Non c’è pace per JJ4, le associazioni continuano a lottare per la sua vita
Il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti il 28 aprile ha ordinato l’abbattimento dell’orsa JJ4, seppur chiusa al Casteller. Le associazioni si mobilitano per salvare la vita dell’orsa e chiedono a gran voce di conoscere come stiano i cuccioli. Domenica 30 aprile presidio animalista ad Avio, il paese di Fugatti.
Enpa, Leidaa, Oipa, Leal, LNDC Animal Protection e tutte le associazioni a tutela dei diritti degli animali annunciano ricorso contro il provvedimento che dispone l’uccisione dell’orsa dopo la trattazione collegiale al Tar di Trento delle precedenti ordinanze prevista per l’11 maggio e presentano una diffida a non procedere all’abbattimento per non incorrere nel reato di uccisione di animali senza necessità previsto dall’art. 544 bis del Codice penale.
Nel caso si eseguisse l’abbattimento, Oipa presenterà una denuncia in Tribunale per uccisione non necessitata e invita i veterinari a non eseguire l’eutanasia, come indicato dal loro Ordine professionale di Trento.
Anche l’Ordine nazionale dei biologi dice no all’abbattimento dell’orsa e auspica “una pronta indagine sulle responsabilità delle istituzioni. Anche i biologi dichiarano che “affrontare il problema della convivenza tra l’uomo e gli orsi nei boschi del Trentino per i biologi esperti non può prescindere da una valutazione più ampia del rapporto tra l’essere umano e gli ecosistemi di cui esso stesso fa parte”.
“Eventuali situazioni conflittuali con gli orsi, così come con ogni altro animale selvatico, dovrebbero essere affrontate con gli strumenti di prevenzione prescritti dalle normative e basati su regole scientifiche – ribadisce Oipa. – Auspichiamo una presa di posizione anche delle autorità europee a difesa degli orsi perseguitati dalla miope gestione della Provincia autonoma di Trento”.
“Con tutta evidenza l’intento del Presidente della Provincia è quello di poter procedere immediatamente all’abbattimento dell’orsa nel caso di via libera da parte del Tar il giorno 11 maggio – commenta LEAL .- Alla luce di questi provvedimenti il nostro ufficio legale sta depositando denuncia e istanza di sequestro dell’animale e sta valutando anche il deposito del ricorso al Tar avverso questa nuova ordinanza”.
Per quanto riguarda la morte di Andrea Papi, aggiunge Gian Marco Prampolini Presidente di LEAL: “Abbiamo il contatto con un medico forense che come consulente di parte ci aiuti a fare luce sulle reali cause della morte del ragazzo”.
Ma c’è da capire anche cosa stia succedendo ai piccoli di Gaia: “A seguito del ritrovamento della carcassa di un cucciolo di orso rinvenuta in Val di Sole in Trentino lo scorso 21 aprile, LEAL sottolinea la reticenza della Provincia di Trento nel fornire aggiornamenti sull’orsetto deceduto e sui cuccioli di JJ4 lasciati liberi dopo la sua cattura avvenuta la sera dello scorso 18 aprile. Vi è preoccupazione per lo stato di salute dei piccoli dei quali non si hanno notizie certe.
In merito al cucciolo deceduto, Gian Marco Prampolini, Presidente LEAL, afferma: “Non possiamo escludere che il piccolo trovato morto fosse figlio di JJ4. Attendiamo risposte per dissipare i nostri dubbi e per avere notizie dei cuccioloni di JJ4. Vorremmo risposte chiare anche per tranquillizzare i tantissimi che ci scrivono per avere notizie rassicurazioni”.
Tramite il proprio ufficio legale, LEAL ha chiesto la documentazione che attesti la salute dei piccoli e quella medico-veterinaria con relazione necroscopica, che indichi le cause del decesso, quella genetica e i verbali redatti dal Servizio Foreste e Faunistico inerente al momento del ritrovamento del corpo del piccolo orso.
IL PRESIDIO NEL PAESE DI FUGATTI
Domenica 30 aprile gli amanti degli animali e le associazioni si sono dati appuntamento ad Avio, in provincia di Trento, paese del presidente della Provincia di Trento Fugatti: “Facciamo informazione e salviamo gli orsi”. Al presidio in favore degli orsi trentini interverrà anche Davide Celli, noto appassionato ed esperto di orsi, ecologista e attivista per i diritti degli animali nonché figlio dell’indimenticato naturalista Giorgio Celli.
L’evento è organizzato da Avi Associazione Vegani Internazionale, Fronte Animalista, Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente, Nomattatoio Milano e Pae Partito Animalista Europeo.
“Ormai da anni, come cittadini ancora prima che come attivisti, ci troviamo a chiedere che venga fatta una corretta informazione e sensibilizzazione verso residenti e turisti; che il territorio, anche in quota, venga coperto da cartellonistica sufficiente e visibile. Sempre inascoltati – chiariscono gli attivisti in una nota congiunta. – Chiediamo anche i corridoi faunistici e adeguata protezione per gli animali di proprietà. I pareri contrari agli abbattimenti degli orsi da parte di tutti i veterinari ed etologi interpellati, supportano le nostre convinzioni. Quindi se i trentini sono vittime di una disinformazione cronica e di una campagna di terrore verso gli orsi, gli orsi sono a loro volta vittime di approcci scorretti da parte di escursionisti inesperti, cacciatori invadenti e bracconieri“.
Per LNDC Animal Protection “il Presidente della Provincia Autonoma di Trento si mostra ossessionato dall’idea di uccidere l’orsa nonostante ormai non costituisca più un problema dato che è rinchiusa al Casteller ed emette un nuovo decreto con cui ne ordina l’abbattimento. LNDC Animal Protection impugna anche questo provvedimento e darà battaglia fino a che tutte le alternative non saranno prese nella dovuta e giusta considerazione”.
“Questa di Fugatti è una mossa che evidenzia perfettamente la sua incompetenza e la sua sete di vendetta personale verso una situazione che ha dimostrato tutte le falle della sua gestione. Ancora una volta si dimostra un politico incapace, a cui è stato affidato un potere che non è in grado di gestire con la giusta misura. Pensa di poter fare il bello e il cattivo tempo, sulla base di una legge provinciale che ormai, a seguito delle recenti modifiche all’art. 9 della Costituzione, si pone al di fuori dei principi fondanti della nostra Repubblica e per questo abbiamo sollevato la questione di incostituzionalità. Faremo di tutto per non permettere che il suo decreto assassino dia i frutti che lui spera”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.
“Ovviamente impugniamo anche questo decreto, così come abbiamo fatto con i precedenti provvedimenti, e confidiamo in una nuova immediata sospensione. Con questo nuovo provvedimento, che annulla l’efficacia di quelli precedenti, Fugatti sta cercando di svuotare di significato il ricorso per il quale è fissata l’udienza l’11 maggio. In tale data, infatti, il TAR si troverà a non poter decidere dato che la precedente ordinanza impugnata è stata di fatto annullata dallo stesso Fugatti”, fa sapere Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali LNDC Animal Protection.
“Fugatti evidentemente teme di avere la peggio andando in giudizio, come già successo in passato. Ma in giudizio ci andremo ugualmente, visto che anche questo ennesimo ordine di uccisione sarà sottoposto alle valutazioni del TAR. Le alternative all’uccisione di JJ4 ci sono e non ci fermeremo finché non verranno valutate attentamente Allo stesso tempo, ci chiediamo come mai l’ISPRA abbia valutato il comportamento di JJ4 come di livello 18 (attacco senza provocazione), dato che non si può essere certi che non ci sia stata alcun tipo di provocazione anche involontaria”, conclude Rosati.