La Sicilia per sei mesi accoglierà nel parco botanico Radicepura protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura intorno al tema GIARDINI PER IL FUTURO, stimolando riflessioni e azioni a tutela del paesaggio e dell’ambiente.
Apre i battenti la terza edizione del Radicepura Garden Festival, biennale organizzata dalla Fondazione omonima. Fino al 19 dicembre, nel parco botanico, sarà possibile visitare 15 giardini e 4 installazioni, realizzati con le piante messe a disposizione da Piante Faro. Il vivaio – che raccoglie 800 specie e oltre 5000 varietà – rappresenta una delle realtà più innovative del territorio grazie all’attività portata avanti da oltre 50 anni da Venerando Faro, insieme ai figli Mario e Michele.
I giardini e gli ambienti mediterranei diventano occasione di confronto per esplorare un tema attuale e urgente: GIARDINI PER IL FUTURO. La consapevole necessità di uno sviluppo sostenibile, in chiave economica, ambientale e sociale – paradigma fondamentale che anima anche i Millennium Development Goals di Agenda 2030 – è l’orizzonte necessario per progettare le città e gli spazi antropizzati senza violare l’essenza dei luoghi, promuovendo una cultura dell’abitare che sappia coniugare le necessità ambientali con il desiderio dell’uomo di vivere a contatto con la natura in un rapporto di reciprocità e rispetto.
In questo contesto il Festival porta il proprio contributo per offrire risposte concrete e realizzabili ad alcune di queste istanze, riflettendo su quali saranno le funzioni del giardino nel prossimo futuro; come le piante potranno riparare guasti ambientali ed essere risorsa aggiuntiva di cibo; quale ruolo sarà assegnato loro e come saranno progettati i giardini, stimolando il dibattito su design del paesaggio e sostenibilità.
Consapevole di queste sfide e con l’obiettivo di farsi promotore della cultura del paesaggio mediterraneo per
salvaguardare elementi identitari che accomunano una storia e una natura millenaria, Mario Faro, ideatore e
promotore della Biennale del Mediterraneo, da questa edizione ha scelto di affidare la direzione creativa del Festival – fino alle prossime due (2021, 2023 e 2025) – ad Antonio Perazzi, paesaggista, scrittore e botanico, con l’intenzione di costruire un progetto culturale ed ecologico intorno al tema degli ambienti mediterranei.
“Darci un obiettivo temporale ampio e generoso ci permetterà di rendere Radicepura un osservatorio privilegiato sul paesaggismo, un vero laboratorio di botanica ed ecologia per promuovere un giardino
eticamente consapevole delle risorse del territorio, esaltando ancora una volta quella straordinaria capacità
della natura di rigenerarsi ed essere elemento ispiratore per progettare in maniera responsabile e
sostenibile” commenta Mario Faro.
“Bio ispirazione, piante, giardino mediterraneo: con la direzione artistica di Radicepura vorrei partire da
questi tre elementi per parlare di piante e poetica dei luoghi. Con i progetti di paesaggio si possono creare
linee innovative, spazi funzionali e si possono anche raccontare storie importanti ma, accanto all’estetica e
all’etica del progetto, vanno create anche quelle potentissime architetture effimere che col giardino sono
capaci di evocare la quintessenza della vita. Ci sono luoghi in cui la forza del progetto va creata
artificialmente, e ce ne sono altri in cui è già pieno di energie, come qui a Radicepura, dove non è per un
gioco di parole che si percepisce un vulcanico fiorire di potenzialità. Partendo da questa edizione dedicata ai
Giardini del Futuro e proseguendo poi per altre due edizioni come direttore artistico, vorrei far parlare i
progetti di piante e di come le piante possano essere sostentamento, ispirazione, celebrazione, decoro di arte,
architettura e cura dei dettagli. Tutti elementi che nel Mediterraneo conosciamo bene e sui cui abbiamo
affondato salde radici che ci proiettano sempre nel futuro.” conclude Antonio Perazzi.