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Ognuno di noi ingerisce in media oltre 250 grammi di microplastica l’anno

Il presidente nazionale della LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i TumoriFrancesco Schittulli è stato chiamato a dare il proprio contributo come relatore esperto in ambito socio-sanitario durante la “Ocean Conference 2022” promossa dalle Nazioni Unite, conclusasi ieri a Lisbona.

È infatti ormai scientificamente consolidato che le microplastiche, particelle derivanti da materiale plastico che hanno dimensioni inferiori ai 5 mm e che si ritrovano negli alimenti, acqua compresa, sono responsabili di lesioni infiammatorie, stress ossidativo, mutagenicità e quindi cancerogenicità.

A causa delle oltre 8 milioni di tonnellate di materiale plastico che finiscono nei nostri mari ogni anno, ognuno di noi ingerisce annualmente in media oltre 250 grammi di microplastica contenente un insieme di sostanze chimiche (bisfenoli, policlorobifenili, ecc.) che incidono negativamente anche sul sistema immunitario, favorendo l’insorgenza di varie patologie che coinvolgono persino lo stato di benessere dei bambini.

Oggi siamo di fronte ad una crisi globale che tutti i governi dovrebbero, con la dovuta urgenza, affrontare e responsabilmente risolvere, per il bene delle future generazioni e della stessa umanità. I sensibili rischi tossicologici per l’essere umano determinati dall’inquinamento plastico rappresentano una grave minaccia anche per la fauna selvatica. Di qui il bisogno di un intervento strategico, globale, inerente allo smaltimento dei rifiuti, da parte di tutti i governi del mondo“, spiega il presidente Schittulli.

Tra le azioni più urgenti da intraprendere, oltre alla bonifica degli oceani – sul cui fondo vi sarebbero circa 15 milioni di tonnellate di microplastiche – la sostituzione delle microplastiche presenti nei prodotti cosmetici, per l’igiene personale e della casa, nei materiali edili, nell’industria e nell’agricoltura, con alternative naturali biodegradabili

Si tratta di un problema epocale che contribuisce ad alimentare la severa “pandemia cancro” che imperversa nel mondo ogni anno, registrando oltre 20 milioni di nuovi casi e 10 milioni circa di decessi. Per questo motivo noi della LILT sentiamo sempre più impellente l’impegno nella diffusione della cultura della prevenzione come metodo di vita“, conclude il professore.

La Ocean Conference ambisce a stimolare importanti trasformazioni strutturali e soluzioni comuni e condivise, ancorate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Per mobilitare l’azione, la conferenza ha promosso le necessarie soluzioni innovative basate sulla scienza, volte ad avviare un nuovo capitolo dell’azione globale per gli oceani.

Le soluzioni per una gestione sostenibile degli oceani comprendono tecnologie verdi e usi innovativi delle risorse marine, affrontando le minacce alla salute, all’ecologia, all’economia e alla governance dell’oceano.