Acquaponica, all’insegna dell’agricoltura sostenibile

L’acquaponica è una tecnica agricola innovativa che sta prendendo piede in tutto il mondo, con un mercato da 4 miliardi di dollari e una crescita del 25% anno su anno*. In Italia si sta rivelando un settore dinamico, con una crescente domanda di prodotti agricoli naturali e sostenibili. Primo round di crowdfunding per Aqua Farm, una delle più interessanti realtà di settore. 

Il valore del mercato dell’acquaponica in Europa è stato stimato per un valore di circa 202 milioni di dollari nel 2021 e si prevede una crescita della domanda, spinta da una maggiore consapevolezza ambientale e dal desiderio di produrre prodotti biologici. Il settore è inoltre alimentato da innovazioni tecnologiche che migliorano la produttività, come l’automazione della coltivazione e dell’acquacoltura e i sistemi di monitoraggio delle condizioni ambientali.

Una delle realtà più interessanti in Italia è Aqua Farm S.r.l. Società Benefit, la startup innovativa che vuole rivoluzionare il comparto agroalimentare grazie all’acquaponica: tecnica di coltivazione fuori suolo, compatta e altamente produttiva, che unisce l’idroponica e l’allevamento ittico.

Per coinvolgere una platea sempre più ampia ed eterogenea di investitori, che vogliano far crescere un progetto innovativo, sostenibile ed etico, Aqua Farm ha appena lanciato il suo primo round di crowdfunding su Ecomill, principale piattaforma italiana di crowdinvesting dedicato alla transizione energetica e alla sostenibilità.

Oltre ai vantaggi individuali dell’acquacoltura e dell’idroponica, la simbiosi tra i due sistemi dà vita a un modello ancora più efficiente e sostenibile: l’acquaponica, infatti, è basata sul riciclo di acqua e nutrienti.

La circolarità dei processi produttivi è stata ottimizzata ulteriormente dalle innovazioni introdotte da Aqua Farm, oggetto di brevetto, che hanno permesso di raggiungere la totale indipendenza dalle integrazioni chimiche per la crescita dei vegetali, aumentare la densità di allevamento e ridurre i costi di gestione dell’impianto. 

Oltre a un minor sfruttamento del suolo e delle risorse naturali, la progettazione degli impianti è stata studiata per ridurre l’impatto ambientale attraverso l’uso di fonti di energia rinnovabile, l’efficientamento energetico e il riutilizzo di tutti gli scarti, garantendo un incremento produttivo del 1000% rispetto all’agricoltura a pieno campo. Grazie all’acquaponica di Aqua Farm, il consumo idrico è inferiore ai 10 litri per kg di vegetali prodotti.

Riguardo alla produzione ittica, invece, l’acquacoltura di Aqua Farm consente di ottenere pesci con un’impronta idrica di 400 litri ogni kg, rispetto ai 2.314 litri della pesca tradizionale.

Dopo questa campagna lampo a condizioni vantaggiosissime, Aqua Farm intende pianificare nuovi round di raccolta mirati alla creazione di poli produttivi basati sul proprio sistema innovativo.

L’acquaponica – spiega Pasquale Castellaneta, CEO e Founder di Aqua Farm – eccelle in termini di potenzialità produttive e basso impatto ambientale, coniugando aspetti imprenditoriali, commerciali, ambientali e sociali. Questa tecnica consente di produrre contemporaneamente piante e pesci: i nutrienti necessari per la crescita dei vegetali derivano dai mangimi non consumati e dalle deiezioni della fauna ittica. Rispetto all’agricoltura convenzionale, questa tecnica di coltivazione riduce notevolmente i tempi, gli spazi, il consumo idrico e non necessita di agrofarmaci”.

Dall’agricoltura – conclude Chiara Candelise, CEO e founder Ecomill – dipendono la salute, la difesa dell’ambiente e la necessità di creare nuovi posti di lavoro: essa deve garantire non solo l’approvvigionamento alimentare, ma anche il presidio del territorio, la tutela dell’ecosistema e la conservazione della biodiversità. Grazie alla sua attività e al suo Modello di business, Aqua Farm può costituire un fortissimo sostegno nel perseguimento di tutti questi obiettivi”.

*fonte: PitchBook, 2021