Per ricordare l’importanza della salvaguardia di tutte le forme viventi che abitano la Terra nei diversi ecosistemi, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha chiesto agli esperti di spiegare questi mondi con parole semplici, così che le potesse comprendere anche un bambino.
“Per arrivare a conservare e gestire in modo sostenibile la biodiversità, serve prima di tutto capirne la sua bellezza e, soprattutto, la sua importanza, anche per il benessere e la prosperità della comunità. Occorre parlarne affinché tutti prendano coscienza di quello che abbiamo e di cosa stiamo pericolosamente perdendo. Questo percorso è iniziato con sei racconti affascinanti che hanno posto l’attenzione su un delicato equilibrio naturale, raggiunto in 4 miliardi di anni, che viene attaccato quotidianamente dall’azione dell’uomo”.
Se a guidare gli adulti è un bambino. “Per aiutarci nella difficile operazione di comprensione del linguaggio scientifico – spiega ISPRA – abbiamo chiesto aiuto a un bambino di 10 anni, Jacopo, che ci accompagnerà alla scoperta di realtà che spesso sfuggono alla nostra attenzione. Nella prima tappa di questo viaggio Jacopo ha chiesto a Beti Piotto di parlargli del fantastico mondo dei semi partendo dalle splendide immagini contenute nel libro “In un seme”. Inoltre la sua curiosità lo ha spinto a chiedere: Come si può osservare la biodiversità partendo da un seme? Come viaggiano i semi? Come fanno a conservarsi così a lungo nel tempo? Cosa c’entrano i semi con le banche e con le bombe? E tante altre domande per conoscere un mondo affascinante ma distrattamente dimenticato dagli umani”.
Attraverso le interviste di Jacopo, gli esperti di ISPRA, oltre a illustrare i danni arrecati alla biodiversità, forniranno anche strumenti utili per porvi rimedio ed evitarne di nuovi.
Il 15 aprile il viaggio esplorativo di Jacopo raggiunge il mondo animale con Piero Genovesi (Papik) che per i bambini ha realizzato “Storie Bestiali” e “Per un pugno di ghiande”. Genovesi ha raccontato la biodiversità nel mondo animale, quante e quali specie popolano il pianeta, cosa fare per proteggerli e la presenza delle specie aliene.
Per l’ecosistema marino il 22 aprile Jacopo parlerà con la biologa marina Cecilia Silvestri che da anni si occupa di microplastiche e salvaguardia delle tartarughe marine. Partendo dalla storia del tartarughino Carrie, ci si interroga sulle condizioni in cui versano i nostri mari, gli abitanti che lo popolano e quali azioni concrete possiamo fare per proteggerlo.
Nella quarta tappa di questo viaggio, online sul sito di ISPRA dal 29 aprile prossimo, Jacopo è andato nella sede della Fattoria Sociale Associazione Assistenza Integrazione Sociale AAIS onlus, che si occupa di fornire servizi e prestazioni a persone con disabilità al fine di favorirne la piena inclusione sociale e che insieme a Ispra hanno attivato vari progetti in particolare il programma CERA. In questa sede ha incontrato due esperti ISPRA: Valter Bellucci e Francesco Campanelli, che lo hanno accompagnato nella conoscenza del fantastico mondo delle api e degli impollinatori. In questa occasione, vestiti con la tuta da apicultore, hanno esplorato l’interno delle arnie. Hanno osservato delle api al microscopio e visto il funzionamento dell’arnia tecnologica.
Il 6 maggio vedrà Jacopo e la sua bici esplorare l’ecosistema forestale seguendo sentieri protetti e aree verdi con Matteo Lener. I due incontreranno Francesca Fornasier, che ha fatto il punto sulla problematica relativa ai cambiamenti climatici ed ha indicato quali azioni intraprendere per mitigarne gli effetti.
Nell’ultima tappa, il 13 maggio, sarà la volta della biodiversità nell’ecosistema forestale e le conseguenze che ne comporta il cambiamento climatico. Per chiarire questi aspetti è arrivato Lorenzo Ciccarese, uno dei massimi esperti di biodiversità in Italia. Da questa intervista si evince come la biodiversità si presenti anche nel cibo che mangiamo e quanto sia grave perdere tale ricchezza di nutrienti e sapori.
Un progetto da seguire attentamente per comprendere come possiamo migliorare e migliorarci, rispettando l’ambiente in cui viviamo, proteggendolo invece di continuare a danneggiarlo, a volte semplicemente per mancanza di conoscenza. E se ad aiutarci a capire c’è un bambino, sarà un viaggio incredibile.