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La Terra non può aspettare

22 aprile, Giornata Mondiale della Terra. È arrivato il momento di cambiare, di fare letteralmente più di un passo indietro.

La corsa ai consumi degli ultimi cinquant’anni ci ha portato sull’orlo del baratro: la Terra non ne può più.

Stiamo lasciando alle prossime generazioni un pianeta triste e sfruttato: l’economia compulsiva abbatte gli alberi, priva di sostentamento gli animali, caccia i nativi dai territori degli avi, l’edilizia selvaggia rovina territori incontaminati, spiagge, montagne, colline.

Siamo tutti responsabili. La Terra non può più aspettare. Dobbiamo avere il coraggio d’invertire la rotta.

Come spiegano gli attivisti di Earthday, “Per la Giornata della Terra 2022, dobbiamo agire coraggiosamente, innovare ampiamente e attuare equamente.  Aziende, governi e cittadini: tutti sono responsabili. Questo è il momento di cambiare tutto: il clima aziendale, il clima politico e il modo in cui agiamo sul clima. Ora è il momento del coraggio inarrestabile di preservare e proteggere la nostra salute, le nostre famiglie, i nostri mezzi di sussistenza… insieme, dobbiamo investire nel nostro pianeta”.

“E mentre c’è ancora tempo per risolvere la crisi climatica, tempo per scegliere un futuro prospero e sostenibile, e tempo per ripristinare la natura e costruire un pianeta sano per i nostri bambini e i loro bambini, il tempo è poco”.

Il tema della Giornata della Terra 2022 è Investi nel nostro pianeta.

Cosa fare?

Tutti i giorni possiamo fare qualcosa. Piccole, semplici azioni che, se moltiplicate a milioni, cominceranno a fare la differenza.

  • Usare meno l’auto a favore dei mezzi pubblici, il treno, la bicicletta… i piedi
  • Piantare nel balcone e in giardino fiori per le api. Senza di loro, avremo vita breve
  • Praticare davvero la raccolta differenziata. Facciamo diventare un hobby leggere le etichette e separare i rifiuti. Possiamo imparare sempre qualcosa di nuovo e contribuire a migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo
  • Avere un utilizzo consapevole dell’acqua
  • Evitare di gettare il cibo avanzato, e se proprio non si può più fare nulla, utilizzare gli appositi contenitori per il riciclo
  • Raccogliere semplicemente un pezzo di carta da terra
  • Se proprio non si riesce a smettere di fumare, non gettare i mozziconi dove capita
  • Utilizzare meno plastica possibile: finalmente abbiamo a disposizione shampoo e bagnoschiuma solidi, per esempio
  • Preferire il sapone al bagnoschiuma: dura di più e inquina di meno
  • Raccogliere l’olio esausto in un contenitore e gettarlo poi negli appositi contenitori: gli scarichi del lavello non sono la propria discarica casalinga
  • Utilizzare contenitori di vetro anziché di plastica
  • Smettere di acquistare compulsivamente e “virare” verso un consumo più consapevole. Se cambiamo noi, saranno costrette a cambiare anche le case produttrici. L’offerta risponde alla domanda. Siate la domanda giusta.

Se pensate sia difficile, complicato e spesso fastidioso, provate a pensare di bere acqua pura da un ruscello, mangiare verdura incontaminata senza pesticidi, camminare senza essere avvolti dai gas di scarico.

In poche parole vivere.

Vivere in sintonia con la Madre Terra.

Prima che sia troppo tardi.

cricol