Nella giornata mondiale della Fibromialgia il gruppo AMA Fibromialgia-Attiva Venezia ha organizzato con successo una breve passeggiata a Venezia.
VENEZIA – Il 12 maggio è stata la giornata mondiale dedicata alla Fibromialgia. Una malattia silenziosa e cronica, una patologia non evidente, ma che affligge, spesso pesantemente, chi ne soffre; è caratterizzata da dolore cronico muscoloscheletrico diffuso, disturbi del sonno ed affaticamento costanti, oltre ad altri numerosi sintomi collaterali (fino a 41 quelli riconosciuti).
È una sindrome faticosa e costosa da gestire e, nonostante colpisca circa 2 milioni di italiani, non è ancora negli elenchi nazionali dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) per la partecipazione alla spesa sanitaria.
Non c’è una cura che valga per tutti, né è semplice che venga diagnosticata subito, anzi.
È per questo che nasce il Gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto Fibromialgia-Attiva Venezia, per aiutarsi. E proprio con l’occasione della giornata mondiale della Fibromialgia, ha deciso di organizzare una breve passeggiata per il Sestiere di Dorsoduro, a Venezia.
Un’iniziativa rivolta a tutti coloro che sono in qualche modo coinvolti e sensibili al tema ed esteso a chiunque voglia solidarizzare e sostenere l’iniziativa per dare visibilità a questa malattia silenziosa.
All’interno di questo gruppo ci si confronta, ci si racconta le proprie storie, i sintomi e le difficoltà che questa malattia comporta. È un mutuo aiuto, dove non arrivo io, arrivi tu. È un capirsi e sentirsi meno diversi, meno soli.
“Per fortuna il tempo è stato clemente, – dice una delle organizzatrici – ognuna ha fatto qualcosa: chi le magliette, chi le coccarde, lo yoga della risata… abbiamo fatto delle tappe per far le foto, ridere e mangiarci un gelato. I turisti e i veneziani che ci vedevano camminare tutte allegre e con le magliette erano molto incuriositi.
Un’altra delle organizzatrici aggiunge: “Il 12 maggio per me è sempre stato un giorno ambivalente. Bello perché era riconosciuta la mia malattia, ma triste perché era una battaglia che affrontavo da sola. Invece così non sono più io e basta a lottare, ma siamo tante e ci facciamo forza una con l’altra“