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Violenza sugli animali e femminicidi, LNDC: “Stessa radice, la cultura del dominio sull’altro”

Ben 5 casi di violenza e crudeltà su cani e gatti nel giro di pochissimi giorni, dalla provincia di Trapani a quella di Udine, sono un vero e proprio segnale di qualcosa di profondamente sbagliato nella nostra società. LNDC Animal Protection lancia l’allarme e chiede un cambiamento culturale. La Presidente Piera Rosati: “Da donna e da attivista per i diritti degli animali sono profondamente preoccupata per i femminicidi e per i reati contro gli animali”.

Il ponte dell’Immacolata per tante persone è stato un lungo weekend di festa e di vacanza, ma per gli animali è stato un lungo tour de force di orrore e violenza. Nel giro di 72 ore, infatti, ci sono stati diversi casi di crudeltà che hanno interessato diverse parti del Paese. Uno dei casi più atroci è successo ad Angri, in provincia di Salerno, dove la Sezione LNDC Animal Protection di Cava de’ Tirreni ha soccorso un gatto che era stato trovato scuoiato vivo. Nonostante le cure, il povero animale non è sopravvissuto. 

Nel frattempo, a Castelvetrano in provincia di Trapani, un cane è stato colpito a una zampa posteriore con una freccia scagliata contro di lui con una balestra. Il cane è stato soccorso e curato, fortunatamente non è in condizioni particolarmente gravi. Una cosa simile è capitata a un gatto all’estremo opposto del nostro Paese, in provincia di Udine. Un micio è stato soccorso da una passante che l’ha trovato trafitto da una freccia e in una pozza di sangue, facendolo immediatamente ricoverare presso un veterinario. 

Ancora, in provincia di Cagliari, un gatto è stato ucciso con dei colpi di arma da fuoco e gettato tra i rifiuti a bordo strada, dove il suo proprietario l’ha purtroppo ritrovato già senza vita. Mentre, in provincia di Padova, un’altra gatta è stata soccorsa appena in tempo da una donna che l’ha trovata riversa in mezzo alla strada e l’ha portata dal veterinario, dove si è potuto appurare che era stata impallinata e che non si era trattato di un incidente. 

Tutto questo orrore è veramente preoccupante. In Italia stiamo assistendo a un’escalation di violenza davanti alla quale non si può restare impassibili e bisogna assolutamente fare qualcosa, non soltanto a livello di pene e di condanne, ma anche e soprattutto a livello culturale. Da donna e da attivista per i diritti degli animali mi sento di dire che stiamo vivendo tempi davvero difficili e che la violenza che vedo nel nostro Paese è inquietante. I femminicidi sono all’ordine del giorno, così come i gesti di crudeltà verso gli animali e tutto questo può farmi stare tranquilla. La violenza è sempre violenza e va condannata sempre, ma quella verso le donne e quella verso gli animali – secondo me – hanno una radice comune che è quella del concetto di dominio sull’altro. Un concetto che nel 2023 ci si augurava di aver superato, ma a quanto pare purtroppo non è così. Chi commette un femminicidio pensa di avere potere di vita e di morte sulla donna, così come chi se la prende sugli animali pensa di avere lo stesso potere di vita e di morte su di loro. Mi rendo conto che può sembrare un paragone azzardato, ma sono convinta che sia così e che questo modo di pensare debba essere eradicato perché nessuno mai deve sentirsi in diritto di abusare, maltrattare, ferire e uccidere un altro essere vivente, chiunque esso sia” commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.