Il dente innanzitutto è una particolare forma di osso, pertanto è molto vicino alle nostre radici più antiche, alla nostra identità più profonda.
Mi è capitato spesso di osservare come, nelle situazioni in cui era presente un grave disagio psichico, questo si accompagnasse al fatto che i denti diventavano “guasti”.
Ancor più interessante, è notare come i denti “guasti” siano molto frequenti nelle persone che soffrono di malattie cardiache.
Fa parte del pensiero delle tradizioni l’idea che il dente rappresenti un “centro di vitalità” e che quindi sia un punto centrale del principio d’identità psicobiologica.
In questa prospettiva, acquista valore fondamentale il fatto che la dentina sia la forma filogeneticamente più antica di tessuto osseo.
I denti rappresentano i luoghi più primordiali del nostro linguaggio del corpo, quindi molto vicini alla nostra radice più arcaica
Nella schizofrenia, in cui l’elemento regressivo fa emergere comportamenti filogeneticamente primitivi dello psichismo, quando si presenta un problema dentario, può indicare sentimenti di aggressività, come per esempio quando il soggetto schizofrenico tende a mordere.
Quindi i denti, che rappresentano la parte più antica dell’osso, sono anche il simbolo della specializzazione della bocca, un qualcosa che si avvicina molto al nostro principio di identità.
Pensiamo alle due dentizioni: quella da latte e quella adulta, come simbolo di due mondi specifici, il momento peculiare di passaggio dall’infanzia verso il mondo “dei grandi”.
L’inizio della dentizione rappresenta l’entrata dell’osso nella bocca, cioè lo spuntare di un materiale profondo accompagnato da tutto il disagio psicologico che comporta: non a caso il bambino, quando mette i denti, tende alla depressione con crisi di pianto e aggressività.
Il cuore, invece, essendo il centro di tutta la vita affettiva, ha un legame con i denti che si colloca proprio nel concetto di centralità – il dente centro dell’osso, cioè di tutta la nostra parte più arcaica – dove si strutturano i comportamenti psichici primordiali.
Pertanto, sia sul piano psichico sia su quello somatico i denti rappresentano una centralità libidica molto significativa, su cui si basano i nostri sistemi di riconoscimento più antichi e la nostra immagine più profonda.
Per questo motivo, quando compaiono disturbi dentali, chiediamoci cosa sta accadendo nella parte più profonda della nostra psiche e quale messaggio il disturbo ci sta dando.
Maura Luperto