Il Tropicarium Park di Jesolo impegnato nella ricerca sulla bio-tecnica della “de-estinzione”, ovvero gli esemplari di specie a rischio estinzione o già estinte in natura, tra cui la rarissima salamandra messicana Axolotl (Ambystoma mexicanum), ospitati al Tropicarium Park del Lido di Jesolo.
La direzione del parco zoologico, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, ha scelto di diventare partner attivo del progetto “InGen” avviato circa un anno fa nei laboratori dell’istituto Alberto Parolini di Bassano del Grappa.
L’obiettivo è la reintroduzione delle specie a rischio nel loro habitat naturale, per ottenere una maggiore biodiversità e un equilibrio ecologico migliore.
Dieci i giovani ricercatori impegnati nel progetto mediante l’impiego di biotecnologie innovative, su cui spicca la tecnica della “de-estinzione”, che ripristina la vita delle specie non più presenti in natura.
Le specie a rischio ospiti nel Tropicarium Park fungeranno da vere e proprie banche genetiche: si partirà dal recupero del loro DNA per impiantarlo successivamente – una volta ricreato l’habitat ideale – nella cellula uovo di una specie filogeneticamente simile a quella da recuperare. Nascono così nuove possibilità di riproduzione in ambiente naturale.
“Abbiamo voluto supportare fattivamente il progetto InGen anche con una donazione finalizzata alla creazione in Italia di un laboratorio di microbiologia e biologia molecolare attrezzato con tutto il necessario per intraprendere ricerche che riguardano metodologie e sviluppo nel campo della de-estinzione”, dice Monica Montellato, titolare di Tropicarium Park, dove 400 esemplari nati in cattività di circa cento specie esotiche ricevono cure e ricovero.
“Siamo molto felici della partnership con Tropicarium Park – afferma Filippo Giordano, presidente dell’associazione scientifica “InGen” – oltre al supporto economico alla raccolta fondi crowdfunding che ci aiuterà ad acquistare materiali da laboratorio, il parco zoologico di Jesolo ci fornirà anche campioni come le uova raccolte direttamente dagli esemplari di specie esotiche, altrimenti di difficile reperimento a livello nazionale, per mettere in campo biotecnologie innovative che permetteranno in futuro di salvaguardare le specie a rischio”.
“Da più di due anni Tropicarium Park ha la qualifica ministeriale di parco zoologico e il progetto InGen è in linea con i suoi obiettivi, che comprendono anche favorire la riproduzione delle specie in pericolo d’estinzione o dichiarate estinte con l’aiuto di partner come InGen, oltre alla collaborazione a progetti di ricerca che vadano in questa direzione, e alla divulgazione didattica per le scuole sulla fauna marina nazionale ed estera”, spiega il direttore scientifico di Tropicarium Park, Diego Cattarossi.
La sperimentazione messa in campo dai ricercatori di InGen impiegherà inizialmente campioni di specie che godono ancora di ampia diffusione nell’habitat naturale, per poi concentrarsi su quelli di specie rare. “All’interno delle nostre vasche, grazie alle nostre cure, tutti gli esemplari vivono in media il 20 per cento in più che in natura – aggiunge Alessandro Mannina, l’esperto di ictiofauna del Tropicarium Park – siamo orgogliosi di poter offrire una nuova possibilità di sopravvivenza nel loro habitat a specie a forte rischio come l’Axolotl (Ambystoma mexicanum), salamandra messicana completamente estinta in natura ma ancora visibile nel nostro parco zoologico”.
Altri animali rari importanti presenti a Tropicarium Park di Jesolo sono i pinguini (Spheniscus magellanicus), il boa arboricolo del Madagascar (Sanzinia madagascariensis), lo scinco gigante delle Isole Salomon (Corucia zebrata), il varano senza orecchie (Lanthanotus borneensis), il pesce pietra (Synanceia verrucosa), lo squalo limone (Negaprion brevirostris) e lo squalo martello (gen. Sphyrnidae).