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Cotone organico: test e certificazioni per l’origine biologica

Il cotone organico o biologico è prodotto e certificato secondo gli standard dell’agricoltura biologica, che bandiscono l’uso di sostanze chimiche tossiche e di OGM. Il mercato è in grande crescita e il GOTS (Global Organic Textile Standard) ne stabilisce chiaramente le caratteristiche.

Il cotone è una fibra naturale ricavata filando la bambagia, cioè i batuffoli che ricoprono i semi della pianta di cotone. Si tratta della fibra tessile più diffusa al mondo, che soddisfa oltre la metà del fabbisogno di fibre a livello globale. È ampiamente utilizzato nella produzione di capi d’abbigliamento, dai jeans all’intimo, ma anche per la realizzazione di asciugamani, lenzuola, biancheria in generale fino a tappeti e copri divani.

Il cotone organico o biologico è prodotto e certificato secondo gli standard dell’agricoltura biologica. La sua produzione mantiene la salute del suolo, degli ecosistemi e delle persone adottando processi naturali piuttosto che artificiali. La coltivazione del cotone biologico bandisce l’uso di sostanze chimiche tossiche o di OGM (Organismi Geneticamente Modificati) a favore di metodi che rappresentano un mix tra innovazione, tradizione e scienza che porta vantaggi sia all’ambiente che a chi lo coltiva e lo utilizza.

Negli ultimi anni, la crescita del settore è stata sostanziale. Secondo il Textile Exchange’s Organic Cotton Market Report 2021, nel 2019/20 la produzione globale ha toccato quota di quasi 250.000 tonnellate (4% in più dell’anno precedente, che a propria volta aveva segnato un incremento del 31%). Si tratta del 4° anno consecutivo di aumento del volume produttivo.

I vantaggi del cotone organico:

  • Riduce l’impatto ambientale: non viene coltivato con sostanze chimiche tossiche, non danneggia il suolo, ha meno impatto sull’aria e utilizza l’88% in meno di acqua e il 62% in meno di energia;
  • Promuove un lavoro più sicuro e redditizio, non esponendo i contadini e le loro famiglie a sostanze chimiche tossiche e permette loro di coltivare più di una coltura che integra il loro cibo e il loro reddito;
  • Rappresenta un modello per il futuro: entro il 2025, due terzi della popolazione mondiale potrebbe dover affrontare carenze d’acqua, ma il cotone biologico è alimentato per l’80% dalla pioggia. L’assenza di prodotti chimici significa anche che l’acqua è più pulita e sicura;
  • Impatta sul nostro sistema alimentare in quanto è coltivato da semi di cotone biologico, il cui olio è usato in una grande varietà di prodotti alimentari come biscotti, patatine e olio vegetale, oltre ad essere alimento per il bestiame;
  • Ha un giusto prezzo per la sostenibilità, che permette di investire nella conservazione dell’acqua, in un’aria più pulita, in un terreno migliore e nel sostentamento di chi lo coltiva;
  • Può contribuire a fare la differenza: nel 2015 il cotone biologico rappresentava meno dell’1% della produzione totale; scegliendo il cotone biologico rispetto a quello tradizionale si possono influenzare i brand, i produttori e anche gli agricoltori.

Il GOTS rilascia una dichiarazione ambientale verificata da terza parte, come ed esempio un ente di certificazione, la quale attesta che il contenuto di fibre naturali deriva da agricoltura biologica e che durante tutte le fasi intermedie della lavorazione è sempre garantita la rintracciabilità e non sussiste nessuna contaminazione. Dal GOTS possono essere dunque certificati prodotti tessili, attività manifatturiere e prodotti chimici per l’industria tessile.

I Laboratori pH, parte del gruppo TÜV SÜD, sono in grado di effettuare test per ricercare pesticidi sui tessuti derivati da fibre naturali coltivate secondo metodica biologica. La metodica utilizzata è accreditata e contiene tutti i principi attivi previsti da GOTS (Global Organic Textile Standard), che fissa anche i limiti di tolleranza e disciplina i metalli pesanti (Arsenico, Cadmio, Cobalto, Cromo, Mercurio, Molibdeno, Nichel, Piombo, Rame, Selenio, Zinco). Inoltre, i Laboratori pH sono tra i pochi ad eseguire la ricerca degli OGM con metodo accreditato, secondo standard internazionale (ISO IWA 32:2019) riconosciuta dal GOTS per garantire che non sia stato utilizzato cotone geneticamente modificato.