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la Memoria della Shoah nelle note di Ennio Morricone

Pochi sanno che Ennio Morricone, il grande compositore e musicista che ci ha lasciato pochi mesi fa, è stato l’autore di diverse colonne sonore di film dedicati al tema della Shoah: Jona che visse nella balena, Gli occhiali d’oro, Senza destino e Perlasca, un eroe italiano.

In occasione di questo Giorno della Memoria – racconta Daniela Dana Tedeschi, Presidente dell’Associazione Figli della Shoah – ho pensato che fosse doveroso rendere omaggio a questo gigante della musica contemporanea che ha saputo risvegliare le nostre emozioni sfiorando con rispetto e sensibilità le note della Shoah. In accordo con quel sentimento di umiltà che ha sempre ispirato la sua carriera di compositore, Ennio Morricone ha accompagnato i testi a cui si ispirano i film componendo musiche di forte carica emotiva, senza in nessun modo sminuire le opere a cui si è ispirato. Le sue note senza tempo continueranno a parlarci con la lingua universale, quella della musica, che tocca il cuore di tutti noi. E di questo gli saremo per sempre grati”.

La Memoria della Shoah quest’anno passerà quindi attraverso le note del grande maestro. La sera del 27 gennaio alle ore 20.45 Rai 5 manderà in onda una puntata monografica di Visioni, programma di Alessandra Greca, Emanuela Avallone, Andrea Di Consoli, Paola Mordiglia per la regia di Anna Tinti, dal titolo Note per la Shoah. Le musiche di Ennio Morricone.

La registrazione avverrà il 23 gennaio nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano, rigorosamente a porte chiuse a causa delle restrizioni anti Covid.

Note per la Shoah proporrà pagine dalle colonne sonore di Morricone per i film Jona che visse nella Balena, Gli occhiali d’oro, Senza destino, Perlasca, un eroe italiano – come anticipato da Daniela Dana Tedeschi – a cui si aggiungerà il brano composto per accompagnare la lettura di Se questo è un uomo di Primo Levi.

Sul palco della Sala Verdi la Big Band del Conservatorio di Milano, ovvero la Verdi Jazz Orchestra, diretta da Pino Jodice, a cui si devono le trascrizioni e gli arrangiamenti delle pagine di Ennio Morricone per la particolare formazione.

La serata vedrà anche la partecipazione dell’attore e musicista Peppe Servillo, che accompagnerà le musiche con la lettura dei testi curati dallo storico Claudio Vercelli in collaborazione con Viviana Kasam.

Il legame tra Memoria e Musica è sottolineato da Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane: “La memoria articolata in melodie struggenti che aiutano a ricordare la Shoah parlando direttamente al cuore di ognuno di noi. Il talento straordinario di Morricone ha creato momenti di emozione che restituiscono vita alla memoria e memoria alla vita”.

Della relazione con il Maestro Morricone, la sua Musica e i temi della Memoria racconta ancora Pino Jodice: “Ho avuto l’opportunità di lavorare con il Maestro Morricone come pianista e ho avuto anche la fortuna di fargli ascoltare i miei lavori di rivisitazione, in jazz, delle sue colonne sonore più note. Il mio progetto Morricone in Jazz, che trova in questa occasione una nuova tappa, esiste da tempo. Eppure ogni volta che torno a lavorarvi, la musica di Morricone mi stupisce. Ed è stato così anche questa volta: nelle pagine che ho affrontato in vista di questo appuntamento per il Giorno della Memoria 2021 vive un Morricone diverso, attratto ad esempio dalla musica Klezmer, come in Gam Gam… Tutte risentono del dramma che le pellicole raccontano: come è avvenuto per i celeberrimi Mission o C’era una volta in America, anche queste colonne sonore identificano ulteriormente il film, rendendolo indelebile alle rimozioni della memoria. Ultimo in ordine di esecuzione un brano scritto per accompagnare la lettura di Se questo è un uomo di Primo Levi: vi si riconosce un altro Morricone ancora, il compositore di avanguardia, contemporaneo, sperimentatore, meno noto al pubblico, ma non meno grande del compositore di musica per il cinema”.

Torna invece sul ruolo del Conservatorio per il Giorno della Memoria il Direttore del Verdi di Milano, Cristina Frosini: “Per il Conservatorio di Milano si tratta del diciottesimo Giorno della Memoria organizzato in collaborazione con l’Associazione Figli della Shoah. Lavoriamo insieme dal 2003 per celebrare la Memoria della Shoah e per trasmetterla alle giovani generazioni. Non solo: presso la nostra Biblioteca, nello Spazio Europeo della Memoria Musicale, conserviamo un patrimonio di musiche della Shoah, che sono oggetto di studio e di esecuzione da parte dei nostri studenti e dei nostri docenti, non soltanto in occasione del Giorno della Memoria, ma in diversi momenti della vita civile della nostra Città”.

“Proprio per questo motivo, oltre alla puntata di Visioni del 27 gennaio alle ore 20.45 su Rai5, a cui siamo onorati di partecipare, il Conservatorio non interrompe neanche quest’anno la “tradizione” del Concerto per il Giorno della Memoria dalla propria sede, sempre in collaborazione con l’Associazione Figli della Shoah“.

Non in presenza, nel rispetto delle restrizioni anti Covid, l’appuntamento sarà trasmesso sui social dell’Istituto e dell’Associazione Figli della Shoah.