Compilare una top 10 dei libri per introdursi alla lettura della filosofia è, da filosofo, una mossa rischiosa. Difatti, con una classifica del genere, l’intero ambito accademico prenderebbe le distanze e metterebbe al rogo l’autore di tale articolo (soprattutto i filosofi non analitici che avrebbero un’infarto a vedere classificato in numeri e posizioni la storia del pensiero occidentale).
È da fare una precisazione: si è cercato di riportare alcuni dei libri più importanti della storia del pensiero, ma facendo i conti anche con l’accessibilità dei testi. Non si troverà quindi La Fenomenologia dello Spirito di Hegel, uno dei testi più importanti della filosofia moderna, ma totalmente incomprensibile all’intelletto di un neofita.
L’obiettivo è quello di consigliare delle letture che possano invogliare a scavare oltre, scavare dentro questi testi, questi autori, e quindi scavare dentro di sé.
1. L’Apologia di Socrate di Platone
Il più grande filosofo ateniese, il brutto e fastidioso Socrate, è stato accusato di essere un pericolo per la città. Il libro riporta la lunga arringa di Socrate il quale non cerca di evitare la pena di morte, ma di portare nella culla della civiltà il pensiero critico. Difatti questo testo, molto semplice e logico, pone i fondamenti del buon pensiero e dimostra come questo venga sempre punito.
Testo fondamentale per iniziare a scoprire il “metodo”, ovvero come può una mente lavorare bene se ben oliata (tra l’altro, L’Apologia è precursore delle serie tv sugli avvocati!).
2. Il Fedro di Platone
L’allievo di Socrate costruisce le sue ali ed inizia a volare da solo: in questo testo, il Fedro, anche se per bocca di Socrate, Platone viene fuori in tutta la sua bellezza. Il tema centrale del libro è l’amore e in queste pagine si pongono le basi del pensiero occidentale. Si parla delle grandi idee platoniche che tutti una volta nella vita abbiamo sentito nominare. Lo stile è semplice e avvolgente, quasi come se stessimo leggendo dei racconti. Impossibile, anche se si è in disaccordo con Platone, non apprezzare ed amare questo testo.
3. I Pensieri di Marco Aurelio
Il grande imperatore romano Marco Aurelio coltivava un’abitudine che gli permetteva di avere il coraggio di affrontare una nuova alba del suo impero: ogni sera si ritirava nelle sue stanze e con calma e serenità dell’animo scriveva i suoi pensieri. Questi sono arrivati fino a noi e sono la prova pratica di come un’atteggiamento stoico/filosofico possa essere fondamentale nella vita di tutti quanti. Scritti con il cuore in mano (infatti l’imperatore scriveva per se stesso), questi ricordi dimostrano come la filosofia sia uno dei centri vitali per la sopravvivenza – e uno dei metodi per riuscire ad organizzare l’impero romano!
4. Il Trattato Teologico-Politico di Baruch Spinoza
Il libro che venne definito come “forgiato all’inferno”, il Trattato è il testamento di come la filosofia sia cosa “da ribelli”. In questa esegesi biblica, Spinoza si comporta da eretico (il filosofo fu scomunicato) e mette nero su bianco parole che farebbero strappare i capelli anche ai contemporanei. Spinoza fu il distruttore di una finta fede basata su superstizioni e fantasia, per andare alla ricerca di una fede pura, e lo fa affrontando il mondo di petto. Un raro esempio di coraggio intellettuale da lodare.
5. Il Discorso sul Metodo/Meditazioni Metafisiche di René Descartes
L’autore successivo da poter affrontare è il famoso e tanto odiato dai ragazzi (per i suoi piani cartesiani) René Descartes – dai più conosciuto in Italia come Cartesio. I testi che qui si propongono sono due: il Discorso sul Metodo e le Meditazioni Metafisiche. Perché Cartesio? Perché è stato uno di quei filosofi che ha guidato il corso della filosofia successiva. Pur essendo un grande matematico, i suoi testi filosofici sono molto accessibili. Il Discorso è il primo passo per fare la conoscenza con questo gigante, anzi, è fatto apposta per farci amicizia, mentre è con le Meditazioni che si inizia a fare sul serio, ma non spaventatevi, il buon Cartesio ci accompagna nel viaggio della distinzione mente/corpo che tanto angoscia gli studiosi del cervello ancora oggi.
6. Che cos’è l’Illuminismo di Immanuel Kant
Di Kant si sarebbe dovuto menzionare una delle sue Critiche, ma chiunque le abbia lette concorderà che non sono proprio il primo passo ideale per un neofita e dato che non si poteva non citare questo autore, eccoci qui a consigliare Che cos’è l’illuminismo. Il testo è molto breve e molto semplice ed è Kant allo stato puro, che, pur non scendendo nei particolari del suo sistema di pensiero, riesce a donarci una fotografia del grande movimento intellettuale dell’illuminismo (sarebbe infatti saggio dopo aver letto queste poche pagine, tuffarsi nei semplici e divertenti testi di Voltaire, come Candido, quelli di Montesquieu, e per i “più coraggiosi” e rabbiosi, quelli di Rousseau). Lettura veloce ma efficace, che introduce al nuovo modo di fare filosofia dal ‘700 in poi… (se non fosse per Hegel! Ma per oggi, niente idealismo tedesco!)
7. Il Manifesto del Partito Comunista di Karl Marx e Friedrich Engels
La filosofia può fare la storia? Qui abbiamo la prova concreta. Il Manifesto poggia su delle solide basi filosofiche che vengono semplificate ed esposte in modo chiaro nel famoso opuscolo, appositamente per i proletari e non per i filosofi borghesi. Cosa dire sul testo? Uno dei terremoti intellettuali più forti di sempre.
8. Al di là del bene e del male di Friedrich Nietzsche
Finisce l’800 e con esso la “filosofia”, e il colpevole altro non fu che Friedrich Nietzsche, il filosofo col martello. I suoi libri possono essere scambiati per deliri di un pazzo, o come parole di un saggio profeta. Con il suo stile aggressivo, ci incanta nel suo atto di distruzione totale. Insieme a Spinoza fu uno dei più grandi trasgressivi della storia. I suoi testi si comprendono e non si comprendono. Quello che si può dire è che vanno letti, anche solo per il loro incantevole e delirante valore letterario.
9. La Nausea di Jean-Paul Sartre
Arriva il novecento, e con esso la dispersione dell’uomo, del suo io. Il più grande filosofo esistenzialista, Jean-Paul Sartre (senza nulla togliere a Albert Camus), racchiude nella sua narrativa – sicuramente più semplice della saggistica – quel senso di nausea che l’uomo contemporaneo si ritrova a vivere. “Dio è morto” annunciò Nietzsche, e noi su che cosa possiamo poggiare? Dov’è il senso? Sartre dirà che il senso dobbiamo crearlo noi. La favola moderna che viene raccontata ne La Nausea fa parte dei miti fondativi contemporanei, assolutamente da dover leggere.
10. La Banalità del Male di Hannah Arendt
Hannah Arendt fu la filosofa, pardon, la politologa più importante del ‘900. Con i suoi testi ha cercato di buttare l’uomo fuori dal suo stato di inerzia che ha portato agli orrori della seconda guerra mondiale. Quello della Arendt è un appello alla responsabilità degli uomini e riempie il cuore leggere le sue pagine. Il libro più accessibile è il famoso La Banalità del Male, un reportage giornalistico del processo ad Adolf Eichmann, un gerarca nazista il quale si dichiara innocente per i suoi atti omicidi commessi durante la guerra. Un mostro? Per Arendt la risposta non è così semplice.
11. Mille Piani di Gilles Deleuze e Felix Guattari
Finiamo questa classifica con un libro bonus, ma un testo veramente straordinario: i Mille Piani di Gilles Deleuze e Felix Guattari. Un filosofo mi accuserebbe, e farebbe bene, di contraddizione visto che ho voluto stilare una lista di libri semplici e ora si ritrova questo fra le mani. I Mille Piani sono un testo complicatissimo, ma è proprio in questa sua difficoltà che lo rende un piacere per l’animo. Partendo dall’assunto che i due autori vogliono offrire un modello totalmente diverso da quello visto finora nel corso della filosofia occidentale (se non per Spinoza), i Mille Piani sono un testo denso, profondo, che si espande in ogni direzione. Come un sinfonia senza inizio né fine, senza punti fermi, solo linee che si incrociano senza fermarsi mai. Un’esperienza da fare (N.B. durante la prima lettura si rimarrà frastornarti e forse non si capirà nulla, ma compito della filosofia è anche quello di destabilizzare). Un viaggio psicotropo che ci unisce, ci allunga e ci nega.
Menzioni onorevoli (sempre di semplice comprensione e lettura):
- L’Anima, La Politica di Aristotele
- Le Lettere di Epicuro
- Il Manuale di Epitteto
- I Pensieri di Marco Aurelio
- Le Lettere Morali a Lucilio, De Brevitate Vitae di Seneca
- La Somma di Teologia di San Tommaso d’Aquino
- L’Elogio della Follia di Erasmo da Rotterdam
- I Saggi di Michel de Montaigne
- La Città del Sole di Tommaso Moro
- Il Candido di Voltaire
- Discorso sulla Servitù Volontaria di Étienne de La Boétie
- Disobbedienza Civile di Henry David Thoreau
- I Discorsi di Rousseau
- Lettera sulla Tolleranza di John Locke
- I Pensieri di Pascal
- Il Saggiatore di Galileo Galilei
- Diario di un Seduttore di Soren Kierkegaard
- Sulla Libertà di John Stuart Mill
- Le Tre Ghinee di Virginia Woolf
- La Gaia Scienza, La Nascita della Tragedia di Friedrich Nietzsche
- Tre Saggi sulla Teoria Sessuale, L’Interpretazione dei Sogni di Sigmund Freud
- La Porta Chiusa, L’Esistenzialismo è un Umanismo di Jean-Paul Sartre
- Memorie di una Ragazza per Bene di Simone de Beauvoir
- Lo Straniero di Albert Camus
- I Problemi della Filosofia di Bertrand Russell
- Socrate, Vita Activa di Hannah Arendt
- Storia della Filosofia di Luciano de Crescenzo
Matteo Abozzi