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I nibbi reali campani

Il nibbio reale (Milvus milvus) è un rapace dal piumaggio molto appariscente, evocativo di spazi aperti e abilissimo veleggiatore. Durante la stagione invernale molti nibbi reali, provenienti dalle latitudini più settentrionali si stabiliscono nelle regioni europee più a sud dove, durante le ore notturne, formano dei dormitori (roost) composti da un numero variabile di individui.

A partire dal 2011 si svolge ogni anno su scala europea un censimento dei nibbi reali svernanti, nell’ambito del progetto Eurokite, e anche l’Italia partecipa alle attività con il coinvolgimento degli ornitologi delle regioni dove è registrata la presenza di dormitori.

Per la Campania l’attività di monitoraggio è curata dall’associazione ARDEA che porta avanti un progetto dedicato a questa specie. Anche nel 2022, nel mese di gennaio, sono stati rinvenuti due dormitori: uno in provincia di Salerno e l’altro in provincia di Avellino, per un totale di 79 individui censiti; non è stato invece confermato il dormitorio cilentano, di oltre 20 individui,  trovato lo scorso anno.

“L’attività di censimento dei dormitori invernali di nibbio reale – commenta il coordinatore per la Campania Marcello Giannotti, ornitologo dell’associazione ARDEA – assume particolare rilievo in quanto consente di verificare la presenza e il trend di una specie che risulta sempre più rara, classificata dall’IUCN come Near Threatened, che risente in modo sostanziale di alcune attività antropiche e, in particolare, della diffusione a macchia d’olio degli impianti eolici che, in molti casi, si vanno a sovrapporre alle aree di presenza dei nibbi e contro i quali si verificano impatti durante il volo. Il 2022 ha confermato la presenza della specie in due dormitori con un totale di 79 nibbi reali, censiti grazie all’impegno dei soci ARDEA Arnaldo Iudici, Roberta Teti, Nicola Campomorto, Salvatore Ferraro, Massimo Garufi, Mauro Ciociano, Aurora Civilla, Tullia Guardia, Giorgia e Conchita Riccio, Florian e Larsen Miinea e naturalmente anche nei prossimi anni continueremo a monitorare e tutelare questa meravigliosa e vulnerabile specie”.