La carcassa congelata di un giovane rinoceronte lanoso dell’era glaciale – il cui mantello color nocciola è ancora intatto – è stata trovata nel permafrost della Siberia. Si tratta di una delle carcasse di rinoceronti lanosi meglio conservate mai ritrovate, una scoperta di grande valore per lo studio di questi animali, estintisi migliaia di anni fa. Il ritrovamento è avvenuto in un luogo dove il permafrost tende a sciogliersi a causa del riscaldamento globale, portando alla luce quello che ha gelosamente conservato per millenni.
I resti – che sono intatti all’80 per cento e contengono prove dell’ultimo pasto dell’animale – sono stati portati alla luce nel distretto di Abyysky della Repubblica di Sakha ad agosto 2020. Come riporta la francese Opresse, a scoprire il giovane rinoceronte lanoso è stato Alexei Savvin, membro della popolazione locale.
“Secondo le prime stime, il rinoceronte è un individuo molto giovane – ha detto il paleontologo Albert Protopopov dell’Accademia delle scienze della Repubblica di Sakha – Probabilmente è annegato nel fiume. La carcassa è molto ben conservata”. Il fatto che parte degli organi interni sia ancora integra, permetterà uno studio dettagliato di come questa specie mangiasse e vivesse. Il grande freddo del permafrost, infatti, ha permesso di conservare perfettamente vari organi interni e strutture, inclusi denti, parte dell’intestino e una massa di grasso.
Inoltre, i ricercatori hanno trovato un corno vicino ai resti della giovane creatura del Pleistocene, il cui sesso deve ancora essere determinato: una vera e propria rarità per quanto riguarda le carcasse di rinoceronti lanosi. I corni, infatti, si decompongono molto velocemente.
Sasha – il piccolo rinoceronte lanoso scoperto nella stessa area sei anni fa – è stato datato a circa 34mila anni fa, ma secondo i ricercatori la nuova scoperta potrebbe risalire a un arco temporale che varia da 20mila e 50mila anni. Si ritiene sia morto durante l’estate. “Il rinoceronte di Abyisky può già essere considerato l’unica delle sue specie al mondo”, ha affermato il dott. Protopopov.
Attualmente, il nuovo esemplare è conservato vicino a dove è stato trovato, in attesa del trasporto alla capitale della repubblica, Yakutsk, quando le condizioni atmosferiche lo consentiranno. Un tempo i rinoceronti lanosi vagavano per quelle che ora sono l’Europa e la Russia ed erano presenti anche nell’Inghilterra meridionale.
“Abbiamo appreso che i rinoceronti lanosi sono ricoperti di peli molto spessi – ha detto il paleontologo Valery Plotnikov, dell’Accademia delle Scienze della Repubblica di Sakha – In precedenza, potevamo solo giudicarne l’aspetto dalle pitture rupestri scoperte in Francia. Ora, a giudicare dallo spesso strato di sottopelo, possiamo concludere come i rinoceronti si fossero adattati perfettamente al clima freddo sin dalla tenera età”.