Voli da record sulle Alpi. Dopo l’estinzione, a 25 anni dalla ricomparsa del primo pulcino di gipeto barbuto in natura, è stato il 2022 a registrare il maggior numero di giovani che hanno spiccato il primo volo sulle rocce della catena alpina.
Quarantanove in tutto i pulli allevati con successo da mamme e papà, che portano a circa 250 il numero di esemplari a volare liberi sulle vette d’Italia. Un’annata riproduttiva migliore di sempre per la specie di avvoltoio più rara d’Europa, macchiata però dalla notizia della morte di un esemplare a causa dello scontro con una turbina eolica. Una nuova minaccia che si aggiunge a quelle più tradizionali: bracconaggio, avvelenamento, scontro con le linee elettriche.
Questi i dati che hanno aperto ieri mattina al Parco Natura Viva di Bussolengo il meeting annuale della Vulture Conservation Foundation, l’appuntamento internazionale che fa il punto sullo stato di conservazione del gipeto barbuto in Europa.
Uno dei quattro avvoltoi presenti in Italia, specie estinta nel XX secolo e poi restituita agli ecosistemi solo grazie all’allevamento in ambiente controllato. Padrone di casa, l’unico parco zoologico italiano a partecipare alle reintroduzioni in natura. Luogo natale di Stelvio50, Eglazine e Aragon, che oggi volano tra Spagna, Francia e paesi del Nord. E parco zoologico con la più rilevante popolazione di avvoltoi, con 22 esemplari appartenenti a 4 specie.
“Senza i pionieri delle reintroduzioni in natura avviate nel 1986 – spiega Cesare Avesani Zaborra, CEO del Parco Natura Viva – l’attuale popolazione selvatica, seppur ancora esigua e critica, non avrebbe mai potuto riformarsi. La morte di Angèle contro le installazioni eoliche però apre nuove sfide nella conservazione di questa specie, che si sommano a quelle tradizionali. Nel frattempo però possiamo contare su una nuova stagione riproduttiva che nel 2023, speriamo dia risultati ancora migliori”.
E infatti Fabian e Julia, i due gipeti genitori di tutti i giovani tornati in natura, sono già alle prese con “l’arredamento” del nido al Parco Natura Viva. Pronti per una nuova generazione destinata a tornare nei cieli.
Il gipeto è il più raro avvoltoio d’Europa e la popolazione è in declino in tutto l’areale di distribuzione. Nella regione alpina l’ultimo gipeto fu ucciso nel 1913.
Alla fine degli anni ’70 è iniziato un grande progetto di reintroduzione in Spagna prima e in Francia poi che sta portando nuovamente questa specie a volare nei cieli Europei grazie al contributo dei giardini zoologici tra cui il Parco Natura Viva.
Dopo più di 40 anni di progetto, si tirano le fila degli sforzi messi in campo dall’organizzazione internazionale VCF – Vulture Conservation Foundation – che si dedica alla reintroduzione di questa specie nei cieli europei.
Il Parco Natura Viva collabora con il VCF attraverso il reinserimento in natura degli individui nati al Parco. Stelvio 50, Eglazine e Aragon sono i tre giovani gipeti nati al Parco Natura Viva, allevati dalla coppia storica del Parco, che sono stati reintrodotti in Spagna e in Francia tra il 2019 e il 2022.
L’Annual Bearded Vulture Meeting 2022 è dedicato alle recenti informazioni proprio sul gipeto, sul progetto di reintroduzione, sul suo stato in natura e nei giardini zoologici. La presentazione degli ultimi risultati e il confronto tra i ricercatori stimoleranno nuovi studi nei diversi ambiti di ricerca, volti alla conservazione e alla tutela di questa specie.