Giornata storica per i riders: a Bruxelles vincono i diritti e la dignità
Il 2 febbraio l’approvazione del rapporto del Parlamento europeo sui rider e i lavoratori delle piattaforme digitali. Elisabetta Gualmini: ‘Questa è una pagina nuova per l’Europa. Oggi hanno vinto i lavoratori e hanno perso le lobby’.
“Oggi con larga maggioranza abbiamo approvato il rapporto del Parlamento europeo sui rider e i lavoratori delle piattaforme digitali di tutta Europa. Manca solo l’ultimo step per rendere la direttiva vincolante. Finalmente parliamo di diritti, dignità e sicurezza: abbiamo scritto una nuova pagina per l’Europa”.
Con queste parole Elisabetta Gualmini, vicepresidente del Gruppo dei Socialisti e Democratici, ha commentato la vittoria storica di due giorni fa. Il testo, ritenuto ‘molto equilibrato e innovativo’, è arrivato in aula dopo quasi due anni di intenso lavoro di negoziato ed è stato approvato a larga maggioranza.
“È un passo storico per la realizzazione del pilastro sociale europeo e per la democrazia – continua Gualmini. Abbiamo reso le istituzioni europee più credibili, robuste e connesse con i veri bisogni delle persone. Lavoratori vs Lobby: 1-0”.
“Hanno vinto gli interessi di 28 milioni di lavoratori rispetto a quelli delle grandi multinazionali della distribuzione. Abbiamo infatti raggiunto tre obiettivi straordinari: difendiamo i lavoratori vulnerabili, sosteniamo i buoni imprenditori e la concorrenza leale, e infine promuoviamo un uso umano degli algoritmi”.
Il testo interviene poi per una classificazione occupazionale basata sulle effettive condizioni di lavoro, dicendo ‘stop’ ai falsi autonomi, senza impedire però ai veri lavoratori autonomi di continuare a lavorare. Nessuna contrarietà né al lavoro autonomo, né all’innovazione e alla creazione di lavoro.
“Ho chiesto al Parlamento Europeo un atto di coraggio votando non solo con la testa, ma con il cuore – ha concluso Gualmini. – Così è stato: il Parlamento ha risposto alle aspettative di milioni di giovani lavoratori che chiedono migliori condizioni di vita di lavoro, pensando a chi è stata tolta la dignità perché licenziato da un algoritmo via whatsapp. Il grande voto del 2 febbraio ha dimostrato che le istituzioni hanno un impatto rilevante sulla vita dei cittadini. E che l’interesse delle lobby si può piegare a quello dei lavoratori e dei più deboli. È una bella giornata per la democrazia europea”.