Home / Arte & Cultura  / Intervista con l’autore: Tina Caramanico

Intervista con l’autore: Tina Caramanico

  • Ciao Tina, raccontaci un po’ di te, come nasce la tua passione per la scrittura?

A tre anni e mezzo ho rischiato di morire infilandomi il tappino di una penna Bic nella narice sinistra. Potrebbe essere stato quello, il trauma originario.

  • Ti va di parlarci della tua esperienza su Wattpad?

Sono una a cui piace il rischio, così ho provato a pubblicare il mio romanzo breve “Come sovvertire l’ordine costituito, trovare l’amore e vivere felici” su questa piattaforma, sebbene fosse abbastanza fuori posto in quel contesto, per genere e contenuti. In realtà su Wattpad c’è di tutto, i lettori e gli scrittori sono moltissimi e molto diversi tra loro, per gusti e anche per abilità. Ci sono esordienti ancora acerbi e narratori di talento; storie orrende e racconti pieni di intuizioni affascinanti. Malgrado le mie previsioni non troppo ottimistiche, il romanzetto ha avuto più di qualche lettore entusiasta, che si è divertito ed emozionato coi miei scombinatissimi rivoluzionari, tanto che alla fine i sovversivi si sono perfino guadagnati un Watty Award nel 2019, prima di diventare un libro “vero”, un anno dopo.

  • Siamo curiosi, parlaci di qualche retroscena di Come sovvertire l’ordine costituito, trovare l’amore e vivere felici. Come è nata l’ispirazione?

Nel 2018, quando sembrava di aver toccato il fondo tra sovranismi e razzismi rampanti (non era ancora arrivata la pandemia), mi è venuta l’idea di questa distopia satirica, in cui si ride e si piange e, alla fine, spero venga pure tanta voglia di darsi da fare per evitare che certe cose accadano davvero (anche se, a dire il vero, molte stanno già accadendo, da un bel po’) . Nel romanzo c’è anche un virus che, diversamente da quello che per disgrazia ci troviamo a combattere nella realtà, provoca col contagio sintomi tragicomici: forse è stata una sorta di premonizione, ma purtroppo il virus reale ha perso per strada tutta la comicità ed è rimasta solo la tragedia.

  • Quali sono gli autori che sono stati un punto di riferimento per la tua formazione di scrittrice?

Questa è una domanda che temo, perché non so mai cosa rispondere. Ho letto sempre moltissimo, leggere è un’altra cosa di cui non so fare a meno, e ho letto veramente di tutto, dai classici più classici agli autori di genere, di tutti i generi (escluso il fantasy per cui non ho proprio talento, come lettrice). Cosa venga fuori di tutte queste letture quando scrivo non so, ogni tanto mi sorprendo ritrovando qualche brandello di bellezza tra le mie parole, riconosco da dove arriva e mi pare di rivedere un vecchio amico che ha avuto la bontà di venire a farmi visita.

  • Scegli un personaggio letterario con il quale andresti in vacanza a Bora Bora.

Considerando il relativo isolamento, mi porterei uno sveglio, loquace e imprevedibile, tipo Ulisse. Male che vada il terzo giorno si costruisce una zattera e prende il largo, così io mi posso godere il mare, i fondali e la solitudine.

Bio-bibliografia. Sono nata a Taranto nel 1962. Da allora ho traslocato (e viaggiato) moltissimo. Sono laureata in Lettere e insegno Italiano e Storia nelle scuole superiori. Nel 2011 ho iniziato a rendere pubblici i miei testi. Ho assecondato e assecondo la mia inclinazione (vagamente suicida, nel panorama editoriale italiano) per poesia e narrativa breve, ma non mi precludo nessuna strada e nessun esperimento. Negli ultimi anni ho pubblicato tre romanzi: “Un cattivo esempio”, Kobo Editore, 2017- Premio “Romanzi in cerca d’autore” 2017 (di cui a giorni uscirà una nuova edizione) “Il prete nuovo”, Vocifuoriscena editore, 2019 (ne esiste anche una versione digitale autoprodotta, autorizzata dalla casa editrice) “Come sovvertire l’ordine costituito, trovare l’amore e vivere felici”, autoprodotto, 2020.