«Dobbiamo accrescere la consapevolezza del valore insostituibile degli alberi per il futuro della nostra Terra madre»
Dare vita a un appello, renderlo concreto. È questa, in sintesi, la ragione alla base della Fondazione AlberItalia, appena nata dalla volontà di Slow Food Italia, della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale (S.I.S.E.F.) e di Romagna Acque – Società delle Fonti, con il sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna.
L’intento della Fondazione è promuovere progetti per aumentare il numero di alberi nella nostra penisola, in alcuni casi piantarli, ma anche curarli, gestirli, monitorarli e contarli, per contribuire a contrastare la crisi climatica e il crescente inquinamento atmosferico che avvelena il pianeta.
L’appello a cui si vuole dare vita è quello lanciato da Carlo Petrini e Monsignor Domenico Pompili a nome delle comunità Laudato Si’, e da Stefano Mancuso, che a settembre 2019 ci invitavano a mettere a dimora un albero per ogni italiano per contrastare la crisi climatica.
«Ci siamo resi conto – spiega Gabriele Locatelli, delegato di Slow Food Italia per le foreste sostenibili e responsabile del progetto Oltreterre – dell’importanza dell’appello quale opportunità per accrescere la consapevolezza del valore insostituibile degli alberi per il futuro della nostra Terra madre. Ma piantare alberi non basta, è necessario accudirli affinché crescano vigorosi e fissino la maggiore quantità di CO2 atmosferica possibile nel proprio legno. Occorre difenderli dagli incendi e gestirli con la passione di chi li conosce e si rende disponibile a trasferire le proprie conoscenze a chi vuole prendersene cura».
Con questo spirito è iniziata questa grande avventura di scienza ed etica, aperta a tutti e che riunisce già attorno a sé esperti, ricercatori, tecnici, enti pubblici, imprese, associazioni e tante persone che credono che, insieme, si possa vincere la sfida dell’appello. Una Fondazione che sarà di supporto a chi vorrà mettere concretamente in pratica la propria volontà di piantare, curare e gestire alberi e boschi con lo scopo di contribuire al contrasto della crisi climatica.
Marco Marchetti, presidente della neonata Fondazione AlberItalia, mette l’accento sul fatto che stiamo affrontando una crisi sanitaria, una climatica e diseguaglianze sociali sempre più accentuate e per questo motivo dobbiamo riconnettere i territori – montagna, pianura, spazi urbani – piantando alberi giusti nei modi giusti, curandoli per creare corridoi ecologici capaci di restituire naturalità a un ambiente troppo antropizzato. Il vademecum orientativo Il posto giusto per gli alberi giusti… contro la crisi climatica, è già consultabile nella sezione Piantalberi del sito www.alberitalia.it. Si tratta del primo strumento che la Fondazione mette a disposizione di tutti e che è già stato preso come riferimento dalla Regione Emilia-Romagna per il suo progetto di messa a dimora di 4,5 milioni di alberi nei prossimi cinque anni.
Riconnettere i territori mettendo al centro gli alberi è un lavoro importante: «conoscere e gestire il patrimonio forestale montano per farne comprendere l’importanza e stimolare la creazione di nuovi boschi nelle aree urbane e periurbane delle pianure sono passi fondamentali per tutelare la nostra madre Terra e suoi abitanti», aggiunge Gabriele Locatelli.
AlberItalia è già riconosciuta come soggetto eticamente e scientificamente autorevole al fianco di coloro che vogliono piantare alberi per immagazzinare più CO2 possibile.
Appena nata, la Fondazione ha già in programma azioni importanti come lo sviluppo di un software denominato Contalberi, che permetterà di contabilizzare gli alberi correttamente messi a dimora e accuditi; la realizzazione di progetti innovativi che possano essere replicati, come quello presso Dosolo (Mn), dove grazie, alla collaborazione con il progetto europeo LIFE Terra, tra 2021 e 2022 verranno interrati 10.400 alberi in piantagioni policicliche permanenti; o l’iniziativa, in collaborazione con Mediaset Friends Onlus, che porterà alla realizzazione di 4 piantagioni pilota in 4 diverse aree d’Italia: a Paneveggio (Tn) sarà ripristinata la vegetazione dopo il passaggio della tempesta Vaia; ad Adria (Ro) attraverso un processo partecipativo, verrà realizzato un nuovo parco urbano per contribuire al benessere dei cittadini e contrastare la crisi climatica; a Vicopisano (Pi) si restituirà alla comunità locale una zona dall’alto valore culturale e naturalistico distrutta da un incendio; a Bacoli (Na) sarà recuperata un’area urbana in stato di abbandono, confiscata alla camorra, ponendo la massima attenzione alla valorizzazione dei caratteri di identità del territorio e naturalistici.
La Fondazione AlberItalia è impegnata in una sfida grandissima che non ha molto tempo davanti e, come sottolineano i fondatori, «senza l’aiuto di tutti sarà impossibile vincerla». Per maggiori informazioni, per aderire consultate il sito www.alberitalia.it.