Promuovere il “biking to work”, organizzare sfide alimentari “plant based” e realizzare spazi silenziosi per ridurre l’inquinamento acustico: ecco alcune delle attività protagoniste della “green work culture”, la nuova tendenza che dilaga negli uffici di tutto il mondo celebrata in occasione del “Companies that Care Day”. I vantaggi? Innumerevoli, a partire dall’assunzione di nuovi talenti. “Per le imprese la questione della sostenibilità sarà sempre più legata al rendimento economico”, afferma Alessandro Sancino, professore presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Felicità e lavoro, lavoro e felicità: due binari che corrono di pari passo e mai così in primo piano come negli ultimi mesi. I due concetti, attuali e in linea con i principali avvenimenti globali, emergono nel giorno in cui negli Stati Uniti viene celebrato il “Companies that Care Day”, ovvero la giornata dedicata alla felicità dei dipendenti. Stando a quanto rilevato da numerose ricerche internazionali, mai come in questo periodo la felicità e il coinvolgimento dei singoli collaboratori dipendono dalle iniziative sostenibili messe in campo dalle imprese, le quali hanno ridisegnato la propria cultura aziendale, costruendo così una vera e propria “green work culture”. Le prime conferme in merito giungono da un recente studio condotto dalla National Environmental Education Foundation, secondo cui 9 dipendenti su 10 (90%) sono più soddisfatti e felici se coinvolti nelle iniziative verdi messe in campo dalla propria organizzazione. Ma non è tutto, stando a quanto indicato dal Green Business Bureau, le iniziative sostenibili migliorano il morale dei dipendenti che, di conseguenza, risultano anche più motivati e tendono ad essere anche più fedeli all’impresa di appartenenza. Ora, ai leader d’azienda, una domanda sorge spontanea: com’è possibile costruire una vera e propria green work culture? Le risposte vengono fornite da Business Insider: dall’organizzazione di attività ricreative interne con l’intero gruppo operativo al coinvolgimento di enti e realtà benefiche del territorio locale fino all’assunzione di nuovi interpreti e talenti green che vedono nella sostenibilità un valore fondamentale per il futuro del mondo lavorativo. Non è un caso che, secondo il Green Skills Report 2022, tra il 2015 e il 2021, la quota di lavoratori rispettosi dell’ambiente nel mondo sia cresciuta dal 9.6% al 13.3%.
Ma quali sono i paesi e le fasce d’età più “green oriented”? Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia sono in testa alla classifica delle nazioni leader nei lavori verdi mentre i Millennial sono la generazione sostenibile per eccellenza (+13% come tasso di crescita annuale) e quasi la metà di loro è disposta ad accettare uno stipendio più basso per poter lavorare all’interno di un’impresa leader nella sostenibilità. È quanto emerge da un’analisi svolta su testate internazionali da Espresso Communication per Great Place To Work Italia, società leader nel settore dell’analisi del clima aziendale e dell’employer branding. “La green work culture non è una tendenza passeggera, bensì qualcosa per cui ogni azienda e ogni dipendente dovrà impegnarsi sempre più in prima persona – dichiara Alessandro Zollo, amministratore delegato di Great Place To Work Italia – Le aziende, di fronte alla domanda di obiettivi e iniziative ESG, saranno sempre più invitate e spinte dai loro stessi dipendenti, in particolare Millennial e Gen Z, a riqualificarsi, aumentando la formazione sulla sostenibilità e sugli obiettivi di sviluppo e crescita green. Già oggi il 90% dei dipendenti delle migliori aziende per cui lavorare nel 2022, che premieremo il prossimo 31 marzo, dichiarano di apprezzare il modo in cui le loro organizzazioni contribuiscono al benessere delle comunità circostanti. Lo sviluppo di una cultura green e sostenibile avrà effetti diretti non solo su benessere, grado di soddisfazione, produttività e coinvolgimento dei dipendenti, ma aiuterà le aziende ad accrescere il proprio fatturato e posizionamento sul mercato”.
Le parole di Zollo mettono in primo piano una questione ulteriore: quali iniziative possono essere messe a terra dai capi di un’impresa per favorire la green work culture? La prima della lista, come svelato da TechRepublic.com, consiste nel fornire ai singoli lavoratori delle biciclette per effettuare i diversi spostamenti quotidiani. Ciò riduce l’inquinamento e, allo stesso tempo, sprona gli stessi ad effettuare attività fisica. Si prosegue con la realizzazione di “relax space” pensati appositamente per il riposo degli operativi che hanno un ruolo importante in ottica riduzione inquinamento ambientale all’interno del workplace. E ancora, il pollice verde non è una tendenza che va di moda solo a casa: i collaboratori chiamati a prendersi cura delle piante presenti a ridosso delle loro postazioni sono anche più produttivi e felici. Non va dimenticata, come spiegato su CNBC.com, poi una sana dieta, invitando i dipendenti a ridurre il consumo di carne attraverso una serie di gare a squadre. Per concludere è possibile ridurre gli sprechi e i consumi degli uffici, sfruttando le potenzialità offerte dal digitale mandando al macero la carta, puntando sul cloud.
Queste parole assumono ulteriore rilevanza anche in ottica Bel Paese grazie al Rapporto GreenItaly 2021: entro il 2025, infatti, il 38% del fabbisogno di professioni richiederàdelle competenze sostenibili con un bacino potenziale di oltre 1,3 milioni di occupati. La Lombardia è la regione più “green job oriented” d’Italia sia per il numero di occupati (709mila), sia per il numero di imprese eco-investitrici presenti sul suo territorio (quasi 90mila). Lo scenario generale viene rinforzato dalle dichiarazioni di Alessandro Sancino, professore associato di Economia Aziendale presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca: “Secondo i dati del Global Footprint Network, l’Italia consuma in un anno le risorse di 5,3 «Italie». È dunque evidente che la cultura green sarà, insieme alla reputazione e contribuzione sociale delle imprese, la questione decisiva da coniugare con il rendimento economico. Sintetizzare la dimensione economica, sociale e ambientale nelle scelte e operation aziendali diventa dunque l’essenza del management contemporaneo. Dovremo abituarci ad una sostenibilità che, più che mero marketing, diventi invece lotta politica tra diversi modelli di sostenibilità più o meno trasformativa”.
- mettere a disposizione dei propri collaboratori delle biciclette per i vari spostamenti risulta estremamente sostenibile, soprattutto perché riduce l’inquinamento e motiva i singoli ad effettuare attività fisica;
- ogni leader non deve sottovalutare l’impatto dell’inquinamento acustico sulla produttività e sull’umore, per questo risulta fondamentale l’organizzazione di spazi interamente dedicati al silenzio e al relax;
- una pianta in prossimità delle singole postazioni di lavoro migliora la qualità dell’aria e, allo stesso tempo, stimola produttività e creatività del team operativo;
- si tratta di gare a squadre in cui i singoli professionisti vengono chiamati a consumare solo ed esclusivamente cibi privi di proteine animali per invitarli a ridurre il consumo di carne;
- le varie bozze di un documento possono essere facilmente conservate sul laptop o, meglio ancora su un cloud condiviso, e altrettanto facilmente smaltite con un clic;
- avere dipendenti campioni di sostenibilità che diffondano la cultura green anche ai colleghi, aiuta a implementare nuove iniziative eco-friendly nei luoghi di lavoro;
- mantieni alta l’attenzione sull’importanza di adottare una cultura aziendale green, ospitando in ufficio workshop, corsi online e seminari
- secondo Erik Potkin, energy manager della Harvard Law School, ridurre la luminosità del monitor del computer al 70% può far risparmiare fino al 20% dell’energia. Regolare di 2 gradi la temperatura dei termostati consente di risparmiare fino a oltre 900 kg di anidride carbonica all’anno;
- sfidare i colleghi a passare un mese senza utilizzare posate di plastica offrendo piccoli premi ai vincitori può essere un modo divertente per combinare competizione e sostenibilità;
- durante le pause caffè con i colleghi sorseggiare un caffè ecocompatibile in tazze o bicchieri riutilizzabili permette di rispettare l’ambiente.