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Venti di… Amore

In questo periodo in cui soffiano incessanti venti di odio, paura e terrore, io vado controcorrente e vi propongo un articolo che parla di … Amore.

Si potrebbe effettivamente scrivere un’enciclopedia sull’amore in tutte le sue sfumature: dall’amore per i propri figli fino a quello per il proprio compagno di vita passando per quello degli amici più stretti, anche quelli pelosi, fino ad arrivare alle proprie passioni, i desideri, gli oggetti e le cose.

L’Amore nelle diverse lingue

Sono tutte forme di amore che si distinguono tra di loro per l’intensità, per l’attaccamento, ma anche per il soggetto a cui è rivolto. 

È buffo che in italiano questa differenza venga sottolineata anche dal modo di esprimere questo sentimento: con l’amico , il genitore o il figlio si preferisce utilizzare frasi come “ti voglio bene “ piuttosto che “ti amo” che invece rivolgiamo, magari con le farfalle nello stomaco, alla persona della nostra vita.

In alcune lingue, come l’inglese , non vi è alcuna distinzione ma si utilizza un’unica parola per comunicare questo sentimento che sia rivolto all’amico o al fidanzato.

Questo apparentemente può far perdere le sue sfumature, ma credo che in realtà lascia alla libera interpretazione da parte di chi lo comunica e chi lo riceve. 

Emozione collegata al cuore, il quarto chakra, a cui è associato il colore verde oppure rosa, è definito come un sentimento puro che si dona a un altro essere vivente in maniera disinteressata e che porta al benessere assoluto. Contribuisce a generare energia alle altre persone e non contempla dolore o sofferenza.

Secondo le antiche tradizioni orientali, amore e cuore sono strettamente collegati. Nella lingua cinese classica, tutt’ora utilizzata a Taiwan, all’interno dell’ideogramma che rappresenta la parola “amore” ( 愛 si legge: ài) vi è l’ideogramma della parola “cuore” (心 si legge: xīn), eliminato però nel cinese moderno, in uso attualmente nella Repubblica Popolare Cinese.

La diatriba tra le due nazioni si snoda anche sulla lingua al punto che i Taiwanesi si chiedono (pensando ai loro rivali Cinesi) come si può parlare di amore senza cuore!

L’origine della parola

L’amore può essere inteso anche come quell’energia che collega indistintamente tutti gli esseri viventi alla fonte primaria dell’universo. Oppure può essere vista come quell’incredibile forza motrice che muove ogni cosa.  

Le sue innumerevoli interpretazioni non fanno altro che rafforzare il mistero e la magia che esiste dietro a questa incredibile forza. La stessa origine linguistica va ad alimentare questo arcano!

Gran parte dei linguisti infatti ipotizzano che la parola “amore” derivi da “amór-em”, dal verbo “amàre” che sta per “camàre”, dalla radice sanscrita “ka” (desiderare, amare). 

Alcuni invece si affidano maggiormente alla versione “Latina”secondo cui la parola “amore” veniva utilizzata per intendere uno slancio istintivo e passionale, contrapposto a quello della ragione per cui usavano la parola “dilìgere” [da “lègere” (cogliere, scegliere)].

Altri invece ipotizzano che la parola amore derivi dalla antichissima cultura egiziana secondo cui l’Uno divino che ogni cosa collega e che tutto collega a sé, in qualsiasi direzione.

Un’altra idea, poco amata però dai linguisti, teorizza che la parola amore derivi da “a-mors”, che vuol dire “senza morte”,  intendendo quindi l’attaccamento forte e viscerale alla vita.

Per quante diverse interpretazioni possano esistere, è indissolubilmente vero che si tratta di una profonda energia attrattiva e magnetica che lega ogni singolo elemento di questa terra con attraverso una frequenza alchemica e creativa, totalmente connessa alla parte più istintiva e primordiale dell’essere umano!

Ed è proprio nel sua potenza così enigmatica che sta la sua forza!

Michelle