In giro per le Alpi con zaini di plastica in spalla: un gruppo di attiviste e attivisti percorre a piedi i 557 chilometri che separano Monaco di Baviera da Venezia per sensibilizzare l’opinione pubblica all’emergenza della plastica.
557 chilometri, 40 giorni, 25 attiviste e attivisti. 1 obiettivo: richiamare l’attenzione sulle molteplici dimensioni dell’emergenza della plastica.
Il mese scorso i membri dell’associazione non-profit Impact Revolution hanno lanciato la campagna “Plastic Mountains”, un’iniziativa che li vede protagonisti di un viaggio che li porterà da Monaco di Baviera a Venezia.
Le attiviste e gli attivisti sono partiti da Marienplatz mettendosi in spalla zaini fatti di rifiuti di plastica che trasporteranno sulle Alpi italiane, fino all’arrivo a Piazza San Marco.
La creatività che smuove le montagne
“Ad oggi, noi esseri umani abbiamo prodotto 9,6 miliardi di tonnellate di plastica, l’equivalente del peso di due miliardi di elefanti. Un numero in costante crescita, eppure non esistono ancora soluzioni a questa problematica. Combinando l’arte all’attivismo ambientale richiameremo l’attenzione sulle diverse sfaccettature della problematica della plastica attraversando alcuni dei luoghi naturali più spettacolari d’Europa. Durante il nostro viaggio, dimostreremo una cosa fondamentale: per risolvere questa crisi è necessario smuovere insieme delle montagne”.
Sono queste le parole di Clara Bütow, cofondatrice dell’associazione Impact Revolution e studentessa di gestione ambientale a Oxford. Il progetto Plastic Mountains è una campagna educativa di carattere politico volta a far luce sulle diverse dimensioni della problematica della plastica, quali l’ambiente, il nostro stile di vita, le ingiustizie sociali, la salute e l’economia.
Portando in spalla costumi realizzati con rifiuti, i membri dell’associazione trasporteranno simbolicamente il peso dell’emergenza della plastica partendo dalle montagne fino ad arrivare al mare. Per diffondere la campagna in modo creativo, il viaggio verrà filmato e raccontato in un documentario prodotto in seguito.
Impact Revolution – L’impegno sociale attraverso l’arte
Già in passato, Impact Revolution ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica su alcuni dei suoi progetti artistici. Durante l’ultima iniziativa “Waste Reflects Society”, in italiano “i rifiuti rispecchiano la società”, l’associazione ha ripulito le strade di Monaco per poi creare delle statue con i rifiuti raccolti. In questo modo, facendo sfoggio di humour ma anche di spirito critico, l’associazione è riuscita ad attirare l’attenzione sulla problematica dei rifiuti in città.
Secondo Clara Stoll, cofondatrice dell’associazione e ingegnera ambientale “i rifiuti nelle nostre strade sono uno specchio della società e raccontano le storie delle persone che vivono in città, il loro quotidiano e il loro rapporto nei confronti dell’ambiente. I rifiuti sono spesso la traccia inosservata della nostra vita moderna”.
La pianificazione della campagna durante la pandemia
Giovani professioniste e professionisti provenienti da diversi ambiti hanno contribuito a questo progetto creativo occupandosi dei suoi diversi aspetti quali ad esempio la realizzazione dei costumi di plastica e il finanziamento della campagna stessa. Durante la pandemia molte altre persone si sono unite all’associazione, che ora conta più di 35 membri. La sede principale si trova a Monaco di Baviera, ma il team è sparso per tutt’Europa e il mondo. Attraverso il loro impegno e le loro iniziative, le attiviste e gli attivisti di Impact Revolution hanno come obiettivo quello di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla gravità della crisi climatica. La campagna di raccolta fondi per “Plastic Mountains” verrà riaperta nei prossimi mesi per il finanziamento del documentario, che ci darà la possibilità di accompagnare il team di Impact Revolution lungo questo viaggio e ci spiegherà quali sono le azioni da intraprendere per muoverci verso un futuro senza plastica.