3D e disabilità: Fablab Venezia e Obiettivo 3 dimostrano come la tecnologia possa essere a servizio delle persone tutte e degli atleti in particolare.
La manifattura digitale, infatti, ha la peculiarità di personalizzare i supporti analizzando le effettive necessità dell’atleta, concetto più difficile da applicare nelle tecnologie di produzione tradizionali, dove i prodotti sono generalmente standardizzati.
Cucito su misura come farebbe un sarto, accessibile a tutti ed ecosostenibile.
La stampa 3D permette spesso di ridurre i costi di produzione e di utilizzare materiali ecosostenibili. Diventa quindi una tecnologia adatta a un numero molto più elevato di persone con disabilità che intendano praticare sport a tutti i livelli, privilegiando i giovani e le persone più fragili, anche nell’affrontare i costi dei supporti necessari alla pratica sportiva e alla vita quotidiana.
Fabbricazione digitale, co-progettazione, stampa 3D: questi gli ingredienti di un’innovazione aperta che esce dal lab veneziano per andare a sostenere tutti i cittadini.
Ed è proprio dalla volontà di offrire un supporto concreto alla disabilità e dimostrare come tecnologia e determinazione siano un connubio vincente che nasce la collaborazione tra Obiettivo 3 e Fablab Venezia.
Il primo è il progetto ideato da Alex Zanardi per avviare e sostenere all’attività sportiva persone disabili che ne hanno bisogno. Una grande comunità, fondata nel 2017, che ha già reclutato più di 80 atleti che si sono distinti in varie competizioni nazionali e internazionali.
La seconda è una realtà innovativa di Venezia, che opera con la volontà di supportare aziende, creativi, artigiani, istituzioni e cittadini nella creazione di nuovi progetti di qualità e altamente avanzati attraverso le nuove tecnologie.
Alla produzione digitale si affianca l’innovazione sociale: ecco perché la collaborazione tra Obiettivo3 e Fablab Venezia si basa su una comunione di valori e intenti che vede nel digitale lo strumento per formare e supportare persone più abili e consapevoli.
I cittadini di domani, senza limitazioni.
“Siamo davvero felici per l’inizio di questa collaborazione con FabLab Venezia – dice Pierino Dainese, direttore sportivo di Obiettivo3 – La nostra speranza è che le avanguardie tecnologiche del lab veneziano possano permettere ai nostri atleti di trovare il giusto adattamento per raggiungere performance sportive sempre migliori”.
Il dialogo, infatti, nasce dalla volontà di sostenere operativamente i giovani atleti paralimpici, progettando e realizzando supporti e strumenti personalizzati da integrare alle loro attrezzature sportive. “Attraverso la scansione tridimensionale e il design parametrico ciascun componente potrà essere accuratamente studiato, disegnato e adattato alle personali esigenze dell’atleta. La stampa 3D permetterà una fase di prototipazione collaborativa e una produzione assolutamente on-demand e senza sprechi” racconta Leonidas Paterakis, co-fondatore e technical director del laboratorio di fabbricazione digitale.
Tra le applicazioni già realizzate ci sono il paio di guanti rigidi per Alex Zanardi (progettati a partire dal calco in negativo della sua mano) con i quali ha stabilito il record del mondo paralimpico nell’Ironman 2017; un sistema di frenata manuale a leva, stampato in 3D, da applicare ai cicli guidati da atleti privi delle gambe; un sedile personalizzato studiato sull’anatomia di una giovane atleta.
Le nuove tecnologie, insomma, fanno intravedere un futuro in cui la digitalizzazione non è sinonimo di spersonalizzazione e asettiche intelligenze artificiali, quanto piuttosto lo strumento abilitante di un mondo più inclusivo.
“Il digitale è uno strumento potente nelle nostre mani, abbiamo deciso di metterlo a servizio di produzioni più etiche, sostenibili e innovative: la rivoluzione digitale si realizza con la volontà di dare a tutti, cittadini, aziende ed enti culturali gli strumenti più avanzati per sviluppare progetti di valore, sempre con un occhio di riguardo per l’ambiente, attraverso un uso consapevole dei materiali e delle tecnologie” conclude Andrea Boscolo, co-fondatore e lab manager.