Diario dalla Groenlandia: storie di straordinaria mutazione climatica

È partita dall’Italia lo scorso 16 giugno la spedizione organizzata da 3B Meteo per verificare in loco gli effetti dei mutamenti climatici. L’obiettivo del team è quello di rendere fruibili ogni giorno testimonianze, immagini e analisi direttamente dall’isola, anche attraverso il sito appositamente creato.

Oltre 600mila consultazioni in pochissimi giorni al nuovo sito, specificatamente studiato per il progetto, hanno testimoniato l’interesse del grande pubblico verso i temi del cambiamento climatico.

Ed è proprio su questo interesse che la compagnia meteorologica di Bergamo ha dato vita alla spedizione in Groenlandia.

Le analisi satellitari hanno evidenziato come dalla fine degli Anni ’70 a oggi l’Artico – quindi Groenlandia inclusa – abbia perso complessivamente quasi 2 milioni di km quadrati di ghiaccio, con un tasso di perdita annuale di circa 37.000 km quadrati.

È proprio la fusione dei ghiacci groenlandesi che contribuisce all’innalzamento del livello del mare, in quanto alloggiati sulla terra emersa, a differenza di quelli galleggianti marini, la cui fusione non avrebbe influenza.Con lo scopo di testimoniare direttamente sul campo questi effetti e renderli fruibili al grande pubblico, 3B Meteo ha dato vita a un ambizioso progetto.

Ogni anno, a partire dal 2023, verrà stabilita una destinazione-simbolo del nostro Pianeta, che rappresenti un hot-spot climatico, ovvero un’area che sta subendo con maggiore incisività e velocità gli effetti del Climate Change.

Quest’anno è stata scelta la Groenlandia, tra le aree che soffre maggiormente gli effetti del riscaldamento globale. Il 16 giugno il team di 3B Meteo è partito alla volta della terra groenlandese con un volo che li ha portati a sorvolare anche le splendide terre islandesi, prima di raggiungere la Groenlandia (potete ammirare le fotografie del viaggio sul sito groenlandia.3bmeteo.com). Una volta atterrati all’aeroporto di Ilullisat, sulla sponda occidentale della Groenlandia, dopo approfondite analisi e briefing, hanno preso il via le varie spedizioni.

Subito grandi emozioni per team formato da Paolo Corazzon, Meteorologo e Responsabile di 3B Meteo, che dalla Groenlandia segue anche i rapporti con i media, Sergio Brivio, fondatore di 3B Meteo, Luca Pace, Meteorologo e Responsabile reparto meteo Marche, Samuele Catanese, Social Media Specialist di origine ligure, Isacco Emiliani, Fotografo e Videomaker originario dell’Emilia Romagna, impegnato con il progetto personale Arctic Visions per dare testimonianza e raccontare con una visione propria le regioni artiche, e Vanessa Minotti, divulgatrice media.

I primi tre giorni di spedizione sono stati dedicati all’esplorazione di Ilulissat e dell’area circostante. Gli effetti del riscaldamento globale sono stati immediatamente visibili grazie all’osservazione degli iceberg. Si è subito notata una presenza ridotta rispetto alla normalità di iceberg fluttuanti nella baia antistante il villaggio. Intervistati i nativi locali dal team 3B Meteo, è infatti emerso come questa baia, che una volta ghiacciava interamente da ottobre a maggio, oggi ghiacci al più tra gennaio e febbraio.

Non solo: la fusione di ghiaccio sul terreno lo rende nudo e pregno d’acqua, tanto che diversi edifici e case stanno sprofondando su un suolo non più sostenuto dal ghiaccio diventando inagibili. Dalla terraferma, il team si è poi trasferito in mare aperto con una imbarcazione insieme a una guida locale di origine Inuik, per ammirare da vicino quelle meravigliose creature che sono le balene, specie mammifera che, dopo aver sofferto una caccia scellerata fino al 1966 (anno nel quale è stata bandita questa pratica e, da oggi, anche in Islanda), ora soffre gli effetti del riscaldamento anche delle acque oceaniche.

Le balene, infatti, sono costrette a migrare sempre più verso Nord. Il contatto visivo non è mancato, tra emersioni sinuose dei dorsi sopra la superficie marina e poi inabissamenti con la coda ben visibile tra gli iceberg galleggianti, uno spettacolo unico fruibile sul diario di bordo.

Il terzo giorno di spedizione, il 20 giugno, è stato dedicato alla visita al ghiacciaio simbolo del cambiamento climatico: l’Eqi Glacier. Sempre a bordo di un’imbarcazione e costeggiando i selvaggi fiordi occidentali della Groenlandia, si raggiunge la baia antistante il ghiacciaio a circa 80 km a Nord di Ilulissat. Il panorama è mozzafiato e lascia senza parole: la lingua di ghiaccio dell’Eqi raggiunge il mare con un fronte di 5 km alto circa 250 metri.

Ai suoi lati rocce e montagne nude testimoniano un impressionante arretramento del ghiacciaio negli ultimi 30 anni, tanto che in diversi punti della baia il ghiaccio non raggiunge neanche più il mare. Non solo, ma la calotta sta anche diminuendo il suo spessore, lasciando sempre più scoperto il ghiaccio profondo, più scuro e che quindi assorbe maggiormente la radiazione solare aumentando la fusione. Emozioni intense sono state poi offerte dai continui distacchi di blocchi di ghiaccio di varie dimensioni sul mare, il cosiddetto processo di calving, tipico soprattutto in questo periodo di fusione, con tanto di piccoli tsunami che hanno investito anche l’imbarcazione con a bordo il team di 3B Meteo.

Le condizioni meteo-climatiche di questi giorni hanno visto una fase più fredda e con episodi di maltempo. Quest’ultimo ha creato non pochi problemi al team 3B Meteo, che si è visto annullare il volo per Qaanaaq previsto il 21 giugno. Si tratta del villaggio più a nord della Groenlandia, ancora più inoltrato nell’Artico, dove le condizioni climatiche possono diventare estreme.

L’appuntamento è però solo temporaneamente rinviato in attesa che la situazione meteo migliori, seguiranno altri importanti contributi e forti emozioni. La splendida avventura proseguirà fino al 29 giugno, giorno fissato per il rientro in Italia… Meteo permettendo. È possibile seguire quotidianamente il sito e guardare i video e le immagini che il team di 3B Meteo carica quotidianamente.