
Louvre + riunisce in un unico luogo un’ampia varietà di risorse sull’arte e sui musei, precedentemente distribuite su diversi media.
L’obiettivo è trasmettere conoscenza e rendere accessibile a tutti la storia dell’arte.
Tra i primi contenuti disponibili troviamo conferenze come La Chaire du Louvre, L’Œuvre en scène, l’Introduzione alla storia delle arti, concerti registrati all’Auditorium del Louvre, una serie di video sull’attualità al Louvre come il Feuilleton de la Pyramide, il restauro della Mastaba di Akhethétep, e ancora format per giovani (Piccole storie, podcast Les Odyssées du Louvre, tutorial, cartoni animati, ecc.), podcast come “Les Enquêtes du Louvre” e tour virtuali della Petite Galerie.
Louvre + continuerà a crescere nei prossimi mesi, per la gioia degli amanti dell’arte.
Il Museo del Louvre ha accolto 2,8 milioni di visitatori nel 2021, un numero di presenze molto diverso rispetto agli anni precedenti ma con una chiara ripresa alla fine del 2021. Dopo cinque mesi di chiusura (dal 1 gennaio 2021 al 19 maggio 2021), il Museo del Louvre ha accolto più visitatori in ottobre e novembre 2021 rispetto all’estate.
Inoltre, il Museo del Louvre il 20 dicembre ha annunciato l’acquisizione, per il Dipartimento di Pittura, di due tavole di Matteo Giovannetti, Santa Caterina d’Alessandria e Sant’Antonio Abate.
Si tratta di una delle acquisizioni più significative del 2021 per il museo.
Queste due tavole dipinte su tavola e riccamente ornate d’oro furono eseguite intorno al 1345 da Matteo Giovannetti, il più importante pittore al servizio dei Papi ad Avignone dopo la morte di Simone Martini. Entrambe le opere entrano nelle collezioni nazionali per acquisto privato.
Queste due tavole costituiscono rare testimonianze della produzione di Matteo Giovannetti, pittore ecclesiastico viterbese che ricoprì le più alte cariche in fatto di creazione artistica al servizio dei papi ad Avignone e si affermò come principale interprete delle decorazioni ad affresco del Palais des Papes e la Certosa di Villeneuve-lès-Avignon.
Le sue opere costituirono un originalissimo punto di raccordo tra la cultura meridionale, quella dell’Italia di Giotto e Simone Martini, e quella settentrionale, affermandosi come fertile fonte di ispirazione per i pittori francesi e nordici della fine del medioevo e in un certo senso apre la strada al gotico internazionale.
La Santa Caterina e il Sant’Antonio sono di particolare importanza storica per le collezioni nazionali: sono infatti tra i più antichi resti di dipinti eseguiti in terra francese nel XIV secolo e costituiscono un importante precedente del celebre Ritratto di Re Giovanni il Buono, che apre il corso di pittura francese al Louvre.
Queste opere rispecchiano il talento, l’invenzione e l’originalità di un artista affermato, con un personalissimo linguaggio artistico intriso di un naturalismo e di una schiettezza a volte sorprendente: estraendosi dai codici iconografici tradizionali, il pittore offre qui un’immagine aggiornata e naturale dei due personaggi , riferendosi alla raffinatezza della corte avignonese, cui fanno eco alcuni testi (costumi, acconciature, ecc.) e al nuovo interesse per l’arte del ritratto. Non c’è nulla di convenzionale nel volto di sant’Antonio, ei suoi tratti distintivi lo rendono quasi un ritratto in incognito.