La Luna e l’emozione

Se si riflette con attenzione, si può notare che alcuni individui che dimostrano una grande lucidità e molto sangue freddo, non sono per questo dotati di una coscienza illuminata, forte, singolare. Ad esempio, si può essere ragionevoli, seri, e non avere volontà, o essere molto volitivi e dimostrare un’assoluta mancanza di ritegno, di rigore, di raziocinio.

Tuttavia se queste qualità si acquisiscono con il tempo e l’esperienza, si possono individuare in un tema natale grazie alla posizione di Saturno, ciò non vale per la coscienza che sembra fondamentalmente acquisita dall’individuo, e che aspetta a rivelarsi tale e quale, affinché la persona in questione possa elevarsi, crescere, realizzarsi.

Quindi, esercitando la propria volontà, l’individuo esprime e manifesta la propria coscienza, la quale dal momento della nascita, è come deve essere, completamente immutabile, inalterabile e autonoma, come il Sole che genera da solo l’energia di cui necessità per esistere.

Spesso si dice: “Sono molto cambiato“, come se ci si sentisse colpevoli di essere ciò che si è. Sarebbe più corretto dire: “non sono in sintonia con me stesso“.

Perché in realtà non si cambia mai, ma strada facendo, con l’aiuto del tempo e dell’esperienza e con il fatto che la coscienza si affina, ci si vede da prospettive diverse. I desideri, le necessità, le emozioni si trasformano. Quindi si ha l’impressione di cambiare. Invece, è il punto di vista che cambia, nulla più.

Questo significa che non si ha alcuna possibilità di cambiare, di trasformarsi, di evolvere? Certo che no! Ma solitamente, i profondi cambiamenti che ci riguardano sono di natura emotiva, non rientrano nell’ambito della ragione e della riflessione.

Forse è questa la differenza tra l’iniziazione (entrare – iniziare) e l’istruzione (azione di disporre – di adattare ). L’iniziazione in un certo senso è una nascita, mentre l’istruzione deriva dalla capacità di adattamento cara all’essere umano e dalla sua propensione a disporre, a organizzare le cose, a dare loro un ordine, una funzione, una ragione d’essere.

L’iniziazione, la nascita, l’inizio, il principio suscitano spesso una o più emozioni. Ora, queste emozioni e sensazioni che, insieme, formano l’espressione e la manifestazione della sensibilità di una persona, sono ciò che ci rivela la Luna nel tema natale.

In un mondo in cui regnano la ragione, l’analisi, il raziocinio avido di ordine, di metodo, d’organizzazione, di calcolo, l’emozione soffre, a tal punto che, di solito, gli uomini e le donne trattengono o inibiscono le proprie emozioni e la tv o il cinema ne sono diventati lo sfogo, i catalizzatori.

Si piange, ci si emoziona di fronte a uno schermo e a delle immagini, ma non ci si commuove quasi più nella vita reale. Non è più l’altro che ci commuove, bensì la sua immagine virtuale. Più cerchiamo di apparire ragionevoli, riservati, più frustriamo le nostre emozioni, e queste ci fanno ancora più paura. Infatti, rifiutando di sentirle, di integrarle nella nostra vita, di viverle, finiamo per ignorarle. Qualunque cosa si dica, in un mondo in cui si fa di tutto per sentirsi sicuri e preservare le proprie convinzioni, costi quel che costi, ciò che fa più paura è l’ignoto.

Si può affermare che le donne che affrontano liberamente le proprie emozioni, la cui natura fondamentale ricettiva vibra e vive nella pura emozione, hanno torto a voler assumere il ruolo di uomini in un mondo maschile, che non lo è per il suo aspetto virile, ma per la sua brama d’imporre un ordine, un potere, una realtà unica al mondo – mentre gli uomini in questione arrivano addirittura a manipolare geneticamente il reale per dimostrare che hanno ragione. Quindi, non è la coscienza rivelata dal Sole che si oppone all’emozione indicata dalla presenza della Luna nel tema natale, ma la ragione fredda e spietata, la temibile lucidità propria di Saturno. Infatti, quando si decide di avere ragione, l’emozione non ha più alcuna importanza.

E, tuttavia, è nel centro dell’emozione che nascono, emergono, si muovono i pensieri, i sentimenti, le sensazioni positive o negative, – che permettono di fare delle scelte, di essere diversi e distinguersi e ci rendono unici – le pulsioni e le repulsioni istintive, la nozione del bene e del male, del visibile e dell’invisibile, la fantasia e i sogni, insomma tutte le percezioni. L’emozione ci mette sulla buona strada, ci inizia alla più bella e alla più forte delle sensazioni umane: l’amore! Relegando l’emozione a un passato remoto per l’uomo, noi, oggi, rifiutiamo, soffochiamo, neghiamo tutto questo.

La nostra coscienza e la nostra volontà, rappresentate dal Sole, hanno bisogno, in ugual misura, di emozioni e sensibilità, rappresentate dalla Luna, e di lucidità e ragione, incarnate da Saturno, per permetterci di realizzarci completamente.

Come già detto, in noi, in fin dei conti, non avviene mai alcun mutamento. A volte, tuttavia, ci illudiamo di essere cambiati, perché in un dato momento, decidiamo di attribuire maggiore importanza, a una o ad un’altra componente della nostra personalità. In realtà, non si deve mai negare, allontanare nulla in noi, la volontà, la sensibilità, la lucidità devono vivere liberamente.

E se a volte, inevitabilmente, si generano tensioni, contraddizioni, dubbi, allo stesso tempo si affina la ragione, le emozioni e la coscienza.

Maura Luperto