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Mapping the NFT Revolution

Il mondo degli NFT mostrato in una site-specific installation immersiva di Mauro Martino al MEET Digital Culture Center, il primo Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplodal 6 al 28 settembre 2022.

“Un mondo NFT così non lo avete mai visto, effervescente… vivace e in continua evoluzione! Un mondo che produce e produrrà cambiamenti importanti nel mondo culturale ed in quello economico.”– spiega Maria Grazia Mattei, Fondatrice e Presidente di MEET – “Abbiamo infatti invitato Mauro Martino che ha raccolto dati e li ha analizzati ed elaborati fin dal tempo in cui sono nati i primi NFT. Un anno fa ha pubblicato il primo report sugli NFT (su come li usano i Musei, le gallerie, le implicazioni che hanno sulle relazioni, sul mondo culturale ed economico) e qualche giorno fa il secondo su Nature di livello internazionale. Nuovi layout e tecniche di visualizzazione dei dati sono stati creati appositamente per questa installazione. L’autore si cimenta in un’esperienza immersiva capace di rivelare l’aspetto quantitativo e analitico dei dati raccolti, interpretati artisticamente e poeticamente. Il risultato finale è un data-film emozionante, fatto con dati e modelli di Intelligenza Artificiale. Un mondo tutt’altro che in crisi quello degli NFT dunque, un mondo interconnesso e sfumato: per la prima volta ci renderemo conto della vera portata di questo fenomeno entrando nell’opera immersiva di Martino”–conclude Mattei.

Mauro Martino è Principal Research Scientist presso il MIT-IBM Watson AI Lab (Cambridge, MA, USA), dove ha fondato e dirige il Visual Artificial Intelligence Lab. Ma non è solo questo… è un vero artista che ha saputo rendere “dati scientifici e matematici” combinati insieme in una vera opera d’Arte che comunica forti emozioni ed è in grado di sedurre le persone. Dopo aver contribuito alla creazione di The New Atlas of Digital Art, un meeting di tre giorni dedicato al poliedrico scenario dell’arte digitale internazionale che si è tenuto al MEET in giugno, Mauro Martino offre ora al pubblico di MEET con quest’opera un’esperienza indimenticabile quasi una prosecuzione dell’importante Atlante dell’Arte digitale made in MEET: Mapping the NFT Revolution è l’esplorazione più estensiva condotta fino ad oggi sul mondo NFT, un’opera creativa vera e propria in grado di rivelare l’aspetto quantitativo e analitico dei dati raccolti, ma soprattutto la loro dimensione qualitativa e poetica vero ponte fra mente e creatività umana e digitale.

L’opera di Mauro Martino, che andrà in scena al MEET dal 7 al 28 settembre nella Sala Immersiva, porta con sé tutte le contraddizioni e la grandiosità delle opere di confine ed è argomento oggi di grande attualità che avrà sicuramente interessanti sviluppi in futuro.

L’esperienza immersiva inizia con una pioggia di immagini di oltre 500,000 NFTs. Dalle pareti fuoriesce una raffica crescente di figure, campione rappresentativo di tutta la popolazione NFTs. Osservando le diverse collezioni che si succedono si percepisce la storia degli NFT e la loro evoluzione. 

Dopo una overview di tutti gli NFTs creati finora, 21 immagini si fermano a tutto schermo di fronte al pubblico ed improvvisamente cominciano ad animarsi. Ventuno navigazioni random in una rete neuronale allenata sulle 21 più famose e vendute collezioni. I movimenti fluidi di passaggio da una immagine all’altra consentono di apprezzare le similarità e le differenze tra le “carte” di ogni collezione. 

Da ognuna delle 21 collezioni poi emerge il “network 3D” in rotazione, una sorta di mondo in cui le relazioni e le connessioni di milioni di immagini NFT si ricombinano e si visualizzano: cosa prima impossibile per la necessità di interpretare coerentemente una così gran massa di informazioni. Uno ad uno andiamo ad esplorare i network e a scoprire i clusters degli NFT divisi per somiglianza.

Per la realizzazione di quest’opera sono stati analizzati oltre 10 milioni di immagini NFT, decine di milioni di contrattazioni nel mercato e centinaia di blockchain. Il risultato finale è appunto un data-film, una forma estetica nuova, emozionante, un risultato ibrido di dati e modelli d’intelligenza artificiale, un territorio nel quale ci stiamo inoltrando per la prima volta, vero Mondo Nuovo del nostro millennio, infine una vera opera d’arte…perché MEET è proprio questo: un vero e proprio “Mondo” proteso alla realizzazione di un grande cambiamento in cui arte, scienza e tecnologia diventano un tutt’uno.