Il senza tempo

Se ci immergiamo nella dimensione del “senza tempo” i risultati arrivano, basta cercare. Mia figlia, circa un mese fa, aveva invitato a cena le amiche: tra esse c’è Anna, secondo mia figlia sa ballare divinamente e fa l’insegnante di danza, è così brava che quando danza ti incanti a guardarla. “Mamma dovresti vederla, è meravigliosa, pura magia”.

Io sorrido distratta, ascolto ma i miei pensieri vanno per conto loro. Sento Anna che dice: “Il mio sogno è fare un film musicale. Ho fatto un sacco di audizioni, so di essere brava ma chissà perché non mi hanno mai scelta. Forse è perché non sono bellissima, e ogni volta che faccio un’audizione è una bastonata micidiale”. Mia figlia mi chiede se posso aiutarla, suggerirle una strategia.

Allora guardo Anna per qualche minuto, la osservo e poi le chiedo di descrivermi il suo stato d’animo quando balla e tutti la guardano incantati, e quando sente gli applausi.

“Boh, non so, quando danzo entro in un’altra dimensione, la danza mi possiede”. Penso ai dervisci che danzando entrano in uno stato meditativo e il tempo si annulla. Il “senza tempo” prende il sopravvento. In questa dimensione tutto si dissolve, noi, i nostri pensieri, le nostre paure e conflitti, si apre la porta del mondo magico e diventiamo ciò che siamo.

Chi riesce a far questo ha l’Universo come alleato.

Penso che quando Anna balla per l’audizione non c’è il “senza tempo” perché balla per gli altri non per se stessa. E allora emergono le delusioni, il senso di incapacità, lo sforzo di piacere , insomma il giudizio la precipita nel suo Io e così il suo Talento si annulla. Il suo “senza tempo” voleva danzare con l’Universo, ma il suo Io non capiva che la parte inconscia voleva ballare nell’estasi, voleva essere libera e realizzare il suo sogno.

Come potevo aiutare Anna?

Allora le dico:” Anna, se tu non esisti, se la danza balla al posto tuo, allora riuscirai a realizzare il tuo sogno. Devi farti guidare dall’Universo, come se ci fosse un filo invisibile che ti guida, lascia fare a lui”. Anna mi guarda, riflette….” È vero, alle audizioni non ballo mai per me ma per gli altri e ho sempre paura di non essere all’altezza, di non piacere”.

Oggi mia figlia mi ha detto che Anna è stata presa. Hanno scelto lei fra un centinaio di candidate.
“Mamma, Anna mi ha detto di ringraziarti per le tue parole, ha seguito il suo suggerimento e ha ballato con il “senza tempo”.

Maura Luperto