Il respiro della Terra, l’esplosione della creazione, l’emozione dell’esistere, la magia della nascita di un Pianeta. L’assoluta potenza di una terra primeva che ti accoglie in un abbraccio antico, in una sorta di Big Bang d’emozioni che lascia attoniti e col fiato corto. Colori antichi che sgorgano dalle profondità e si presentano a noi dicendo: ecco noi siamo gli araldi della grande fucina, siamo gli emissari del fuoco immenso che ha dato origine al tuo mondo.
Ecco, io sono l’Islanda
Accoccolata tra Gran Bretagna e Groenlandia e abbracciata dalla Corrente del Golfo, questa Isola meravigliosa ti accoglie sorniona, perché lo sa che ti resterà per sempre nel cuore e nell’anima e ti aspetta al varco. Ti aspetta con i suoi vulcani, terribili e potenti, mai addormentati e sempre pronti a scatenare la potenza del dio degli inferi, fenomeni in grado di tenere in scacco un intero pianeta e di stravolgere la vita di un Popolo splendido che ormai, però, sa affrontare lo eldfjall (vulcano) di turno. Kafla, Katla, Hekla, Eyjafjallajökull, quattro vulcani – delle decine che abbracciano quest’isola in continua crescita grazie alle loro lave – in grado di distruggere un mondo e allo stesso tempo produrre così tante ceneri ad altissimo valore nutritivo che l’Islanda si apre a noi con sterminate praterie dipinte con tutte le tonalità del verde. Uno spettacolo immenso che prima colpisce lo stomaco e poi esplode nel cervello e si riversa nelle lacrime di una gioia mai provata.
E poi i suoi ghiacciai i suoi splendidi Jökull, ghiaccio infinito che si perde dai monti per scivolare lento e inarrestabile verso il mare, creando gelide lagune di acqua purissima dove galleggiano macigni fatti di ghiaccio che, chiusi per millenni sotto la coltre ghiacciata, tornano a vedere le stelle.
L’Islanda è un pensiero, è un amore che non fa prigionieri, l’Islanda è la portavoce di questo Pianeta, l’Islanda è la prova dell’immensità dell’Universo e della sua continua evoluzione.
Se avrete la possibilità di scendere su questa terra fatta di ghiaccio e fiamme abbiatene cura, accarezzate i suoi fiori di cotone artico, sdraiatevi sui massi ricoperti da morbidissimi licheni, godete delle sue lunghe notti o del suo quasi eterno sole, riempitevi i polmoni di quell’aria intrisa di profumi, assaporate con le orecchie il rombo possente delle sue cascate e godete alla vista di queste immense acque, scure e scatenate come selvaggi Mustang. E poi i laghi morbidi e cristallini, le grandi caldere dove il respiro della Terra è assordante, dove il fango ribolle e ci ricorda che viviamo su qualcosa che è vivo. E poi il grande spettacolo di una terra che vuole baciare il suo cielo, esplodendo verso di lui con i baci d’acqua bollente dei suoi geyser.
E questo amore non vi lascia più, si accoccola sul vostro cuore e allunga le sue affascinanti dita verso la mente. E l’accarezza.
Ettore Collini