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La carta del cielo e il tema natale

Osservando il cielo in un dato momento, si può mettere a punto una carta del cielo. Se questa carta viene realizzata a partire dalla data di nascita di una persona, si tratta allora di un tema natale.

Le parole o le espressioni che oggi usiamo correntemente non sempre hanno il significato che attribuiamo loro. Quando poi si tratta di astrologia, circolano tante false informazioni e idee preconcette che non è mai inutile fare alcune puntualizzazioni.

Il principio fondamentale è che l’astrologia deriva sia dalla scienza sia dall’arte. Spesso si conviene sul suo status di scienza, senza sapere bene come o perché. Anche le persone più scettiche in proposito affermano che l’astrologia è una falsa scienza, ma comunque una scienza. In compenso, tutti, o quasi, sembrano ignorare che è anche un’arte, che fa appello alle doti di intuizione, ispirazione, immaginazione, interpretazione della persona che la esercita.

Si sottolinea a questo proposito che una buona pratica del l’astrologia presuppone numerose qualità umane, deriva da una generosità e da uno spirito di solidarietà spontanei nei confronti degli altri e, in nessun caso, deve limitare, costringere, separare, dividere.

Una scienza di questo tipo non deve tradursi in un baluardo tra gli altri e se stessi, bensì deve esplicarsi in una serie infinita di possibilità aperte sul mondo esterno. Infine, è indispensabile che le investigazioni astrologiche procurino una certa esultanza, una gioia di scoprire, di imparare, di conoscere. Se ciò non avviene è meglio non interessarsene.

La carta del cielo

Questa esultanza, questa impazienza, questo entusiasmo un po’ infantile, si può provare mettendo a punto uno zodiaco e costruendo una carta del cielo. Che cosa è una carta del cielo? Per un astrologo, è uno schema costituito da uno zodiaco nel quale naturalmente compaiono i 12 segni astrologici, all’interno dei quali egli scrive le posizioni esatte degli astri rilevate nelle effemeridi, in funzione di un’ora, giorno, mese, anno e di un luogo preciso.

La carta del cielo è per un astrologo come la partitura per un musicista. Il profano, guardando una partitura, si chiede come, a partire da un tale linguaggio, incomprensibile ai suoi occhi, si possa suonare della musica. Il musicista, invece, seguendo le note scritte su un pentagramma, sente in modo del tutto naturale una melodia, degli accordi e delle armonie.

La stessa cosa vale per l’astrologo preparato che ha acquisito una certa esperienza di dati astrologici: gli basta un colpo d’occhio per leggere una carta del cielo. Tuttavia, leggere è una cosa, interpretare è un’altra. Si legge per se stessi, ma si interpreta per gli altri.

Un musicista che legge una partitura si accontenta di decifrarla, se poi, invece, vuole interpretarla, dovrà esprimere sentimenti ed emozioni personali, intime, e fare appello alle sue doti sensibili, intuitive, artistiche per comunicarli ai suoi ascoltatori.

Certo, la padronanza della tecnica e la sua abilità strumentale gli saranno molto utili, ma la qualità di un buon interprete si giudica sia dalla sua sensibilità sia dalla sua abilità. La stessa cosa vale anche per l’astrologo. Una carta del cielo stabilita per un determinato momento può anche essere letta meccanicamente e altrettanto bene da diversi astrologi.

L’interpretazione che ne verrà data, invece, sarà interessante solamente in funzione di ciò che ciascun interprete comunicherà e rivelerà. Non dimentichiamo che, nell’antichità, non si potevano acquisire conoscenze astrologiche senza esservi iniziati. Infatti, pur rendendosi conto che i principi dell’osservazione dei movimenti degli astri nel cielo e all’interno dello zodiaco erano stati messi a punto e sperimentati dagli uomini, i nostri progenitori rimanevano comunque convinti che i loro antenati, agendo in tal modo, avevano avuto una rivelazione. Ai loro occhi, l’astrologia aveva un carattere sacro o divino.

Il tema natale

Oggi, questo carattere sacro o divino si è perduto. Non si ha evidentemente più la sensazione di entrare in ambito religioso quando si impara l’astrologia. D’altronde, come si è appena detto, l’astrologia si impara, non vi si è più iniziati. È vero che, storicamente, la religione troppo spesso è stata assimilata al potere, al denaro e alla violenza; perché alcuni, ciclicamente, vi hanno visto un mezzo capace di soddisfare le loro ambizioni personali, a scapito dei bisogni o delle aspirazioni della comunità.

Nondimeno, la religione, nel senso vero e proprio del termine, indipendentemente dagli dei che venera o dalle credenze e dai culti sui quali si basa, è un principio che unisce a sé e agli altri. Pertanto, accostarsi al l’astrologia con l’intenzione di legarsi a sé e agli altri, indica una disposizione di spirito nel quale sarebbe bello trovarsi e rimanere, indispensabile, comunque, per studiare, analizzare e interpretare un oroscopo di nascita.

Che cosa è un tema natale o oroscopo di nascita? È una carta del cielo definita non più a partire da un’ora, un giorno, un mese, un anno e un luogo geografico, ma a partire dalla data, dell’ora e del luogo di nascita di una persona. In altri termini, il tema natale è una carta del cielo personalizzata.

Infatti, si può realizzare la carta del cielo di un avvenimento, come per esempio la firma di un trattato, di un contratto, la nascita di un’impresa, un matrimonio, ecc. Si tratta in questi casi di un tema orario, che viene chiamato così per distinguerlo dal tema natale, il quale riguarda sempre una persona e non una cosa o un avvenimento.

D’altra parte, se si è scelto di usare l’espressione tema natale invece di tema astrale, è proprio perché un tema astrale è del tutto assimilabile a una carta del cielo e a un tema orario; non riguarda quindi una persona in particolare.

Maura Luperto