Nel 1923, cent’anni fa, nel Fontego dei Turchi appositamente restaurato, nasceva il nuovo Museo Civico di Storia Naturale. Qui vennero riunite le collezioni naturalistiche del Fondo Correr, scorporate dal nucleo storico-artistico che veniva trasferito nel nuovo Museo Correr di piazza San Marco. Ad integrare il Fondo si aggiunsero le imponenti raccolte dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, dando così compimento al progetto di un Museo di Storia Naturale a Venezia, a lungo sostenuto dal grande scienziato e naturalista Gian Domenico Nardo. Da allora le ricerche di naturalisti e del personale scientifico del Museo continuano ad arricchire il patrimonio scientifico che attualmente supera i due milioni di esemplari.
“L’importanza per la città di questo museo e la sua considerazione a livello scientifico nazionale e internazionale – ricorda il Sindaco Luigi Brugnaro – è testimoniata dalla continue donazioni ricevute anche in epoca moderna, come quelle, di inestimabile valore effettuate da Giancarlo Ligabue. Lo scheletro del dinosauro e dell’enorme coccodrillo fossile, hanno arricchito, con reperti davvero eccezionali, il patrimonio scientifico del Museo, di cui questa città, famosa per le sue bellezze storico architettoniche, va giustamente orgogliosa”.
“Il programma prevede – evidenzia Brugnaro – visite dietro le quinte, ovvero alle collezioni scientifiche conservate nei depositi usualmente non visibili al pubblico; presentazioni dei progetti scientifici in atto; corsi e conferenze. E, aspetto che reputo fondamentale, laboratori ed attività didattiche per famiglie; appuntamenti serali per l’aperitivo al museo nel periodo estivo ma anche diversi eventi collaterali in altre sedi. Occasioni tutte per avvicinare il più largo pubblico, coinvolgere la città ed il territorio e fare rete”.
‘Sono grato alla città di Venezia – le parole di Inti Ligabue – il Museo rappresenta un ricordo oltre lo spazio e il tempo. Come fondazione non potevamo mancare. Abbiamo proposto 10 incontri sulle tematiche del museo, con relatori di fama, su varie tematiche: antropologia, storia, archeologia, scienze naturali, ambiente.
Il 13 maggio è prevista una giornata di festeggiamenti aperta a tutti e gratuita con punti informativi, laboratori, giochi, spettacoli, per coinvolgere associazioni e istituti che da anni collaborano con il Museo e condividere la ricorrenza con tutta la cittadinanza. Sarà promossa anche una serata turca con vendita di tappeti, spezie, per riscoprire la storia del Fontego dei Turchi. Il centenario avrà un testimonial d’eccezione in Riva d’acqua, in Canal grande, un modello 3D di un granchio di 2,5 metri, mentre le impronte di dinosauro accompagneranno i visitatori da piazzale Roma e dalla stazione ferroviaria.
Il Centenario sarà celebrato da un ampio ventaglio di iniziative. A metterle in campo il responsabile del Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue di Venezia Luca Mizzan, con il personale scientifico del Museo.
Uno dei nuclei del Centenario è focalizzato su “il Museo ieri”, alla riscoperta e valorizzazione delle principali collezioni scientifiche e degli scienziati e grandi naturalisti che le hanno create.
La presentazione delle attività che il Museo svolge in tutti gli ambiti, e del suo legame con il territorio, è occasione per spiegare cos’è “il Museo oggi” e come molti dei suoi progetti siano condivisi con associazioni, enti e istituti della città. Il Centenario offrirà inoltre l’occasione per ripensare l’allestimento di alcuni spazi museali e integrare parte degli apparati informativi, con particolare attenzione alle postazioni interattive”.
“Vorremmo che il 2023 – aggiunge Mizzan – fosse anche un momento di riflessione e proposta per immaginare il “Museo di domani”; un dialogo “nella” e “con la” città per affrontare insieme i temi sempre più attuali di compatibilità ambientale, transizione ecologica e nuova offerta culturale per questa città e il suo territorio”.
“Il “Ligabue” – conclude – è il museo più amato dalle famiglie con bambini, ed è sempre più meta di ospiti di ogni parte del mondo. Con le molteplici proposte di questo Centenario contiamo di affermare definitivamente il nostro Museo come realtà culturale di eccellenza, un’altra gemma, con i suoi peculiari colori, nella ricchissima offerta museale e culturale cittadina”.