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Il cartone può essere riciclato più di 25 volte

Un nuovo studio sfata il mito del numero di ricicli per i packaging in fibra. Pro Carton, associazione europea dei produttori di cartone e cartoncino, racconta i requisiti specifici per la produzione dei diversi packaging al fine di ottimizzare il loro riciclo.

Secondo una ricerca indipendente condotta dal Dottor Rene Eckhart, Senior Scientist presso Graz University of Technology, in Austria, il materiale di cui sono composti i packaging in fibra – carta, cartoncino, cartone e scatole pieghevoli – può essere riciclato più di 25 volte, senza perdere la sua integrità. Un’integrità che come spiega Pro Carton, prima associazione europea de produttori di cartone e cartoncino, dipende da 3 fattori: produzione, raccolta e smistamento.

Durante la fase di ricerca dello studio, il cartone pieghevole è stato riciclato più volte con lo scopo di comprendere gli effetti sulle caratteristiche meccaniche del materiale, comprese durevolezza e resistenza alla compressione tipiche del materiale. “Durante la fase di ricerca, non è stato riscontrato nessun effetto negativo sulle caratteristiche meccaniche del packaging”, ha dichiarato l’Università. “Inoltre, la capacità di rigonfiamento della fibra ha dimostrato che non vi è alcuna tendenza negativa”.

“I risultati della ricerca hanno completamente sfatato il mito secondo il quale gli imballaggi in fibra possono essere riciclati solo tra le 4 e le 7 volte prima di perdere la loro integrità, evidenziando inoltre che le fibre di carta e cartone sono molto più resistenti rispetto a quanto si pensava”, commenta Winfried Muehling, Direttore Generale di Pro Carton. “Il Dottor Rene Eckhart, Senior Scientist presso la Graz University of Technology, evidenzia che il limite relativo al numero di ricicli di carta, cartoncino e cartone è dettato dal processo di preparazione dei prodotti e dalla loro raccolta”.

I 3 fattori necessari per garantire l’integrità del packaging riciclato

“È importante ricordare che alcune aziende hanno requisiti specifici da seguire relativi alla loro produzione: ad esempio per gli alimenti umidi o grassi si possono avere solo confezioni di fibre vegetali, come anche le confezioni “lussuose” che richiedono specificità relative a “bianchezza” e “rigidità” che proviene solo dalle fibre vergini”, aggiunge Winfried Muehling. “E per mantenere un modello di business circolare, è necessario avere una corretta combinazione di fibre vergini o di recupero, ma soprattutto è fondamentale raccogliere, smistare e riciclare tutti i materiali in fibra sul mercato, azioni che molte aziende stanno cercando di perseguire”.

La ricerca evidenzia anche il contributo verso l’economia circolare e il ruolo che svolgono le aziende per migliorare il loro impegno verso la sostenibilità. In Europa, l’attuale tasso di riciclo del packaging in carta e cartone si aggira intorno all’84,2% e l’industria europea della carta si è prefissata di raggiungere il 90% entro il 2030. Questo perché carta e cartone sono totalmente biodegradabili e rientrano perfettamente in un processo comunemente definito “riciclo organico” e infatti, nello studio vengono anche sottolineati i benefici ecologici collegati all’aumento del numero di ricicli: più spesso viene riciclato uno stesso packaging, migliore sarà il suo impatto sull’ambiente.