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Giornata dell’accoglienza: un reportage-podcast dalla nave di Open Arms

14 giorni e 10 soccorsi: un reportage in presa diretta dalla nave Astral di Open Arms del reporter Valerio Nicolosi. Un nuovo podcast originale Storytel – in esclusiva dal 10 ottobre.

Tutti sappiamo quello che sta accadendo a poche miglia nautiche dai nostri confini. Eppure, c’è un momento in cui le persone decidono di imbarcarsi con una delle navi di quella che viene chiamata “la flotta civile” e di mettere a disposizione quello che sanno fare. Nel mio caso il giorno è stato il 18 luglio 2018. Mi ero svegliato da poco e ho visto la foto di Josepha, una donna camerunense soccorsa il giorno precedente dalla ONG spagnola Open Arms: la foto la ritrae ancora in acqua, in stato confusionale e con la paura negli occhi. Quello sguardo mi è sembrato mi stesse parlando: cosa stai facendo per fermare tutto questo? Così ho deciso di imbarcarmi, ed esattamente 3 giorni dopo, il 21 luglio, ero a Mallorca, dove sbarcava Josepha e da dove sarebbe partita di nuovo la Open Arms, e io con lei.

Valerio Nicolosi è un reporter che ha raccontato le rotte migratorie dal 2014. In Distress – soccorso in mare, il nuovo podcast originale Storytel disponibile dal 10 ottobre, porta gli ascoltatori a bordo della nave Astral della ONG Open Arms, dove ha trascorso due settimane all’inizio di agosto effettuando 10 soccorsi e salvando la vita a più di 200 persone. Alcuni di questi interventi sono stati registrati in presa diretta e inseriti nel podcast, a fare da necessario complemento al racconto di quel che l’autore ha visto e provato.

Distress significa angoscia, o pericolo. In mare, la parola è la sintesi di entrambi: un pericolo imminente per un’imbarcazione ben oltre la capacità di carico normale. Un distress si comunica con un messaggio di May Day, la massima urgenza di intervento e aiuto, ma non sempre le leggi internazionali valgono. Soprattutto per chi viene considerato clandestino. 

Dal 2014 a oggi, in Europa sono arrivate 2.4 milioni di persone, a fronte di una popolazione di 447 milioni cittadini. Un numero irrisorio, ma che ha creato grandi discussioni e dibattiti, oltre a costruire carriere politiche: attraverso cinque puntate – dalla prima, che racconta la scelta e le motivazioni dei volontari di salire a bordo, all’ultima e meno romantica, un mancato intervento in una condizione di distress perché un governo non risponde e quindi non autorizza il soccorso, passando per approfondimenti attorno alle leggi e al business del soccorso in mare – Valerio Nicolosi conduce gli ascoltatori con sé in un viaggio che è, in fondo, la testimonianza di un tentativo di restare umani.

*Valerio Nicolosi è nato a Roma nel 1984. È giornalista, regista e fotografo. Si occupa di tematiche sociali, rotte migratorie e Medio Oriente. Ha diretto il film documentario Ants sulle rotte migratorie verso l’Europa e altri documentari a sfondo sociale. Ha collaborato con le maggiori agenzie di stampa e con vari quotidiani internazionali, e vinto premi come fotoreporter e regista. Tiene seminari e incontri nelle università italiane e palestinesi. Ha pubblicato il libro (R)esistenze (Crowdbooks 2018) e ha partecipato al libro Mediterraneo, a bordo delle navi umanitarie (Einaudi 2022).