Estate nei borghi, alla scoperta dell’Italia “nascosta” e bellissima
Per molti Italiani sarà un’estate caratterizzata da un turismo domestico e di prossimità, alla scoperta e riscoperta dei tanti tesori nascosti di un’Italia meno nota, in un approccio al viaggio attento e consapevole.
La valorizzazione dei borghi e delle mete dell’entroterra è tra i principali obiettivi del Touring Club Italiano, che da 126 anni si prende cura dell’Italia come bene comune.
Nasce da qui la campagna di promozione digitale Estate nei borghi, un’iniziativa che racconta agli Italiani i piccoli comuni certificati con la Bandiera Arancione, autentiche eccellenze del territorio che si distinguono per la loro dimensione umana, il calore e l’accoglienza.
“L’obiettivo è dar voce e volto alle migliaia di persone che vivono e lavorano nei borghi Bandiera Arancione, rendendoli vivi e attrattivi. Un invito – fatto da chi è pronto ad accogliere e a offrire un’ospitalità d’eccellenza – a trascorrere questa insolita estate immersi nella bellezza dei borghi certificati da Touring”, commenta Isabella Andrighetti, Responsabile Certificazioni e Programmi Territoriali TCI.
Sul web un assaggio in anteprima di tutte le peculiarità del nostro territorio, fatte di prodotti tipici, persone e pratiche innovative e virtuose. Su benvenuto.bandierearancioni.it si possono leggere interviste e testimonianze in prima persona, vedere anteprime virtuali di ogni singolo borgo trasmesse con dirette social e una vetrina online per l’acquisto di tipicità enogastronomiche e artigianali dei produttori locali.
“Un sostegno concreto sia per la promozione delle identità locali sia per la ripresa dell’economia territoriale profondamente colpita dall’emergenza, dove il turismo ha sempre rappresentato un importante volano, capace di generare reddito e occupazione. Basti pensare che dei 430 milioni di presenze annuali il 20 per cento si concentra nei borghi» aggiunge Arianna Fabri, Direttore Marketing Promozione e Sviluppo Associativo.
E come rispondono i comuni Bandiera Arancione a questo delicato momento storico? Sono pronti e ottimisti riguardo all’estate: i piccoli centri si sono preparati in questi mesi per ripensare accoglienza e sicurezza per i loro turisti.
“L’accoglienza è uno degli elementi di pregio dei piccoli comuni italiani, in particolare dei paesi Bandiera Arancione. Accoglienza intesa sia come calore delle comunità ospitanti sia come qualità e varietà dei servizi e, mai come in questo momento storico, è possibile ritrovare quelle esperienze che noi tutti ricerchiamo (natura, sport, storia, prodotti tipici) in sicurezza e nella tranquillità insita in questi borghi. L’accoglienza oggi inizia attraverso il “sapore” dei prodotti tipici che da sempre caratterizzano questi luoghi, con l’invito a una “degustazione virtuale” che possa poi portare a vivere l’esperienza direttamente” dichiara Fulvio Gazzola, Presidente dell’Associazione Paesi Bandiera Arancione, che mette in rete i Comuni certificati da Touring e Sindaco di Dolceacqua (IM).
La maggior parte dei comuni intervistati ha in programma diverse iniziative per l’intrattenimento all’aria aperta: dalla tabellazione della rete sentieristica preesistente alla definizione ex novo di percorsi naturalistici, di trekking urbano e cicloturistico, cercando di stimolare la curiosità degli ospiti organizzando anche visite guidate esclusivamente all’aperto e riservate a piccoli gruppi di utenti per evitare assembramenti e rispettare più agevolmente il distanziamento.
COS’È LA BANDIERA ARANCIONE. Tra le tante attività a favore del patrimonio culturale e storico italiano, il Touring dal 1998 seleziona, certifica e promuove con la Bandiera arancione i borghi (con meno di 15.000 abitanti) eccellenti dell’entroterra. L’iniziativa si sviluppa in completa coerenza con la funzione e la storia del Touring Club Italiano, in linea con tutte le sue iniziative volte a promuovere uno sviluppo turistico sostenibile, dove la tutela del territorio e del patrimonio è connessa all’autenticità dell’esperienza di viaggio. La Bandiera arancione Touring, marchio di qualità turistico ambientale, è stata pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita: è assegnata alle località che non solo hanno un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. Le Bandiere Arancioni oggi sono 247 e rappresentano l’8% delle circa 3.000 candidature analizzate. Nei borghi “arancioni”, si registra in media, dall’anno di assegnazione del marchio, un incremento dell’81% del numero di esercizi ricettivi e del 79% delle strutture ristorative (in media l’apertura di tre nuovi ristoranti per Comune). Si registra, inoltre, in media un aumento del 45% degli arrivi e del 38% delle presenze, dall’anno precedente all’assegnazione del marchio a oggi.