24 volte più veloce rileva, senza sedazione, il flusso sanguigno cuore-polmoni. Sarà utile per identificare le sofferenze causate da Covid-19 anche negli anziani e pazienti pediatrici.
Ha il 35 per cento in meno di radiazioni ed è 24 volte più veloce di qualsiasi altra macchina per scansione TC in grado di rilevare il flusso sanguigno dal cuore ai polmoni e quindi uno strumento più veloce per identificare la mancanza di sangue concomitante con una eventuale malattia polmonare dovuta a Covid-19.
Ha inoltre una qualità di immagine simile a una risonanza magnetica ed è quindi utile anche al paziente che soffre di claustrofobia in quanto l’esame non viene effettuato all’interno di un tunnel ma di un anello che è anche particolarmente grande.
È il Tomografo Assiale Computerizzato “Somatom Drive”, arrivato da pochi giorni al Presidio Ospedaliero Giovanni XXIII di Monastier (Tv). Per le particolari caratteristiche di velocità è considerato uno degli scanner a doppia sorgente radiogena più efficienti e performanti del mercato mondiale. Se una macchina per scansione TC media impiega alcuni secondi, il Somaton Drive per acquisire una immagine impiega meno di un decimo di secondo.
La sua elevata velocità, dovuta al fascio a doppia energia, la rende particolarmente utile anche per tutti quei casi di pazienti non collaborativi come anziani e bambini. Studi al torace, cuore, addome possono essere esaminati senza la necessità di sedazione e apnea. Nel caso, ad esempio, di una TC cardiaca, dove c’è la necessità di “fotografare” il cuore con un’immagine ferma ora non serve più abbassare la frequenza cardiaca con terapia farmacologica, in quanto la velocità della macchina consente di acquisire l’immagine del cuore in un solo battito cardiaco.
“Possiamo dire che se prima il paziente doveva adattarsi alla macchina ora è la macchina che si adatta al corpo e alla malattia del paziente”- commenta il dottor Mauro Gallo, Primario della Radiologia del Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier.
Rispetto alla precedente TC, quella a doppia energia garantisce un’eccellente nitidezza delle immagini, indispensabile per visualizzare i dettagli anatomici più piccoli e giungere alla diagnosi precisa in alcuni casi senza ricorrere alla risonanza magnetica. Alla nuova TC è stato infatti abbinato un software intelligente Syngo.via con il quale il macchinario instaura una sorta di dialogo-traduttore. Syngo.via rielabora le immagini in post acquisizione, ne moltiplica le informazioni e crea un report dettagliato con differenti colori nel quale viene evidenziata la patologia e le sue caratteristiche in termini di qualità e quantità, proprio come una risonanza magnetica.
“Potremmo definirla una strumentazione “due in uno” perchè se in precedenza la TAC faceva trovare i problemi e per dire esattamente che tipo di patologia fosse si doveva sottoporsi alla risonanza magnetica, ora la TC a doppio fascio non solo le trova ma in alcuni casi, grazie alla doppia energia, fornisce le stesse informazioni di una risonanza magnetica” ribadisce il Primario Mauro Gallo del “Giovanni XXIII”.
Inoltre, viste le caratteristiche della qualità d’immagine con questa TC di ultima generazione è possibile effettuare l’esame a pazienti inadatti alla risonanza magnetica a causa di problemi quali aritmie cardiache, l’eccesso di peso o problemi di salute, come la paura dell’ambiente chiuso, che impediscono loro di sostenere attivamente la scansione.
“Il bene e la salute delle persone sono sempre stati per noi al primo posto. È per questo che di fronte alla continua evoluzione tecnologica ci impegniamo nel mettere a disposizione di tutti ciò che l’innovazione scientifica e ingegneristica propone – commenta l’amministratore delegato del Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” Gabriele Geretto – Questa strumentazione all’avanguardia è a beneficio di chiunque perché, essendo noi un Presidio Ospedaliero convenzionato, questa prestazione, come tutte le altre, è prescrivibile dal proprio medico curante. Con l’aiuto dei nostri bravi medici continuiamo quindi nella nostra missione soprattutto in questo particolare periodo di emergenza sanitaria nel quale le patologie devono comunque essere trovate e curate più prontamente possibile per preservare la salute di tutti”.
Entro fine anno al Presidio Ospedaliero di Monastier verrà installata una seconda Risonanza Magnetica che si va ad aggiungere a quella già presente e alla nuova TC a doppia energia già attiva. La nuova RM sarà un’apparecchiatura di ultima generazione, ad alto campo che oltre ad essere ancora più precisa nella diagnosi preserva il paziente da ulteriori sovra esposizioni di radiazioni.