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TEA, valida alternativa a OGM?

Il modello TEA è una promettente alternativa agli OGM nell’agricoltura. T.E.A. sta per: DNA Editing Technology deoxyribonucleic Acid, in inglese. È una tecnica di ingegneria agricola, o, meglio, una “Tecnologia dell’Editing dell’Acido Desossiribonucleico” . Si tratta di un approccio innovativo che mira a modificare il materiale genetico delle piante senza introdurre nuovi geni estranei come accade negli OGM tradizionali. La tecnologia di editing del DNA è stata resa possibile grazie a uno strumento chiamato CRISPR-Cas9, che consente ai ricercatori di apportare modifiche mirate al genoma di una pianta.

Dal modello OGM al modello TEA

Negli ultimi decenni, l’ingegneria genetica ha rivoluzionato il settore agricolo, portando alla creazione di organismi geneticamente modificati, ovvero OGM, che offrono molteplici vantaggi in termini di resa delle colture, resistenza alle malattie e al clima. Tuttavia, l’uso degli OGM è stato oggetto di dibattito e preoccupazioni per i loro potenziali impatti ambientali e sulla salute umana. In risposta a ciò, i ricercatori hanno sviluppato un nuovo approccio promettente noto come modello TEA, che offre un’alternativa sicura ed efficace rispetto agli OGM tradizionali. In questo articolo, esploreremo come funziona il modello TEA e come potrebbe sostituire gli OGM nell’agricoltura.

Come funziona il modello TEA:

Il modello TEA sfrutta la precisione e l’efficienza della tecnologia di editing del DNA per apportare modifiche specifiche al genoma delle piante. A differenza degli OGM tradizionali, che inseriscono un gene estraneo nel genoma della pianta, il modello TEA modifica direttamente il DNA esistente nella pianta, consentendo di apportare piccole modifiche mirate.

Il processo di editing del DNA con il modello TEA è composto da diversi passaggi. Innanzitutto, i ricercatori identificano il gene o i geni nel genoma della pianta che desiderano modificare. Quindi, utilizzando il sistema CRISPR-Cas9, creano una guida genetica (guide RNA) che funge da “navigatore” per il complesso CRISPR-Cas9 e lo indirizza al sito specifico nel DNA della pianta che desiderano modificare.

Una volta che il complesso CRISPR-Cas9 è indirizzato al sito corretto nel DNA, il Cas9 (un enzima) taglia il filamento di DNA in corrispondenza del punto desiderato. A questo punto, le cellule della pianta attivano i meccanismi di riparazione del DNA per riparare il taglio, ma a volte possono verificarsi errori che portano a una modificazione permanente del gene target

Benefici del modello TEA

Il modello TEA offre numerosi benefici rispetto agli OGM tradizionali, in primo luogo non introduce geni estranei, ma modifica solo il DNA esistente, riproducendo un meccanismo che succede già in natura.

Gli OGM sono organismi le cui caratteristiche genetiche sono state alterate attraverso la manipolazione genetica. TEA si propone dunque quale valida alternativa agli OGM, in quanto mira a ottenere risultati simili senza ricorrere alla manipolazione genetica diretta.

I benefici del modello TEA possono includere:

  1. Sicurezza alimentare: Riducendo o eliminando la necessità di manipolazione genetica diretta, le tecniche alternative possono essere percepite come più sicure da parte di alcuni consumatori. Ciò potrebbe contribuire a una maggiore accettazione delle colture ottenute tramite queste tecniche.
  2. Sostenibilità: Le tecniche alternative potrebbero ridurre l’uso di pesticidi e di altre sostanze chimiche nocive nell’agricoltura. Ciò potrebbe ridurre l’impatto ambientale associato all’agricoltura convenzionale e promuovere la sostenibilità agricola.
  3. Velocità e precisione: Le tecniche alternative potrebbero consentire la creazione di nuove varietà vegetali in tempi più brevi rispetto all’incrocio tradizionale, accelerando così il processo di sviluppo di colture con caratteristiche desiderate.

Il futuro di TEA

Quanto al futuro di TEA e dell’agricoltura, è possibile che queste tecniche siano sempre più adottate. Potrebbero essere sviluppate nuove varianti di TEA che combinano diversi approcci, come la mutagenesi guidata o l’editing genetico mirato, per migliorare la precisione e l’efficienza delle modifiche alle piante. Inoltre, l’agricoltura potrebbe evolversi verso sistemi più sostenibili e orientati alla produzione di cibi più nutrienti e adattati alle esigenze delle popolazioni.

Tuttavia, è importante considerare che il futuro di TEA e dell’agricoltura dipenderà da vari fattori, tra cui la regolamentazione, l’accettazione pubblica, l’efficacia delle tecniche alternative e la disponibilità di risorse per la ricerca e lo sviluppo.

In questi ultimi 5 anni, su richiesta degli organismi europei, esperti indipendenti hanno elaborato documenti tecnici secondo cui le piante Tea:

1) possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi “dal produttore al consumatore” e “biodiversità” del Green Deal europeo e dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite;

2) pongono rischi inferiori rispetto alle piante ottenute mediante transgenesi e non presentano nuovi pericoli rispetto alle piante prodotte con tecniche di selezione tradizionali non ogm (Efsa 2020);

3) la legislazione attuale è obsoleta e va adeguata al progresso scientifico e tecnologico (Commissione Europea 2021). Tali documenti hanno posto le basi per una consultazione pubblica, elemento essenziale della democrazia partecipativa europea, attraverso 18 domande, divise in tre sezioni.

I 2.300 partecipanti, di cui tre quarti da Germania (27%), Italia (23%), Francia (15%) e Spagna (9%) si sono qualificati come cittadini europei (65%), istituti di ricerca (9%), imprese o loro organizzazioni (8%), Ong e altre entità (8%), rappresentativi di vari settori produttivi, di cui il 20% agricoltura e 19% sementiero.

L’altra campana

Qual è il rischio associato ai nuovi ogm?

Secondo la “Coalizione Italia libera da ogm”, il rischio è lo stesso dei vecchi ogm. Con queste tecnologie si pensa, in modo riduzionista e determinista, di poter definire le caratteristiche di una specie inserendo un singolo gene. È una visione vecchia e semplicistica che considera ogni gene a sé stante, mentre il sistema vivente è un sistema complesso in cui ogni parte interagisce con le altre. Se è vero che le cellule di un organismo hanno lo stesso DNA, quindi gli stessi geni, non è altrettanto vero che si comportano allo stesso modo poiché geni che sono attivi in alcune cellule possono essere silenti in altre e attivarsi solo se stimolati, o secondo le esigenze dell’organismo. È il complesso delle interazioni che determina il funzionamento dei geni di un organismo, dunque inserendo o togliendo un gene si può alterare il funzionamento degli altri geni in un modo che non è prevedibile e quindi creando danni o effetti indesiderati.

Considerazioni finali

E siamo alle solite. Dato un problema, il sovraffollamento e l’insufficienza di risorse in questo caso agricole, viene proposta una soluzione OGM prima, TEA e tante altre dopo: scopo? Aumentare la produttività per far fronte alla domanda planetaria sempre in crescita. Si sorvola o si minimizzano gli impatti sulla salute e si dà il via a sperimentazioni su campioni, per poi avallare la metodologia.

Genuinità? oramai un ricordo. “Buono per la truppa!” affermava il generale assaggiando il rancio destinato ai soldati semplici. Naturalmente, per lui e gli alti ufficiali era destinato un rancio speciale, certamente genuino.

Il favoloso business, che sovvenziona queste sperimentazioni, spinge sui tempi e aspetta soltanto il via per arricchire magnati, ai quali poco o nulla importa della salute del genere umano costituito da truppe di poveri per oltre il 70%, per i quali il rancio sarà sempre ottimo e abbondante (Film “La Grande Guerra”, Vittorio de Sica e Alberto Sordi).

Vincent
Scrittore, Musicista, Informatico

Fonti: Rai Scuola, Confagricoltura, Wikipedia, magazine terraevita.edagricole.it, articolo “Un passo avanti decisivo per le piante Tea” , magazine lifegate.it, articolo “Nuovi ogm: cambia la tecnica ma restano in campo gli stessi problemi”