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I “tecno-rivoluzionari” della montagna

Premio Lagazuoi Winning Ideas Mountain Awards 2023. Contadini dell’Alto Adige che diventano influencer, il laboratorio più estremo del mondo e una piattaforma per misurare l’impatto ambientale: questi i progetti vincenti del concorso di Lagazuoi EXPO Dolomiti dedicato all’innovazione montana.

C’è chi diventa un contadino influencer per affermare la radicalità della vita rurale e c’è chi ricostruisce gli ambienti più estremi in laboratorio, per testare processi produttivi e prodotti.

E c’è anche chi smaschera il greenwashing a colpi di dati, numeri e ricerca. Lagazuoi Winning Ideas Mountain Awards, il progetto curatoriale originale del polo espositivo Lagazuoi EXPO Dolomiti dedicato all’innovazione, punta i riflettori su chi utilizza la tecnologia per migliorare la vita sul pianeta. Tutti i progetti vincitori saranno protagonisti della mostra allestita a Lagazuoi EXPO Dolomiti, il polo espositivo a 2.732 metri, fino a marzo 2024.

Quest’anno dalla rosa dei candidati selezionata dal giornalista Denis Piccolo, direttore del magazine The Pill, sono emersi tre progetti speciali che ci raccontano in quale direzione si sta spingendo la ricerca in ambito tecnologico.

La giuria, composta da Andrea Macchiavelli, docente di Economia del Turismo presso l’Università di Bergamo e l’Università di Milano Bicocca, Giovanni Moro, caporedattore centrale del sistema DOVE, Stefano Illing, ideatore di Lagazuoi EXPO Dolomiti, ha assegnato il primo premio a Farmfluencers of South Tyrol.

Si tratta di contadini influencer che dai masi dell’Alto Adige e delle aree circostanti hanno avviato un progetto per raccontare, con nuovi strumenti, la vita rurale. È una rete indipendente di rivoluzionari dell’agricoltura altoatesina che ha deciso di riappropriarsi della propria immagine, sfruttando codici e linguaggi dei social: produce contenuti – anche podcast e cortometraggi – bilingui e accessibili a un vasto pubblico.  I Farmfluencer promuovono una narrazione nuova, fresca, fonte di ispirazione per la generazione Z.

TerraXcube, a Bolzano, un unicum a livello mondiale, è invece la menzione speciale del premio. Si tratta di una struttura di ricerca che simula i climi più estremi del pianeta, le condizioni meteo più inospitali e ostili alla sopravvivenza umana, riproducendo anche simultaneamente vari parametri e combinandoli con l’effetto della quota. Questo laboratorio consente di fare ricerca medica ed ecologica e test industriali altrimenti impossibili su persone, piante, organismi, macchinari e prodotti.

Infine, la startup segnalata dalla giuria con una menzione speciale: RUMA, un progetto di agenzia “per il metabolismo urbano rurale”. Si tratta di una piattaforma che aiuta enti e organizzazioni a migliorare il proprio impatto ambientale. A partire da due principi inderogabili: la scientificità e la trasparenza, uniche barriere contro il fenomeno dilagante del greenwashing. RUMA parte, infatti, da dati e parametri precisi per valutare emissioni di carbonio, biodiversità e sostenibilità. Inoltre, si occupa di creare occasioni di incontro tra aziende ed enti locali intorno alla pianificazione energetica e ai temi della sostenibilità.