“C’era una volta il libro”

Sabato 18 e Domenica 19 Febbraio 2023, una sessantina di espositori da tutta Italia e 4 oltreconfine con tante proposte e curiosità come una stampa di Goya, il Pinocchio Futurista e il Manifesto originale della scomunica dei comunisti.

Se c’è una passione che non conosce flessioni di mercato è quella per il libro antico. Il milione di dollari battuto a New York per una prima edizione di Platone di epoca rinascimentale a Firenze è la punta estrema di un interesse per la stampa d’antan di pregio che neppure il Covid è riuscito a frenare. Anzi. È un mercato trasversale, quello del libro antico, adatto a tutte le tasche, che trova in Emilia Romagna il suo punto di riferimento a Cesena Fiera nella dodicesima edizione di ‘C’era una volta… il libro’, sabato 18 e domenica 19 febbraio 2023.

Sarà perché nella città malatestiana è nata una delle prime biblioteche pubbliche d’Italia per opera di Malatesta Novello, sarà perché nello stesso luogo è stato realizzato uno dei libri più grandi al mondo (l’Eroico Manoscritto), fatto sta che la città di Renato Serra rappresenta l’habitat ideale per libri antichi, dal XV secolo ad oggi, curiosità bibliografiche più recenti, fuori catalogo e prime edizioni. Una sessantina sono gli espositori all’evento in arrivo da tutta Italia, undici dei quali affiliati ad Alai (Associazione Librerie Antiquarie d’Italia), quattro invece arrivano da oltreconfine (Spagna, Svizzera, Regno Unito, Olanda).

Tra le tante curiosità in fiera troviamo il Pinocchio Futurista (o Pinocchio triangolare) ideato a Firenze dall’architetto Fabrizio Gori (Burde), in edizione limitata in 200 copie con 5 litografie firmate dai pittori Berti, Favi, Gori, Malenotti e Pini. La proposta arriva da Ciampi Carlo di Calenzano che in fiera espone anche il Manifesto della scomunica dei comunisti, il decreto della Congregazione del Sant’Uffizio pubblicato il 1 Luglio 1949, reso pubblico attraverso la stampa di diversi manifesti. Curiosità, nel testo c’è anche il divieto della stampa comunista, in particolare dell’Unità, l’organo del Pci definito la “bandiera dei figli primogeniti del diavolo”.

Cambiando registro, Bruno Pucci Studio Bibliografico di Napoli propone uno dei più famosi libri di storia naturale, il celebre “Commentario a Dioscoride” del Mattioli, in folio in una pregiata edizione del ‘500 con centinaia di incisioni.

In fiera anche una stampa di Francisco Goya, “Dopo il vizio viene il peccato” (1816 – Acquatinta e acquaforte: mm 245×355), tratta dalla serie dei Proverbi. L’opera raffigura un gigante sorridente con in mano le nacchere. È di proprietà dello studio Fabrizio Pazzaglia di Urbino, che a Cesena presenta anche “Gagà” di Fortunato Depero, disegno preparatorio del 1937 per l’omonimo dipinto del maestro futurista conservato a Rovereto.

Tra le curiosità anche una serie di incisioni decorative proposte da Il Bulino Stampe Antiche di Matteo Crespi di Milano: La caduta dei giganti (1641) di Bartolomeo Coriolano (Bologna ca. 1599 – Bologna ca. 1676), xilografia in chiaroscuro stampata in marrone, grigio e marrone chiaro; Tartaglia e Brighella di Henri Reidel (attivo a Parigi 1914 – 1910), acquaforte colorata au pochoir da Umberto Brunelleschi disegnatore; la xilografia Due Samurai, di Anonimo (Scuola di Utagawa) e Kunichika Toyohara (Edo 1835 – 1900).

Di rilievo anche una serie di bozzetti di Mino Maccari (Siena 1898 – Roma 1989) creati per le scenografie e i costumi De Turco a Roma per l’opera di Rossini. I disegni sono l’unica testimonianza artistica del lavoro svolto da Maccari che diede prova delle sue capacità scenografiche creando sipari, fondali e dietro le quinte sceniche cariche di colore ed effetti surreali. A proporli in fiera la Galleria d’Arte Perera di Roma.

Da ricordare che sempre in Fiera a Cesena, insieme alla kermesse del libro antico, va in scena “C’era una volta…” l’evento dedicato al brocantage, vintage e officina antiquaria in programma negli stessi giorni con oltre 200 espositori da tutta la Penisola. In programma nel terzo weekend di ogni mese, la Mostra mercato dedicata agli appassionati di antichità si è imposta come principale vetrina di settore della Romagna.