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Mi ritorni in mente. I miti dello sport in edicola

Miti e icone dello sport italiano dagli anni del boom al nuovo millennio, di Dario Ceccarelli.

La storia del nostro Paese si può raccontare anche attraverso le vicende di quei campioni e quelle campionesse che sono stati protagonisti anche fuori dal campo di gara e occupano un posto d’onore nel nostro immaginario.

Ce la racconta Dario Ceccarelli nella sua nuova fatica MI RITORNI IN MENTE. Miti e icone dello sport italiano dagli anni del boom al nuovo millennio in uscita con Il Sole 24 Ore sabato 1° luglio nelle edicole al costo di 12,90 euro.

“La Sardegna mi ha dato affetto e continua a darmene. La gente mi è ancora vicina come se andassi in campo a fare gol. E questa per me è una cosa che non ha prezzo” Gigi Riva

C’è l’Italia del Boom con Felice Gimondi, figlio di una postina e di uno scaricatore di ghiaia, partito da Bergamo per arrivare a Parigi vincendo il Tour de France. E c’è l’Italia degli anni Ottanta e Novanta che corre con Pietro Mennea, Sara Simeoni, Alberto Tomba, un’Italia che vuole dimenticare il terrorismo, che vuole essere felice nonostante tutto. C’è Marco Pantani che cade tragicamente dopo aver dominato il ciclismo mondiale, e ci sono Paolo Rossi e Gianluca Vialli, immagini vincenti e sorridenti, quanto sfortunate e fragili. Ci sono Valentino Rossi e Federica Pellegrini, giovani icone del made in Italy, simboli di un’Italia che brilla anche quando il resto del Paese stenta.

“In California incontrai Muhammad Alì che per me era sempre Cassius Clay. Mi presentarono come l’uomo più veloce del mondo. Lui mi squadrò sorpreso e disse: «Ma tu sei bianco!». E io gli risposi: «Sì, ma sono nero dentro»“. Pietro Mennea

E ce ne sono tanti altri per un Paese a immagine e somiglianza di chi, nello sport, per imporsi deve ogni giorno allenarsi duramente. Perché non sempre basta il grande talento.

“Personaggi a cui guardare con fierezza e orgoglio, che ci fanno entusiasmare, ci rappresenta­no al meglio, perché sono la parte migliore di noi, sono quello che forse anche noi avremmo desiderato essere almeno un po’. Il racconto di Dario Ceccarelli si legge tutto d’un fiato perché è pieno di aneddoti gustosi, riesce a suscitare emozioni, fa tornare alla memoria giorni felici della nostra vita e a introdurre con immediatezza anche ai più giovani figure affascinanti, ancora in grado di ispirare e stimolare i sogni di molti”, cita la prefazione di Massimo Donaddio.

I Personaggi raccontati nel libro: Felice Gimondi, campione tenace degli anni del boom; Giacomo Agostini, la leggenda del motociclismo italiano (prima di Rossi e Bagnaia); Rivera & Mazzola, quell’infinita staffetta tra due icone del calcio milanese; Gigi Riva, campione schivo e fedele dal sinistro fulminante; Vittorio Adorni, il campione che rivoluzionò il ciclismo in Tv; Nino Benvenuti e la conquista dell’America.

E ancora: Walter Bonatti, il principe degli alpinisti che divenne fotoreporter d’avventura; Sara Simeoni, quel salto che portò in alto lo sport femminile; Pietro Mennea, la Freccia del Sud che fece correre anche l’Italia; Roberto Baggio, il campione fragile e irresistibile; Pantani sei un mito: la leggenda del santo scalatore; Alberto Tomba, il gigante dello slalom che cambiò la storia dello sci; Paolo Rossi, il centravanti che mandò l’Italia nel pallone; Gianluca Vialli, il bomber che ha sorriso alla vita;  Valentino Rossi, il poster a due ruote del made in Italy; Federica Pellegrini, la Divina che tramutò l’acqua in oro.


L’autore. Dario Ceccarelli è nato a Milano nel 1955. Giornalista professionista dal 1986 e docente di giornalismo, ha collaborato con diverse testate, tra le quali l’Unità – per cui ha seguito 11 Giri d’Italia, 5 Tour de France, decine di classiche e diversi Mondiali di ciclismo e calcio –, Metropolis, Tuttobici e Diario. È stato responsabile delle news di Radio 24 e oggi è tra gli opinionisti della redazione on line del Sole 24 Ore di cronaca e sport. È autore di Quasi nemici (Minerva Edizioni, 2021).